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La rubrica di Maymoni
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Informazioni e invio articoli
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martedì 28 febbraio 2017
sabato 25 febbraio 2017
S’eremita Matteu
Esame autoptico di una
chiesa
Di Sandro Angei, Stefano Sanna, Gigi Sanna.
1° parte
1° parte
Fig. 1
28 febbraio 2014, Monte Prama blog pubblica un articolo dedicato
alla chiesetta dell’Eremita Matteu dal titolo: “Le donnine scolpite di
Narbolia”.
L’articolo descrive alcuni particolari di quella chiesetta,
focalizzando l’attenzione sulle tre donnine presenti sul frontone.
venerdì 24 febbraio 2017
Monte ‘e Prama. I modelli di Nuraghe con le otto torri svelano un segreto: le quattro torrette aggiunte sono lo stesso simbolo, lo stesso ‘ideogramma, delle altre quattro. Ma lo sono in un modo lievemente più esplicito.
di Gigi Sanna
Uno dei due modelli di nuraghe di Monte e' Prama dagli scavi 2016 |
'Non sono riproduzioni fedeli dei monumenti reali ma elaborazioni originali stilizzate e idealizzate, destinate a funzioni cerimoniali e rituali . I due reperti sono stati trovati esattamente nel prolungamento della necropoli. Entrambi sembrano caduti da est verso ovest oltre a quelli causati dai lavori agricoli. Sono poi ben evidenti gruppi di segmenti verticali incisi che compongono semplici schemi lineari' (L’Unione Sarda, 24 febbraio).
giovedì 23 febbraio 2017
sabato 18 febbraio 2017
Lingua sarda: cincu pregontas simplicis simplicis.
de Francu Pilloni
Hoi s'est tentu su combenniu de Quartucciu, asuba de LINGUA SARDA IN SA SCOLA DE S'INFANZIA E DE S'OBBLIGU. Custa est sa relazioni mia, primu in sardu e pustis in italianu puru.
Hoi s'est tentu su combenniu de Quartucciu, asuba de LINGUA SARDA IN SA SCOLA DE S'INFANZIA E DE S'OBBLIGU. Custa est sa relazioni mia, primu in sardu e pustis in italianu puru.
LINGUA
SARDA: CINCU PREGONTAS FACILIS FACILIS
Francu
Pilloni – Quartucciu 18/02/2017
Su
tema de su bilinguismu est presenti in Sardigna de cinquant'annus e
prus.
No
boleus torrai a passai is passus fattus, a cumenzai de su ch'hiat
scrittu Michelangiulu Pira in su 1960 in sa rivista Ichnusa,
ca
segundu
issu su dialettu sardu est stetiu s'impedimentu prus mannu a
s'intrada de is sardus in su processu de sa civilizzazioni e de su
progressu, po arribbai a su chi heus a nai hoi innoi. Unu camminu
longu accumpagiau de abbetias chi no funti renescias a beni a pari.
Siat
a praxiri, a su contrariu, de arrimai a una parti is polemicas
istantissadas e torrai a partiri de unu puntu firmu chi portaus in
bidea de agatai respundendi a cincu pregontas:
giovedì 16 febbraio 2017
2017 - Sesto corso di Epigrafia nuragica
L’associazione ’Aleph di Oristano
organizza l’evento
e comunica che il giorno Giovedì 9 Marzo 2017, alle ore 18.00, nei locali dell'Associazione
per la cultura e per lo sport G. Pirina (via Garibaldi 51, Oristano), prenderà l'avvio il
Sesto corso
di Epigrafia nuragica
1. Programma delle
lezioni
Prima lezione. Oristano. Giovedi 9 Marzo:
Ore 18:00 Presentazione del Corso: Venti anni di ricerca.
Ore 19:00 Corso monografico: ‘I Geroglifici dei Giganti’.Un manuale per
iniziare. Definizione di ‘scrittura
nuragica’
mercoledì 15 febbraio 2017
LINGUA SARDA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DELL'OBBLIGO
L’ Associazione culturale “Impari po imparai”, in collaborazione con il Teatro Olata , con il patrocinio del Comune di Quartucciu e della Fondazione Sardegna organizza il Convegno
LA LINGUA SARDA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DELL'OBBLIGO
L’obiettivo è far conoscere le pratiche didattiche realizzate in questi ultimi anni e favorire la loro circolazione nelle scuole.
Ciò al fine di creare le condizioni per accrescere la professionalità docente in merito a questo insegnamento favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze che rendano più efficace e gratificante il loro lavoro, e nel contempo sensibilizzare ulteriormente le scuole ad attivare progetti che rendano più capillare l’insegnamento della nostra lingua.
Il convegno vuole essere anche un’occasione di discussione e di approfondimento - tra i vari attori interessati - su questo tema e vuole favorire il confronto costruttivo tra coloro che partecipano attivamente alla vita scolastica .
La riteniamo quindi un’occasione molto importante, a cui Vi invitiamo calorosamente.
Il Convegno si terrà a Quartucciu
sabato 18 febbraio, dalle ore 9,00 alle ore 13,30, nella sala del Consiglio Comunale, in via Giofra 3.
PROGRAMMA
Saluti
Lalla Pulga Sindaca di Quartucciu
Claudia Firino Assessora. pubblica istruzione R.A.S.
Andreina Catte, Assessora pubblica istruzione Quartucciu
Graziano Milia in rappresentanza Fondazione Sardegna
Relatori
Franco Pilloni
Giovanni Casciu
Michele Podda
Rosaria Floris
Francesco Casula
Esperienze professionali
Ins. Giovanna Maria Ledda (Florinas)
Ins. Vittoria Campus (Codrongianus)
Ins. Claudia Melis (Villa San Pietro, Selargius)
Ins. Carla Asunis (Selargius)
Ins. Greca Secci (Quartu S. Elena)
Ins. Maria Assunta Flauto (Quartu S. Elena)
Ins. Ignazio Murru (Sestu)
Dibattito e conclusioni
Moderatore
Angelo Spiga
venerdì 10 febbraio 2017
Gli Sherden, l'Egitto, il Vicino Oriente: la doppia faccia dei documenti. E Monte Prama allora?
#Sherden
#Monte Prama-Maimoni
#Giants of Monte Prama-MontePramaBlog
di Atropa Belladonna
E' appena uscito il libro di Giovanni Ugas "Shardana e Sardegna" (ed. Edizioni Della Torre) e già sui social ha fatto scoppiare il finimondo. Non avendolo letto non so davvero quali prove aggiuntive porti in favore della sua tesi che gli Sherden o Shardana fossero i Nuragici della Sardegna. Ha destato un comico scandalo il fatto che sia stato presentato dai docenti dell'Università di Sassari Raimondo Zucca e Giulio Paulis: subito in tanti si sono affrettati a controllare se i due studiosi fossero abbastanza prestigiosi da costituire vuoi un "conforto" per chi è convinto dell'equazione Sardi = Shardana, vuoi un "pericolo" per chi nega la connessione.
Si tranquillizzino pure entrambi i partiti, perchè il prestigio qui non conta nulla: contano solo i dati, i documenti scritti, i reperti archeologici e una ricostruzione cronologica attenta.
#Monte Prama-Maimoni
#Giants of Monte Prama-MontePramaBlog
E' appena uscito il libro di Giovanni Ugas "Shardana e Sardegna" (ed. Edizioni Della Torre) e già sui social ha fatto scoppiare il finimondo. Non avendolo letto non so davvero quali prove aggiuntive porti in favore della sua tesi che gli Sherden o Shardana fossero i Nuragici della Sardegna. Ha destato un comico scandalo il fatto che sia stato presentato dai docenti dell'Università di Sassari Raimondo Zucca e Giulio Paulis: subito in tanti si sono affrettati a controllare se i due studiosi fossero abbastanza prestigiosi da costituire vuoi un "conforto" per chi è convinto dell'equazione Sardi = Shardana, vuoi un "pericolo" per chi nega la connessione.
Si tranquillizzino pure entrambi i partiti, perchè il prestigio qui non conta nulla: contano solo i dati, i documenti scritti, i reperti archeologici e una ricostruzione cronologica attenta.
mercoledì 8 febbraio 2017
SCRITTURA METAGRAFICA DEI SARCOFAGHI ETRUSCHI. LE VARIANTI IDEOGRAMMATICHE. FANTASIA E ORGANICITA'
di Gigi Sanna
Fig. 1 Fig2. Fig. 3 Fig.4 |
Fig. 5 |
Figgs. 1. Scrittura egiziana 2. Scrittura greca pitica 3. Scrittura nuragica. 4. Scrittura maya. 5. Scrittura etrusca
Si dice che la lingua etrusca è ancora, per svariati motivi, un enigma e un 'rebus'. Ciò si sostiene, naturalmente, sulla base delle grosse difficoltà che insorgono nel cercare di capire di essa molti degli aspetti lessicali, morfologici e sintattici. In realtà, a mio parere, il 'rebus' sussiste e resiste nel tempo non 'solo' per motivi di carattere grammaticale e linguistico, ma anche e soprattutto perché si stenta a considerare un aspetto essenziale dell'etrusco: che la scrittura è criptica, cioè organizzata e strutturata di proposito con il rebus. E' realizzata per non essere capita se non da pochissimi. Pertanto nella misura in cui si comprenderanno i meccanismi, spesso sofisticati, del rebus, posti di norma in essere dalle scuole scribali dei santuari, si comprenderà la lingua etrusca scritta. Essi sono simili e spesso gli stessi usati dagli scribi dei templi greci e nuragici. In particolare quelli inventati dagli scribi di questi ultimi.
1. Preambolo. Decorazione o segni di scrittura? La solita storia.
Chi non sa, nella lunga storia della scrittura, la vicenda di studioso di J.F. Champollion (1790 -1832)? Quanto dovette insistere ed insistere per far comprendere ed infine accettare dal mondo ‘scientifico’ (quello ancora influenzato da incredibili ma osannati elucubratori come il padre gesuita tedesco Athanasius Kircher) che i glifi egiziani, quelli che a migliaia si trovavano in Egitto nelle tombe e nei monumenti non costituivano semplici simboli o decorazioni ma scrittura? Dovette lottare adducendo prove su prove prima che accademie, storici dell'arte ed epigrafisti blasonati, si decidessero ad ammettere che i segni pittografici che riguardavano i cartigli di Cleopatra e Tolomeo (1) avevano valore fonetico e che, se quei segni venivano usati alfabeticamente per notare i nomi dei due sovrani, voleva significare che tutte le scritte erano leggibili in quanto estensibili alla lingua egiziana, alla sua fonetica, alla sua grammatica e alla sua sintassi. Oggi parlare di scrittura ‘egiziana’ è un fatto normale; l’egittologia non solo come archeologia ma anche e soprattutto come ‘epigrafia’ è un dato indiscutibile e costituisce un ramo ben preciso della scienza storica del passato. Non bisogna però dimenticare che appena due secoli fa l’egittologia era solo curiosità di antichisti e affari per mercanti di tutto il mondo.