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La rubrica di Maymoni
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mercoledì 18 ottobre 2023
sabato 7 ottobre 2023
Is pirois - quando l'archeologia sostiene l'archeoastronomia.
di Sandro Angei
Si veda: Il pozzo sacro di Is Pirois - prima parte e le due parti consecutive
Si veda: Book fotografico di un pozzo sacro
Il titolo è quasi paradossale. In genere è l'archeoastronomia a rivelare aspetti antropologici immateriali o legati a reperti o architetture altrimenti senza apparente significato. Vedi la postierla di Murru mannu in Tharros, il pozzo sacro di Sant'Anastasia di Sardara, di Santa Cristina e di Funtana coberta di Ballao per avere un riscontro.
Questa volta è successo il contrario. L'archeoastronomia trova un particolare architettonico significante - certamente - ma con un tassello mancante. L'archeologia fornisce quel tassello mancante che conferma la scoperta.
Sono trascorsi ormai tre anni dalla pubblicazione del saggio sul pozzo sacro di Is pirois.
In quel saggio, in seguito alla scoperta dello spiraglio ricavato tra un architrave e l'altro della scala rovescia che copre la scalinata di discesa al pozzo, dimostrai che quello - lo spiraglio - non era un vizio costruttivo, ma faceva parte di un apparecchio atto a realizzare una manifestazione luminosa. Scrissi allora: "Lo spiraglio è un particolare sicuramente architettato perché all'interno di quello che viene