Figura 1 |
Qualcuno forse ricorderà il nostro articolo
del 2013 (1) sul dattiloscritto di
Pietro Lutzu, circa le sue (del tutto sconosciute) ricerche sulla antica
scrittura (periodo nuragico) dei sardi. Dissi allora che, purtroppo, il breve
saggio dello studioso, scritto agli inizi del secolo scorso, non conteneva le
note, quelle che avrebbero dovuto accompagnare il testo e che risultavano solo
accennate (tra parentisi) dalla numero uno alla numero 10.
Figura 2 |
Figura.3. Si osservi l’annuncio della nota 10 . Non presente però nell’apparato critico. |
Oggi si offrono, agli studiosi e
agli appassionati dell’argomento, questi due nuovi documenti con il fine di
celebrare anche in questo Blog la giornata speciale per i sardi. Ma
sulla problematica intera circa il saggio del Lutzu, soprattutto alla luce
delle nuove acquisizioni sulla scrittura nuragica, ritorneremo con un articolo
apposito che speriamo di pubblicare quanto prima.
Note e riferimenti bibliografici
- Diciamo ‘forse’ perché il testo non è dattiloscritto ma scritto a mano
- I casi sono due: o Pietro Lutzu non si decise ad inviare il saggio e questo rimase nel cassetto oppure il saggio venne inviato ma non fu mai pubblicato. E i motivi di ciò forse non li sapremo mai.
- Oggi ce lo fa ritenere il fatto che il testo reca piccoli ma fastidiosi errori di battuta con la macchina da scrivere che non vengono sanati. Il Lutzu pensava evidentemente di battere a macchina una seconda volta il suo breve articolo che risulta, tra l’altro, impaginato non organicamente, con i fogli usati orizzontalmente dalla pagina 2 in poi.
- Se fu inviato siamo indotti a pensare che la destinazione fu l’Archivio Storico Sardo nel quale nel 1916 il Lutzu aveva già pubblicato un breve saggio di epigrafia dal titolo ‘Nuove iscrizioni sarde medioevali’ poi ripubblicato, l’anno successivo, per i tipi della Soc. Tipogr. Sarda.
* Il brevissimo
saggio di Pietro Lutzu è da ritenersi ‘fondamentale’ non solo per il tema trattato (la ricerca, agli inizi del ‘900, dei
documenti attestanti la scrittura ‘nuragica’), ma anche per le testimonianze, attraverso le trascrizioni
documentarie (in numero di cinque) , di una scrittura i cui segni risultano
gli stessi dei documenti rinvenuti un secolo dopo (i sigilli di Tzricotu di Cabras in primis) e di quelli (circa trecento) del nostro secolo. Abbiamo già detto e
scritto nel nostro saggio del 2013 (v.
nota 1) che il rinvenimento del
dattiloscritto del maestro sanverese fa il paio, come prova di assoluto valore scientifico
dell’esistenza della scrittura nuragica,
con la perizia della ormai nota barchetta fittile di Teti, documento i
cui segni, tracciati ante coctionem’,
risalgono al IX -VIII secolo a.C. E’ appena il caso di ricordare che alcuni dei
segni della stessa barchetta (hē, zayn) si trovano identici nelle trascrizioni
prodotte (v. fig. 4), come prova documentaria della scrittura arcaica dei sardi,
da parte del Lutzu.
Fig.
4. Trascrizione della scritta (su pietra) rinvenuta presso il Nuraghe Arbori (Milis - Seneghe)
Grazie alla Signora Antonella Lutzu ed a Te, Gigi per l'ulteriore contributo.
RispondiEliminaSaluti a tutti.
RispondiEliminaMentre cercavo del materiale in inglese da dare ad alcuni passeggeri interessati alla storia della Sardegna ho trovato questo:
http://sumerianturks.org/etruscanorigins.htm
the Sea Peoples Egypt, Ugarit
The so-called mysterious Sea Peoples were a confederation of Peoples/Tribes just like the Turuk.
In the very important article of Italian linguistics Professor Massimo Pittau titled On Etruscan Language, we find a very important remark:
"There are quite numerous and quite obvious cultural and linguistic connections that bind with Asia Minor or Anatolia also the ancient civilization of Sardi Nuragici of Sardinia, which was the first “civilization” of Italy, as it has preceded that of Etruscans of four centuries (XIII-IX BC). There is also some information from ancient Greek historians, which shows that even the Sardi Nuragici came – just as the Etruscans – from the previously mentioned Lydia in Asia Minor. And it is also very likely that Sardinians have derived their name and that of their country Sardo-Sardinia from the name of Sardis or Sardeis, the capital of Lydia."
RECENT NEWS: Etruscan settlement found in Sardinia for the first time! January 8, 2018.
Sardes in Lydia Turkey, Sherden Sea People in Egypt and Sardinia in Italy are the same people. Kng Sarduris in Urartu, Eastern Anatolia is related too, as Turuk first migrated to Anatolia from Eastern Turkey.
Turuk in Troy, Lydia and Eastern Turkey and Trsh (Tursa, Tursha) in Egypt and Tursenoi in Greece, Etruscans in Italy are the same people.
Sherden and Teresh were part of the Sea People alliance and were most probably related to each other in Anatolia, Turkey (Troy and Sardes, Lidya). This also suggests Anatolia and maybe parts of the Mycenaean Greece were the most probable origin of the Sea Peoples.
The founders of Sardinian civilization and the name Sardinia can be connected to Sardes, Lydia, Turkey.
Sardes was most probably Tartes as Sherdan Afroasiatic "şrdnn(m)" was written in Ugaritic / Oghur Turkish as "trtn(m)".
Note the "t > sh" and "t > d" sound correspondances.
This makes sense as "t> ts> s", "s > sh", "t > d", "d > s" sound transformations are observed in other Mesopotamian records as well.
So if we apply the reverse transformation to Sardes we arrive at Tartes. This is what we find in Iberian peninsula Spain! Tartessos and Turudi in Iberian pre-Roman Spain are the same people. This would explain the existence of the toponym "Iber" both in Caucasia and Spain. Basque, Sumerian, Etruscan are related to each other and to Caucasian languages.
commenti?
Cosa c'entra tutto ciò con le note del dattiloscritto di Lutzu?
RispondiEliminaChiedo scusa,
RispondiEliminaForse con il dattiloscritto del Lutzu non ha diretta attinenza ma nel discorso generale circa le origini della scrittura Nuragica molto. Praticamente gran parte delle tesi circa l’origine della possibile lingua (e popolazione) Nuragica vengono ribaltate con una visione di penetrazione linguistica EST-OVEST piuttosto che il contrario come supportato in molti post di Maymoni. Dal punto di vista migratorio loro considerano la presenza di manufatti Nuragici nelle tombe Etrusche come risultato di una presenza Etrusca nell’Isola e non come il risultato di una eredita’ lontana e sentita.
Mi scuso per la scarsa padronanza di termini piu’ forbiti. La mia e’ solo una richiesta di aiuto a capire meglio il discorso generale ed i post che leggo sempre con avida attenzione.
Grazie