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mercoledì 9 marzo 2022

L'AUGURIUM DELLA 'COLOMBA' DI VOLTERRA. IL DOPPIO VOLATILE, UN MONSTRUM REALIZZATO PER CONTENERE DUE SCRITTURE. ENTRAMBE A REBUS?


di Gigi Sanna

Si dice che la lingua etrusca è, per svariati motivi, un enigma e un ‘rebus’. Ciò si sostiene, naturalmente, sulla base delle grosse difficoltà che insorgono nel cercare di capire di essa molti degli aspetti lessicali, morfologici e sintattici. In realtà, a mio parere, il ‘rebus’ sussiste e resiste nel tempo non ‘solo’ per motivi di carattere grammaticale e linguistico, ma anche e soprattutto perché si stenta a considerare un aspetto essenziale dell’etrusco: che la scrittura è criptica, cioè organizzata e strutturata di proposito con il rebus. E’ realizzata per non essere capita se non da pochissimi. Per tanto nella misura in cui si comprenderanno i meccanismi, spesso sofisticati, del rebus posti di norma in essere dalle scuole scribali dei santuari, si comprenderà la lingua etrusca. Essi sono simili e spesso gli stessi usati dagli scribi dei templi greci e nuragici. In particolare quelli inventati dagli scribi di questi ultimi.

  

Fig.1

 Io ritengo che non ci possa essere nella documentazione scritta dell’etrusco un oggetto che meglio possa far comprendere il solito nostro cappello introduttivo circa la lingua etrusca, allorché cerchiamo di interpretare, attraverso la chiave del ‘metagrafico’ (1) l’altro aspetto di essa (della cui esistenza ormai mi sembra che non possano esserci dubbi (2)), ovvero quello dell’etrusco criptato o a rebus. Infatti, la cosiddetta ‘colomba di Volterra’ (3) risulta apparentemente scritta solo sulla superficie del volatile e più precisamente nella parte destra del dorso. In realtà essa è tutta scritta e quella che a noi sembra essere la sola che possa essere definita dai più scrittura è accompagnata dalla (solita) scrittura a rebus che riguarda, come abbiamo visto più volte, non solo una serie notevolissima di oggetti del culto funerario ma anche le pitture parietali e le sculture delle tombe. In non pochi casi interessa persino la struttura