La notizia è filtrata giorni fa, le fonti ufficiali tacciono.
Sarebbe stato sventato (il condizionale è d’obbligo) un
attacco a installazioni NATO dislocate in Italia e precisamente a una stazione
RADAR massimamente utilizzata a copertura del Mediterraneo sud-occidentale.
Ecco i fatti, nella ricostruzione della redazione.
L’intelligence
militare, nella persona del signor A. L. Shannah turista a Mar-che-dee, che nella
vita di tutti i giorni lavora col grado di colonnello nel Mossad, casualmente in
una delle sue escursioni mattutine alla ricerca di meduse, di cui è uno dei
maggiori esperti mondiali, ha notato come su una barca di pescatori lavorassero
in due, mentre è noto che sia sufficiente un unico pescatore per gettare e
ritirare le reti o le nasse.
Pare che ciò che ha stimolato la sua curiosità,
oltre che l’interesse professionale, sia stato il fatto che ambedue gli
individui abbiano voltato le spalle all'osservatore come se non volessero
essere visti in faccia. Dei due, uno recuperava una rete, l’altro faceva il
motorista o comunque faceva finta di interessarsi al motore, come risultava all'apparenza.
Il turista scattò alcune immagini e le visionò immediatamente ingrandite, in
quanto cresceva in lui l’inquietudine perché i due erano proprio a ridosso di
una installazione militare coperta, visibile in tutte le inquadrature. Dato motore
al suo fuoribordo, rientrava in porto e, senza perdere d’occhio l’imbarcazione sospetta,
chiedeva a un pescatore che abitualmente allungava la sua canna dal molo,
notizie dei due che ancora si attardavano sotto costa. Si tratta della barca di
Mazz’ ‘e cani (Budella di cane, ndr) riconobbe subito il pescatore da molo, ma
l’altro, il motorista, pareva uno tipo forestiero di cui si sapeva ben poco,
che si aggirava da qualche giorno nel porto, ma non fu mai visto entrare nel
bar o sedere fuori a fare due chiacchere.
L’esperto di meduse spedì le foto al suo ufficio di Tel Aviv
e in meno di dieci minuti ebbe la risposta: da un riconoscimento dorso-caudale
il sospetto non poteva essere che un certo Aetus Ichthyr della tribù dei Lari,
distribuita sulle coste nordafricane, notoriamente di religione musulmana con
accenni di risveglio di Sharia, almeno negli ultimi tempi. Il colonello Shannah
si recò immediatamente a trovare l’allevatore d’asini Cicu Pepi Pisittu che,
per il fatto di indossare abitualmente una giaccone militare dismesso, era
considerato dal turista il Marshall del paese, corroborato nella sua credenza
dalla stazza e dall’autorevolezza dell’asinaro. I due si appostarono sulla
banchina e con un blitz misero spalle al molo i due sospetti.
Mentre il
pescatore, un uomo triste che masticava zafferano e mostrava dei denti che
parevano chicchi di risotto alla milanese, confessò di aver preso l’aiutante
per carità cristiana, lo compensava con qualche pesciolino al giorno, ignorava
perfino il suo nome e lo chiamava semplicemente Su Cau, la sua narrazione apparve
convincente. Il motorista si chiuse in un mutismo assoluto. Si arguì che si
trattava di un infiltrato, senza documenti d’identità, senza permesso di soggiorno,
con intenti bellicosi verso la vicina istallazione militare alla quale fu visto
avvicinarsi più volte verso il tramonto. Pare che sia finito legato collo e
piedi, consegnato all'autorità del giaccone militare superstite, lasciato alla
sua discrezione. Il silenzio è fitto sulla sorte del motorista nordafricano, specialmente
perché tutti sanno che gli asini non mangiano carne.
Il colonnello Shannah
continua la sua vacanza con intima soddisfazione e persiste nel contare le meduse
di Mar-che-dee. Cicu Pepi Pisittu ha preso anche lui a masticare zafferano, né
si è fatto più vedere alla messa domenicale.
Anche se la notizia risultasse fondata, possiamo comunque dormire sonni tranquilli fin quando il colonnello Shannah sarà nei paraggi, sperando che le meduse abbondino e non diano tregua nella conta. Finché c'è medusa c'è speranza!
RispondiEliminaMa è una delle belle,questa triste,del signor Francu?
RispondiEliminaCorreggo,volevo chiedere se questa storia scritta dal signor Francu è vera o di fantasia.
RispondiEliminaUna fantastica verità!
RispondiEliminaMi' sa 'rughe.