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giovedì 25 febbraio 2016

MAURO PEPPINO ZEDDA - COME USARE IL NOME DI GIANFRANCO PINTORE PER SCREDITARE UNA PERSONA

Di Francesco Masia

   Pensavo che oggi è il 24, che dalla morte di Gianfranco Pintore, sui blog che hanno raccolto almeno in parte l'eredità del suo, in questo giorno lo si è sempre ricordato, cercando di richiamarsi al rapporto con lui nel fare il punto sul momento, mese dopo mese.
Atropa ci manca anche per i suoi "pezzi del 24", ma ad acuirne meglio la mancanza ha pensato stamane Archeologia Nuragica. Nominare la sua creatura sarà già troppo onore per il miserabile (proprio non vuol farmi pentire del titolo che si è guadagnato), ma bisognerà pure che costui legga, da qualche parte, un giudizio netto anche per questa sua ultima smargiassata: che sia lui, dopo quello che continua a scrivere, a parlare di affronto alla memoria di GFP, è questo il vero affronto.
Non possiamo sottrarci perciò dal sottolineargli ancora una volta, doverosamente, che tutto ciò è sempre più indegno (anche di lui, si sarebbe detto).
E a questo punto può giurare che mi sarà gradita la prima occasione per dirglielo di persona.
A noi resta da raccogliere la prova per ridare in primis alla Sardegna, se non di nuovo l'applicazione dei talenti di Atropa, almeno l'archivio dei suoi articoli e commenti ed il suo blog. Vediamo cosa sapremo fare.

10 commenti:

  1. Se cerchi di intervenire nel suo blog non pubblica gli interventi!!Codardo!!

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  2. Questo ho inviato all'anonimo che si cela sotto il nome di MPZ e che sembra il preferito dall'amministratore del blog(MPZ)).Spero che non censuri anche questo:Credo che la tua credenza di essere onnisciente ti abbia fatto perdere di vista la realtà e di nasconderti dietro l'anonimo e di non avere la faccia come MPZ di rispondere personalmente ai post che ti arrivano!!Oltre che codardo sei anche vigliacco per ciò che fai,dovresti uscire alla luce del sole,come facevano i nostri progenitori o avi come vuoi chiamarli!!Lascia perdere la campagna ostile che hai preso e pubblica argomenti che sono consoni al titolo di questo blog!!Auguri anonimo ma non troppo!!MPZ!!

    25 febbraio 2016 15:40

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  3. E se iniziassimo ad ignorarlo?Esistono persone talmente inqualificabili che il silenzio è ciò che si meritano.

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  4. No, Grazia. Non c'è niente da fare. Solo la frusta mediatica serve. Anche perché c'è un erede di Ainis che gli ha fatto (stavolta non solo corretto) il compitino. Un fantasma neanche troppo fantasma. E' lui ora l'assatanato. Quello che non ci mette la faccia e a cui va il tuo giudizio 'netto'; non fosse per altro perché è un miserabile sfruttatore. Ed è tipico degli sfruttatori servirsi degli ignoranti arroganti e patologicamente presuntuosi. Quando si farà il processo all'Abis Untore immagino che salteranno fuori questi infimi personaggi. Sono sempre gli stessi. Sempre vigliacchi. Scartati da tutti. Ma per questo ancora più vigliacchi e vendicativi. Due o tre. Al massimo.

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  5. Gigi molto probabilmente sono vigliacca perché tanta cattiveria gratuita mi fa male ed l'ignorare mi fa stare meno male.La giustizia,prima o poi ci sarà?

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  6. Perché tanta cattiveria? Me lo sono chiesto per quasi dieci anni per Ainis? L'anonimo Untore. Attendo il processo per capirci qualcosa. Credimi. Perché tanto odio? E me lo chiedo ora. Forse il processo dirà qualcosa sui sub-burattinai. Sui 'troll' capaci, anche oggi, solo di infastidire e di 'rompere'. Ma so come difendermi e difendere gli altri. Soprattutto gli altri.

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  7. Avrei capito se con le sue tesi sosteneva un punto diverso,ma pare che a lui interessi solo rompere le Archeo-Astronomie!!!

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  8. È diffusa illusione credere che un processo fornisca le risposte a ogni domanda e che soddisfi anche le pur legittime aspettative del caso. È già molto sperare che sia giusto,credetemi la giustizia umana non è come quella divina.

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    1. A ogni domanda no, ma a diverse domande lo penso. Vedremo. Senza farmi 'illusioni'. Del resto, ho posto, non a caso, un 'forse'.

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  9. Lui dice solo Corbellerie!!
    Corbelleria
    cor-bel-le-rì-a
    SIGNStupidaggine
    derivato di corbello.
    Il significato originario di 'corbello' è quello di cesta di vimini o di rami intrecciati, di forma rotondeggiante. Questo significato lo ha reso un perfetto candidato a diventare un'alterazione eufemistica di 'coglione'. Come ogni eufemismo, finisce per avere tutta un'altra pulizia, rispetto al significato volgare di base, pur strizzandogli l'occhio.
    La corbelleria è quindi un modo simpatico per indicare la stupidaggine - pane al pane, la coglionata. Questo concetto può essere declinato in un grosso sproposito, o in un atto sciocco, che non valuta le conseguenze: si può parlare di come chiedere un finanziamento che non si può restituire sia una corbelleria; dell'amico che ha fatto una corbelleria, a rimettersi con la sua ex; e durante la discussione, le corbellerie più enormi, dette con convinzione, posso riscuotere un bel successo.
    Una risorsa gradevole e bonaria, che colora di ironia discorsi che, altrimenti, comunicano aggressività e sprezzo.

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