La rubrica di Maymoni

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sabato 21 gennaio 2017

Brexite da voi o vi Brexiamo noi?

torra Francu Pilloni


Continuando a sragionare sull'affaire Brexit, conviene tornare fanciulli per riprenderci le favole che, mi pare di ricordare, sono le vicende del mondo spiegate ai piccoli, ai poveri di spirito e a quelli privi di modestia.
Ora la BR, appena ha deciso l'exit, ha tremato e, come un riflesso condizionato, ha alzato la voce, ha provato a urlare per sentirsi sicura, superiore e furba, per cercare di intimidire chi le sta di fronte: vi sovviene la favola della Rana col Bue? 
Chi scoppierà stavolta?

giovedì 19 gennaio 2017

Brexit? Prosit!

Francu Pilloni


Se vi viene da ridere per titolo che vi è sembrato una battuta spiritosa, spiegatemela perché io non l'ho colta.
da static.metro.se
Brexit, che significa uscita del Regno Unito di Gran Bretagna dalla UE, a me sembra una cosa in lingua latina (Br(itannia)exit, la Britannia esce), anche se exit lo vediamo di continuo negli alberghi, al cinema, negli aeroporti, nei supermercati, a indicare, sempre e ovunque il termine “uscita” espresso in lingua inglese. Dunque, se avessero voluto indicare l'uscita del Regno Unito dall'UE in inglese, avrebbero potuto dire UKEXIT.

domenica 15 gennaio 2017

L'antica arte delle ombre cinesi o meglio... nuragiche!


di Sandro Angei

Il 31 di dicembre scorso ho voluto assistere al fenomeno luminoso che compare nel nuraghe Crabia di Bauladu.
Il fenomeno è documentato dal G.R.S. In “La luce del toro”, pag. 150. La fotografia pubblicata nel testo però non rende giustizia alla bellezza dell'immagine che, al pari del toro del nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu, è di un realismo sconcertante, tanto che sembra la testa di un toro vista di tre quarti.

Fig. 1

venerdì 6 gennaio 2017

Il serpentello dell'immortalità di YH. Come leggere la 'decorazione' di una bellissima 'fusaiola' nuragica.

di Sandro Angei
Fig. 1
Un bellissimo oggetto di ignota provenienza, gentilmente concesso da M.A.P. arricchisce i reperti con scrittura a rebus di età nuragica.


giovedì 5 gennaio 2017

Muttettus, cantadoris e sa Regula

Francu Pilloni


In piazza per la gara poetica (da www.sardegnacultura.it)
Poco meno di cent'anni fa, diciamo intorno agli anni Venti del secolo scorso, riprendeva la vita normale dopo la fine della Grande Guerra (novembre 1918) e, di conseguenza, anche le sagre paesane riprendevano quota, ivi comprese le gare poetiche dal palco, con is cantadoris che si esibivano a trivas, principalmente con is muttettus in Campidano, con is ottavas in Cabesusu, mentre nell'Oristanese non si disdegnava un altro genere di cantada, formata da un'ottantina di versi, e chiamata a sa repentina che ebbe un brillante protagonista in Peppino Ghiani di Terralba.

Auguri a me, a te, a lei, a lui. Auguri a voi. A loro. Auguri a tutti noi, alla Sardegna, alla lingua sarda.

Francu Pilloni


Perché questo titolo?
Mi è tornata in mente mia cugina dei bei tempi passati quando, a otto anni, io frequentavo la terza elementare, mentre lei navigava in quarta, pur avendo tre anni di più. 
Un giorno mi diede una dritta per aiutarmi a comporre i temi in classe: è facile – mi disse -, basta che tu ripeta il titolo all'inizio subito dopo "Svolgimento", e poi finisci allo stesso modo perché, se hai scritto largo, già ne hai fatto mezza pagina senza sforzo.
Allo stesso modo, il mio post: mi sa, mi sa che la metà sta nel titolo.