Oristán
è immagine di un
volto
rischiarato e
ovale, penetrato
dal maestrale che
s’insinua
a spirale oltre
un golfo
che s’apre al
mondo
con istinto
sommesso
e quel velo opaco
ch’è il Tirso,
fiume educato e
dall’intonato canto!
Dal monte Arci
pensiero medievale
scavalca intrecci
di rime
oltre il
Campidano ch’è vasta pianura
come l’abbraccio
e un luccicare
di quel bacio
estivo, sulle labbra di Oristano
città dalle
tiepide gesta e un amore
che odora di sentiero!Fabio Strinati
Esprimo la mia gratitudine nei confronti di un Poeta, un vero poeta emergente, che ha voluto consegnare a questo blog la sua inedita e amorevole testimonianza nei confronti di Oristano. Oristano intesa non tanto come città; quanto creatura viva immersa in un paesaggio al di fuori del quale non sarebbe altro se non “la città di Oristano”.
RispondiEliminaInvito a leggere, e rileggere con molta calma queste righe e vi troverete, ve lo assicuro, a respirare all'unisono con le strofe, nel momento in cui riuscirete a trovare l'onda giusta.
Chi volesse saperne di più del nostro amico Fabio, può cliccare sulla sua firma.
Grazie Fabio!