La rubrica di Maymoni

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lunedì 31 dicembre 2018

Il 2018 per la scrittura nuragica



La natura segue il suo corso; lo spuntar di funghi è inevitabile quando acqua e sole connubiano

 di Francesco Masia

Quando finisce anche questo 2018 sono trascorsi 5 anni “suonati” dalla comunicazione degli accertamenti sulla navicella di Teti; ed è trascorso un anno dalla pubblicazione del saggio “Scrittura nuragica? Storia, problemi e considerazioni” (mi viene sempre difficile indicarlo come il “mio” saggio, trattandosi del compendio del lavoro di altri, loro sì studiosi). In questo periodo di bilanci, diverse cose emerse in questi mesi mi portano a imbastire un aggiornamento sulle questioni intorno alla navicella.

lunedì 24 dicembre 2018

Notte de Natale




Toccana sas campànas de Natale
sa festa disizada in ogni domo;
su mundu che a s’antiga torrat como
càrrigu de isperu in tantu male.

In sos montes, in mares e in portos
lontanos, in sas biddas e zittades
comente de Gesus in sas edades
torrat s’umanidade a sos cunfortos

De sa fide, a s’invitu ’e sa paghe
ca troppu hamus penadu e combattidu
dae cando su sole hat coloridu
de lughe ogni pianu ogni nuraghe.

Deo puru t’invoco o Deus nou
gentile Deu de sos cristianos.
M’imbenugio e in altu alzo sas manos
d’ogni penseri meu est che i s’ou

Virgine, senza mal’intenzione,
cun su coro pienu ’e disizos
santos de bene, pro tottu sos fizos
chi adorant sa tua passione.

A su perdonu ispirami, a s’amore
a su tribagliu santu resistente;
faghemi forte, rendemi potente
pro incher’a dogn’ora su dolore;

E sos impetos d’odiu ch’a bortas
mi passana sas carres che turmentu
cun sa furia manna ’e su entu
chi faghet tremer fentanas e portas.

Passa o Deus ancora in cust’edade
de odiu ricca e povera d’amore,
cantende de sa notte in s’isplendore:
«Paghe a sa zente ’e bona volontade!».

Antioco Casula Montanaru

Gentilmente inviata dall'amico Giancarlo Casula

domenica 23 dicembre 2018

Buon Natale da Sarroch. La scrittura nuragica (a rebus) in un singolare sigillo di bronzo. Ancora un piccolo capolavoro di microscrittura: Dio e il mondo in un cm2


di Gigi Sanna

Introduzione

    La scoperta credo che possa ritenersi eccezionale. Sono sicuro però che future ricerche e futuri ritrovamenti ci daranno grandi soddisfazioni perché l’oggetto di cui oggi trattiamo è indizio di una intensa attività scrittoria, anche di grandissimo spessore formale ed estetico, attuata in tutta l’isola da parte dei nuragici. Forse allora saremo costretti a chiamare ‘normali’ dei manufatti che oggi ci stupiscono tanto. Infatti, non possono essere due o tre solo i prodotti, soprattutto in bronzo, eseguiti dai nuragici che per fattura, arte miniaturistica e argomento espresso oggi si possono accostare ai raffinatissimi sigilli (dei Giganti) del Nuraghe Tzricotu di Cabras. Ci sono ancora migliaia e migliaia di nuraghi e altrettante migliaia di edifici cultuali che devono essere scavati e ‘esplorati con cura’(1); nuraghi ed edifici che, per il semplice calcolo delle probabilità, considerando gli attuali dati, devono necessariamente celare ancora una notevole quantità di scrittura sia di tipo lineare sia di tipo metagrafico. E’ bello constatare che ormai è un ‘continuum’ di scoperte e talvolta basta attendere solo qualche giorno o qualche mese per avere ulteriori testimonianze e conferme, assai significative, sia della prima che della seconda tipologia, come è capitato per il reperto del Nuraghe Addanas (2) e per quello del Nuraghe Sa Domu ‘e s’orcu di Sarroch di cui ora si argomenta (figg. 1 -2)  

  
Fig.1    Fig. 2
  

mercoledì 19 dicembre 2018

Scrittura Nuragica. L'Unione Sarda: Ecco i segni di scrittura lasciati dagli antichi abitanti dei nuraghi. Scoperto un saggio di fine '800, inedito, dello studioso Pietro Lutzu

di Gigi Sanna

ecco l'articolo sulla pagina della cultura dell'Unione Sarda a firma Michele Masala. La questione del manoscritto e del dattiloscritto di Pietro Lutzu la si conosce già  e anche per maggiori (e importantissimi) dettagli. Si legga comunque il bell'articolo del giornalista oristanese. Ma si legga,  soprattutto,  la 'replica' di Alessandro Usai.
   Incredibile! Non sa, non studia, non legge. Eppure  parla e nega offendendo l'intelligenza altrui. Guardate questa perla di supponenza: ' Non esiste alcuna prova chiara. Ogni tanto qualcuno ci. prova a dire il contrario ma mai (sic!) con i mano un documento scientifico. Solo fumo, almeno per ora. Ecco perchè continuiamo (sic!) a dire senza problemi (sic!) che i nuragici non sapevano assolutamente (sic!) scrivere. Si parla sempre di segni che si congiungono (sic!). Ma mai di struttura (sic!)' Esumaria! Ora abbiamo tutti terrore reverenziale e siamo pronti a fare la proscinesi al maestro della 'congiunzione e della struttura'.
La bella è che osa parlare di 'fumo' il caro sovrintendente.
Guardate anche quest'altra di perla, riferendosi ai miei studi:' Lui (Gigi Sanna) nei suoi tanti elaborati mette in risalto una serie di oggetti quanto mai sospetti, ma scientificamente parlando (sic!) il tema della scrittura al popolo nuragico era sconosciuto'.
E come no! Lapalissiano!
'Fumo?' 'Serie di oggetti quanto mai sospetti'? Ma come ti permetti, caro Usai, tali miserabili esternazioni e insinuazioni? Intendi denigrare e diffamare in qualche modo (tanto un po' di sporco rimane sempre sulla persona)  e vuoi finire in tribunale con le tue parole in libertà?
Caro Francesco Cesare Casula, storico, paleografo ed epigrafista, purtroppo ti devo mettere in campo (come dovrei mettere in campo tanti altri stuidiosi ancora): conti o non conti nel mondo scientifico come paleografo? Conti nell'approvare o nel negare? O conta invece solo Usai che non lo è paleografo? Che osa parlare per tutti? Conta solo il 'prefetto' Usai? Non ti sembra, a dir poco, arroganza, che un archeologo non epigrafista (e ancor meno paleografo) replichi su cose che non sa e che mastica da dilettante, con estrema fatica? Uno che si riempie la bocca di 'scienza' quando non è neppure consapevole che cura una disciplina che non è scientifica ma solo umanistica?



mercoledì 12 dicembre 2018

L’ITALIA E IL TERRORISMO


di Francu Pilloni

portamemoria-miguel.org
Oggi si parla nuovamente di fatti tragici di terrorismo, purtroppo.
Ho avuto la ventura di incontrare, giovedì scorso, una persona assai interessante che non è certamente un personaggio, dato che lavora presso un’azienda internazionale stanziata a Londra, che vende analisi politiche sui rischi per il capitale e per gli investimenti nei vari scenari mondiali.
Si chiama Efisio Sanna. Efisio come il nonno paterno, è nato nell’interland milanese in un paese dal nome che termina in -ate, forse Vergate, ma non sono sicuro, da padre sardo emigrato che ha lavorato in un’industria chimica, e da una madre friulana. Laureato in filosofia e psicologia sociale o del lavoro, vive e lavora nel Regno Unito.

lunedì 10 dicembre 2018

QUALE REGALINO PER NATALE?

DI GIGI SANNA




    Come molti amici sanno ogni anno siamo soliti fare il nostro regalino epigrafico. Forse vi ricorderete della Pietra di Barisardo, di quella di Terralba oppure del dattiloscritto di Pietro Lutzu o, se si vuole, della, ormai famosa, barchetta di Teti. Naturalmente il dono non è mio, perchè nessuno di quei documenti può ritenersi 'appartenere' al sottoscritto. Quello che si posta e di cui si dice è, quasi sempre, un dono di 'segnalazione' fattomi da degli amici, quello  che io a mia volta trasmetto tempestivamente a tutti facendo semplicemente da tramite.
    E lo trasmetto tanto più 'a coro in manu' quanto più ritengo possa essere importante per la ricerca scientifica. Cioè quanto più possa interessare gli studi sull'antico system di scrittura degli antichi sardi. Ma anche quanto più può risultare, a mio giudizio, bello, intrigante, originale sotto l'aspetto del valore simbolico, decorativo e fonetico.
    Questa volta penso che siamo di fronte ad un altro piccolo capolavoro. Anzi piccolissimo (v. foto). I segni (una decina) insistono su di un supporto di un cm2 e sono stati realizzati nel bronzo con la stessa precisa tecnica dell'osso di seppia, del piombo e del bronzo adoperata per i sigilli dei Giganti rinvenuti in Tzricotu di Cabras (1).
    Per saperne di più aspettiamo il giorno 23 Dicembre quando l'articolo, con i nostri auguri, sarà pubblicato in questo blog diretto da Sandro Angei. Sito che si avvia per quella data a toccare un Milione di ingressi.

1.http://maimoniblog.blogspot.com/2018/04/il-sigillo-a1-di-tzricotu-matrice-per.html



lunedì 3 dicembre 2018

PRUMISSAS ELETTORALIS


Francu Pilloni
Su primu Achilli fut istau, 
napulitanu a su rei devotu,
una crapitta scheccia s’hiat donau
sa cumpangia pustis de su votu.

Dinai in paperi in mesu trincau
atiri dd’hiat seminau apetotu:
un’arrogheddu innantis cunsinniau
e s’aturu a risultau connotu.

Hoi  nant ca faint gherra a sa finanza,
ma hanti postu in giru sa proposta
de unu redditu de cittadinanza.

Lauru s’hiat incungiau una battosta,
e custus, chi su dinai in cunfianza
ddu pinnicanta de busciacca nosta?