di Atropa Belladonna
#Blog_Post #Giants_Of_Monte_Prama #Sardinia
#Maimoni_Blog_Monte Prama
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Fig. 1.1. a. Una delle teste di toro
in calcare proveniente dall'area del santuario nuragico di Serra Niedda a
Sorso (SS) (1); una seconda testa di toro e una di ariete sono inedite; b. busto marmoreo da Serra Niedda, tentativamente assegnato al VI
secolo a.C. [..] Nel pozzo di Serra Niedda i primi ex voto
posteriori all'età nuragica sono di VI sec. a. C,.con frammenti di probabili
piatti fenici e una piccola porzione di coppa etrusca imitante quelle greche di
Corinto. Alcuni dubbi desta un sorprendente frammento (spezzatosi e rilavorato
già in antico) di busto e attacco del collo - con trecce fin sui pettorali - di
statua marmorea di giovinetto (kouros) in stile greco tardoarcaico. Si tratta di una presenza assolutamente eccezionale per la Sardegna, ma l'ipotesi che possa trattarsi di un prodotto
arcaizzante della prima età imperiale è ancora meno probabile, poiché tali
realizzazioni erano diffuse solo presso gli ambienti di vertice
dell'aristocrazia romana [..] (1) c. e d. particolari delle trecce
ricadenti sul busto del pugilatore Brotu e dell'arciere Prexau da Monte Prama (Cabras, OR).
Entrambi i siti nuragici sono venuti alla luce per caso, durante
lavori agricoli. Per Monte Prama non saprei indicare una data precisa, forse il
1974 o forse già negli anni '60 (2a). Il complesso cultuale
nuragico di Serra Niedda (Sorso, SS) spunta invece fuori nel 1985, durante i
lavori di spietramento per l'impianto di una vigna (1, 3). Di questo sito ne abbiamo già parlato (2b), con riferimento ad
un paio di sculture che già di per sé farebbero rizzare i capelli in testa se
nonf ossero state trovate in Sardegna (fig. 1). Ma si sa, in Sardegna le cose
vanno avanti in modo diverso, in punta di piedi: do not disturb. Eppure alzi la mano
chi, vedendo le trecce di quel busto di "kouros", sulla cui
presenza non si riescono a trovare spiegazioni soddisfacenti, non ha pensato
alle trecce di Monte Prama. Ma i paralleli tra i due siti non si fermano qui,
c'è ben altro.
I lavori agricoli
a Serra Niedda produssero diversi danni a strutture che già di per sé ne
fanno un luogo straordinario (fig. 2). Un pozzo sacro e un grande edificio
templare in tecnica isodoma, con annesse una cisterna e almeno due strutture
circolari, forse capanne (1).
Tra la costruzione in opera isodoma e il
pozzo sacro, si trova un "elemento circolare" del tutto analogo a
quello rinvenuto a Monte Prama nell'area nord della necropoli (fig.3-5):
entrambi in calcare, entrambi cilindrici con diametro di 80 cm, entrambi
inseriti in un'area lastricata. Forse sono altari e/o basi d'appoggio per un
"modello di nuraghe" (3, 5).
Fig. 3. Sin, il blocco a sezione circolare in calcare da Serra Niedda (nr. 5 in
fig. 2), immagine da questo
sito ; dx, l'elemento circolare da Monte Prama, area Bedini (dal rif. 4), dopo
lo scavo.Nella foto si vede come è stato realizzato il lastricato, di cui il
blocco risultava parte integrante. I grandi lastroni venivano allettati su una
massicciata di scaglie informi di pietre calcaree
Fig. 4. I due monoliti da Serra Niedda (2) e Monte Prama inseriti in aree
lastricate (4), ben visibili nel secondo caso
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Fig. 5. A sin. Mappa dell'area indagata da Alessandro Bedini nel 1975 (4). La freccia rossa sulla sinistra indica
quello che l'archeologo considera l'ingresso all'area lastricata che includeva
il blocco cilindrico di fig. 3 e 4. Verso sud si entrava nell'area
dell'allineamento delle note 30 tombe a pozzetto coperte da lastrone denominata
"Tronchetti". Dx. l'area Bedini come si presenta oggi, dopo la
riapertura degli scavi nel 2015 (Elaborazione grafica di Teravista, immagine da questo sito) A nord delle tombe a pseudo-cista è emerso un
allineamento di tombe a pozzetto coperte da lastrone, già parzialmente
individuate da Bedini nel 1975 e del tutto simili alle tombe più a sud
dell'area Tronchetti e a quelle scoperte nella campagna 2014. Evidenziata la
tomba 11, di recente resa nota alla stampa (1b). Almeno una tomba, il pozzetto n, si trova nelle
immediate vicinanze del monolite cilindrico, oggi apparentemente rimosso e
collocato sul lato est dell'area di scavo. L'ingresso all'area lastricata, che
copriva i pozzetti semplici e si estendeva ad est delle tombe con lastrone, è
indicato dalla freccia rossa. Ad ovest delle tombe con lastrone si notano
tracce di quello che è considerato il limite occidentale di una "via
funeraria"
L'area Bedini, ripresa negli scavi del 2015 ancora in corso, si sta rivelando decisamente di grande interesse. Comprende, tra le altre cose, un'area lastricata che copriva le tombe a pozzetto e includeva un monolite adiacente ad almeno un'altra tomba (il particolare pozzetto n) e da quel che mi pare di capire anche altre, aperte nel 2015 (fig. 5, dx.) (2c). (N.B.: A me l'ipotesi che quella fosse un'area per i giochi e lotte funerari francamente non convince: capisco fare giochi in onore di defunti, anche davanti e attorno alle sepolture stesse, ma SOPRA?).
Il monolite cilindrico di Monte Prama viene paragonato sia a quello di Sierra Niedda sia alla base d'altare rinvenuta nella capanna 5 di Sant'Anastasia a Sardara (fig. 6, 7) (6). In quest'ultimo caso due dischi sovrapposti (anch'essi quello inferiore con 73 e quello superiore con 82.5 cm di diametro) poggiavano su una colonnina in arenaria, composta di due parti separabili. Sopra i due dischi poggiava un modello-bacino in arenaria, con diametro massimo di 37 cm (6). L'intera composizione sembra formasse una sorta di "altare componibile" (3, 6). Analogalmente, nel caso di Serra Niedda si suppone che un modello-bacino poggiasse sul monolite-altare (3, 5) (fig. 7). Modelli-bacino sono stati rinvenuti anche a Monte Prama, purtroppo molto rovinati(5) (fig. 7).
Fig. 6a. La capanna 5 con il monolite: "Il
disco superiore, ornato sul bordo esterno, mostra 10 perni plumbei per il
fissaggio di altrettanti oggetti in bronzo, forse spilloni" (6).
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Fig. 6b. planimetria del complesso nuragico di Sant'Anastasia (Sardara, VS) (da (6), modificato). Si noti la capanna 5 addossata a quel che rimane del recinto
adiacente anche al pozzo sacro. Il pozzetto votivo nuragico si trova oggi
all'interno della chiesa.
Fig. 7 a. Modello-bacino anche denominato "betilo-torre" (2),
dal santuario nuragico di Serra Niedda, Sorso (SS). Diametro massimo 24 cm. La
scultura è lavorata in un pezzo unico di calcare (3). Altri due
modelli-bacino provengono da Monte Prama di Cabras (b,c), uno da Sant' Anastasia di Sardara (fig.6) e uno da Matzanni di
Vallermosa (4)
Attorno al monolite di Serra Niedda vennero rinvenuti diversi bronzetti, alcuni sono pezzi unici come il "Re Pastore" (fig. 8) (1,3), munito di ariete legato e di un copricapo che io trovo straordinariamente simile ad un pezzo d'elmo esposto al museo di Cabras, trovato a Monte Prama durante gli scavi 2014.
Attorno al monolite di Serra Niedda vennero rinvenuti diversi bronzetti, alcuni sono pezzi unici come il "Re Pastore" (fig. 8) (1,3), munito di ariete legato e di un copricapo che io trovo straordinariamente simile ad un pezzo d'elmo esposto al museo di Cabras, trovato a Monte Prama durante gli scavi 2014.
Fig. 8: a. il "Re Pastore" da Serra
Niedda (Sorso, SS) e b. un pezzo di elmo o altro copricapo trovato a Monte Prama nel 2014
(Museo archeologico di Cabras)
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Altro copricapo è quello "puntuto" di un altro bronzetto (fig.
9), simile a quello del famoso bronzetto di Cavalupo e ancora ad uno rinvenuto
a Monte Prama nel 2014 ed assegnato ad uno dei famosi "gemelli".
Fig. 9. a. Uno dei "gemelli", le due statue ritrovate a Monte Prama nel
2014: secondo quanto riferito dall'archeologo Paolo Bernardini durnate diverse
conferenze, nei pressi della statua è stato trovato anche il copricapo
cilindrico che lo renderebbe ancora più simile (oltre allo scudo
"avvolto" ) al bronzetto; b. il famoso bronzetto di Cavalupo, Vulci; c. un bronzetto da Serra Niedda (1).
(2) A. Belladonna, a. Primi anni '60 del secolo scorso: emergono le prime sculture di Monte Prama, maimoniblog.blogspot.it, 4 ottobre 2015; b. Toro! Toro! Toro!, maimoniblog.blogspot.it, 31 luglio 2015; c. No potho reposare: devo fare la guardia, maimoniblog.blogspot.it, 6 novembre 2015
(3) V. Leonelli, F. Lo Schiavo, D. Rovina, Sorso. Il complesso cultuale di Serra Niedda, In: Simbolo di un simbolo. I modelli di nuraghe, A cura di Franco Campus e Valentina Leonelli, Ara Edizioni, 2012, pp.147-154
(4) A. Bedini, Mont'e Prama. Campagna di scavo 1975, In: Le sculture di Mont'e Prama–Contesto, scavi e materiali" 2014, Gangemi editore, pp. 137-154.
(5) V. Leonelli, I modelli di nuraghe e altri elementi scultorei di Mont'e Prama, In: Le sculture di Mont’e Prama–Contesto, scavi e materiali, 2014, Gangemi editore, pp. 262-292
(6) G. Ugas-L. Usai, "Nuovi scavi nel Santuario Nuragico di S. Anastasia di Sardara", in Un millennio di relazioni fra la Sardegna e i paesi del Mediterraneo. Atti del II Convegno di studi (Selargius-Cagliari, 27-30 novembre 1986), Cagliari, Provincia di Cagliari-Assessorato alla Cultura, 1987
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