La rubrica di Maymoni

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mercoledì 17 aprile 2019

Deh, vento maestro




Deh, vento maestro,
giunto a riva, frena appena,
indugia lieve sulle pendici del monte,
carezza la macchia odorosa

qual calabrone in amore,
porgi ascolto alle nostre voci sopite,
trattieniti un poco, prima di tornare a correre all’impazzata
e non scuotere oltre questi cuori di terra.

Riposati,
dopo la corsa sfrenata sull’aperto mare
tra spumeggianti flutti,
cessata in sinuose volute;
e, in prossimità della riva,
chetati e taci.
Solo la notte potrà ancora gridare.

Deh, vento maestro
raffrena, indugia appena tra i massi,
a che serve correre tanto,
lasciati avvolgere dal buio che scende al pietroso borgo
come un viandante antico,
e tra le prime striature dell’alba,
liberati piano
da braccia non ancora stanche
di offrire amore.

Deh, vento maestro, alzati e
riprendi a correre sugli steli cangianti, che specchiano il cielo.

3 commenti:

  1. Una poesia può piacere o non piacere, ma se chi l'ha scritta preferisce restare nell'ombra, si comporta come chi lancia una pietra e nasconde la mano!
    Eppure non si direbbe un soggetto afflitto da timidezza, se parla col vento di maestra non solo implorandolo, bensì consigliandolo sul comportamento da tenere.
    Per saperne di più, ascolterò questo vento per capire quanto ha recepito di questi aulici versi.

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  2. Caro Francu, le poesie mettono a nudo l'anima di chi le scrive. Non tutti sono pronti a esibire in pubblico la propria anima. Parrà strano, ma quei quattro versi da me vergati all'inizio della 7° parte del “pozzo”, qualche giorno fa, hanno attinenza anche con la poesia. L'uomo per pensare deve riflettere e per riflettere deve essere limpido, puro... nudo. Non può mentire a se stesso; e proprio in quello stato d'animo, esibisce la sua intima natura, la sua sensibilità. Non tutti sono pronti a questo e non penso sia biasimevole voler restare anonimi in questo frangente. Penso anche, che la scena debba esser presa dalla poesia non dal poeta; perché la forza della poesia sta nel mettere a nudo non solo i sentimenti di chi la scrive ma anche quelli del lettore, che per capirla fino in fondo deve liberare la propria sensibilità. Per tanto, a prescinde da chi abbia scritto questi versi, la potenza di quelle frasi stà nelle immagini che rende a ognuno di noi.

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  3. Caro Maimoniblog, che le tue asserzioni siano vere o meno, oggi non importa nulla.
    Buona Pasqua a tutti.
    Anche a chi mette l'anima a nudo e a chi la nasconde.

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