La rubrica di Maymoni

Informazioni e invio articoli

martedì 26 maggio 2015

SCRITTURA NURAGICA DA NURAXINIEDDU: LITTERAE INFELICES, LECTIO INFELICISSIMA.

di Gigi Sanna
Fig. 1
BL BDR P  DB

     Così Ugas (v. supra) in Tharros Felix (1) leggendo, come di norma il cosiddetto 'fenicio' (non si deve dire  'fenicio': bisogna dire invece, correttamente, 'lettere di tipologia fenicia') da destra verso sinistra. Ma in questo modo il suo antico pregiudizio sul 'fenicio' lo infinocchia; tanto lo depista che gli dà una sequenza  mostruosa, delle lettere in assoluta anarchia, una stringa fonetica senza alcun significato in nessuna lingua. Con inevitabile, pronta e anche dichiarata,  'crux desperationis'! Ma evidentemente per questo studioso fa niente, sono aspetti irrilevanti, si tratta di quisquiglie: tanto ci sono i semitisti e i glottologi che ne verranno a capo e daranno pur sempre una spiegazione del lessico e della sintassi! E così sarà per  tutti i documenti, tutti tutti spiegati epigraficamente ma con tanto di 'crux'. Non lo sfiora neanche il pensiero che quella sequenza (per altro con alcuni dei grafemi alquanto difficoltosi circa la loro individuazione), possa essere letta al contrario e cioè con lettura progressiva (2).
  

sabato 23 maggio 2015

Monte Prama, le sepolture raccontano: storie del Bronzo Finale/Primo Ferro

di Atropa Belladonna



Figura 1: il quadro cronologico della necropoli di Monte Prama (Cabras, OR), definito dalle recenti datazioni delle ossa degli inumati (1,3),  del  sigillo a scarabeo della tomba 25 (4), e di frammenti ceramici rinvenuti nelle sepolture scavate nel corso della campagna 2014 (1). Sia le ossa che i pochi reperti rinvenuti nelle tombe, si inquadrano nell'epoca BF/IF che va circa dal 1170 all'800 a.C. (2)*: modello di defunto seduto (5) in modo simile ai sepolti di Monte Prama; tuttavia il volto dei defunti a MP è rivolto, per la maggior parte dei casi, a occidente (1). Questo tipo di sepoltura, di cui si sottolinea la rarità, viene definita "seated burial": "The ‘seated’ position in burial, with the vertebral column in a vertical or erect position and flexed anteriorly. The neck is in a fully flexed position. Model by Sea´n Goddard, Department of Archaeology, University of Exeter" (5).  

giovedì 21 maggio 2015

Villaggio nuragico d Sant'Imbenia: l'aragosta (grande) è servita!

Un frammento di chela di aragosta da un insediamento sardo di circa 2700 anni fa, lungo ca. 7 cm: reperto rarissimo -per quanto ne sappiamo unico per questa epoca nel bacino mediterraneo, proviene dal villaggio nuragico di Sant'Imbenia, Alghero (SS). (1). La chela doveva appartenere ad un esemplare di Homarus gammarus di considerevoli dimensioni (1).  Rinvenuto assieme ad altri resti di cucina, rappresenta secondo i ricercatori, una prova che nelle zone poco profonde del Mediterraneo, ci si nutriva di questo organismo marino già nella I parte del I millennio a.C.


mercoledì 20 maggio 2015

L'Altro di fronte a sé: aggiornamento

di Angelo Ledda
vedi anche

foto 1: alcuni bronzetti nuragici che compiono il "gesto del saluto"
Nel gennaio 2015 il blog Monte Prama pubblicava un post dal titolo “L'Altro di fronte a sé”

martedì 19 maggio 2015

La Sardegna a RomArché 2015

ARCHEOLOGIA E ANTROPOLOGIA DELLA MORTE. III INCONTRO DI STUDI DI ANTROPOLOGIA E ARCHEOLOGIA A CONFRONTO 
http://www.romarche.it/#/il-convegno/
École française de Rome, Stadio di Domiziano | 20-24 maggio - See more at: http://www.romarche.it/programma/#sthash.c33IQ6zV.dpuf


École française de Rome, Stadio di Domiziano | 20-24 maggio - See more at: http://www.romarche.it/programma/#sthash.c33IQ6zV.dpuf

domenica 17 maggio 2015

Il ribattino

Chiamasi ribattino un chiodo da ribattere, di piccole dimensioni, usato per collegare in modo stabile elementi metallici.


   Vi domanderete cosa significhi questo: molto semplice, questi Ricercatori e Professori universitari, nel loro studio sulla distribuzione dei toponimi utilizzati in cartografia tradizionale e recente della Sardegna, citano il Prof. Sanna e il suo Sardôa Grammata. Potremmo accontentarci già di questo, vista la statura professionale degli studiosi, ma non è tutto; lo studio è stato pubblicato su PLOS ONE, una prestigiosa rivista scientifica internazionale online: http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0120240

   Siamo felici di poter dare questa bella notizia all'indomani della celebrazione del bieco oscurantismo svoltasi al Museo Archeologico di Cagliari in concomitanza dell'iniziativa "Notte al museo".
   Siamo felici per Prof. Sanna, che vede qui rinforzarsi il suo valore scientifico.

sabato 16 maggio 2015

Askos nuragico con "complessa iscrizione regressiva fenicia"

Fig. 1. Frammento di brocca askoide, nuragico; Nuraxinieddu, villaggio nuragico di Su Cungiau 'e Funtà (Da (a)). 
a. Parole di segni. L'alba della scrittura in Sardegna, di Marco Minoja, Consuelo Cossu, Michela Migaleddu. Con interventi di Paolo Bernardini e Giuseppe Garbati,  2012, Carlo Delfino ed.; b.  G. Ugas, I segni numerali e di scrittura in Sardegna tra l’Età del Bronzo e il I Ferro, In: Tharros Felix 5, a cura di Attilio Mastino, Pier Giorgio Spanu, Raimondo Zucca. Roma : Carocci, 2013, pp. 295-377

venerdì 15 maggio 2015

mercoledì 13 maggio 2015

I pozzi di Mistras

Un altro  singolare pozzo (sacro?) del Sinis con vera ad incastro. E (guarda guarda)  con la (nota) scrittura in mix.

di Sandro Angei, Gigi Sanna e Stefano Sanna.
 
                                                      Fig.1                                         (foto di Stefano Sanna)


 1. Premessa.

martedì 12 maggio 2015

Il restauro premiato


   Circola da alcuni giorni la notizia, divulgata ieri anche da TG3 regione, del riconoscimento a livello internazionale dato al metodo di restauro delle statue di Monte Prama; metodo che ha vinto il primo premio in competizione con altri 300 candidati.
   Una bella soddisfazione per chi ha ideato quella tecnica di restauro, ma una bella soddisfazione per l’intera Sardegna che vede consolidarsi la fama e preziosità di queste statue.
   Cosa possiamo leggere tra le righe di questa notizia? Sicuramente il fatto che se il restauro di queste statue è stato così importante e innovativo, tanto da meritare il primo premio di una competizione sicuramente ad altissimo livello, significa solo una cosa, che un altissimo livello di restauro può essere associato solo ad un altissimo livello di preziosità delle statue, che va di pari passo con l’altissimo livello di analisi dei resti degli inumati.
   Guardando lo scenario dalla parte dei non addetti ai lavori, si coglie netta la sensazione della crescita, giorno dopo giorno del prestigio delle statue, di Monte Prama e dell'intera Sardegna.

lunedì 11 maggio 2015

L'utilizzo dell'ossidiana dalla preistoria all'età dei metalli

 

Siamo lieti di comunicare a tutti i nostri lettori che

il giorno 19 del mese di maggio alle ore 17:00

sabato 9 maggio 2015

I "colori" dei generi in Egitto: un codice sì, ma fluido

di Atropa Belladonna

"Egyptian artworks, governed by a canon that included skin color specifications, should be understood ascultural expressions that allow specific productions to communicate broader concepts." (1)
 
Figura 1. Tomba di Nenkhefetka, ca. 2450 a.C.; immagine da questo sitoOriental Institute, University of Chicago, OIM 2036 A-B

venerdì 8 maggio 2015

Su srapenti non est mortu!

Su srapenti non est mortu! Est immortalli. Allabai, allabai ita si bit. Il serpente non è morto! E' immortale. Guardate, guardate cosa si vede! 

Di  'FARRA 'E TRIGU 
 
Fig. 1

Custa est troppu bella e insandus da depeus contai a mannus e piticheddus. Ca du esti de arrì a iscracagliu. A si nd'arregodais de s'archelogu Torelli, su chi Francu Tabacco at istrocciu (v. fig. 2), pintendiddu totu in pistighingiu e pensamentosu, scrafendusì sa conca chena 'e pius in su mentris chi s'avvocau de Armandu Saba, incatzau meda e agiumai aboxinendi, d'at domandau si in sa pedrixedda tunda de Crocores dui fessit pintau su srapenti? Issu, Torelli,  cumprendiat beni meda chi si essi nau ca su srapenti dui fudit beni pintau (v. fig.3) olliat nai una coca sceti: chi sa pedrixedda agatada in su 'lago Omodeo', siccu e chena unu stiddiu de acqua, da Armandu Saba non fut cosa frassa ma faina de unu scriba antigu. 

mercoledì 6 maggio 2015

Una casa per i Giganti: frammenti di paesaggio

di Angelo Ledda

NOTA INTRODUTTIVA

Di seguito viene presentato ai lettori di questo blog uno dei progetti partecipanti al Concorso di idee bandito nel Luglio del 2011 dal Comune di Cabras “Finalizzato alle definizione dei contenuti architettonici e paesaggistici per la creazione di un polo museale con l’ampliamento del museo civico Giovanni Marongiu al fine della musealizzazione di una parte del patrimonio scultoreo dei giganti di Mont’e Prama”.

Il progetto ha ricevuto una Menzione con la seguente motivazione della Commissione giudicatrice:

Il progetto si distingue per una sapiente e raffinata articolazione e sequenza degli spazi e per intuizioni linguistiche e sintesi formale

Per una panoramica generale dei progetti premiati e partecipanti al Concorso si vedano i seguenti link:


Autori del progetto:
Arch. Pasquale Conzinu (Bitti), Arch. Claudio Desteghene (Olbia),  Arch. Angelo Ledda (Nuoro), Arch. Laura Pisanu (Nuoro); Ing. Marco Scampuddu (Olbia), 

"Frammento, nella lingua italiana significa un piccolo pezzo staccato per frattura da un corpo qualunque.
E con ciò esprime una speranza, ancora una speranza.
E come tale non conviene con rottame, che esprime una moltitudine o un aggregato di cose rotte” 
(A. Rossi)
Foto 1: vista concettuale


CONSIDERAZIONI GENERALI

lunedì 4 maggio 2015

Rapsodia di un grafema 3

di Sandro Angei
 PARTE TERZA

vedi parte 1
vedi parte 2
Immagine elaborata: da Google Earth
Tharros


domenica 3 maggio 2015

Omaggio alla satira

di Paola Pirina.

UN OMAGGIO ALLA SATIRA 'ORGANICA' DI  FRANCO TABACCO. L'INTELLIGENZA, LA DELICATEZZA, LA SOTTILE IRONIA E L'ARTE PER  DUE  CORAGGIOSI 'BLOG CONTRO'

venerdì 1 maggio 2015

Non vince il migliore, vince il più forte

Immagine da: www.meteoweb.eu/ 
E’ di ieri la notizia data da TG3 Leonardo.
   Il centro direzionale del radiotelscopio ska (Square Kilometer Array) va a Manchester. Padova che aveva più titoli e che è stata in corsa fino all’ultimo è stata estromessa. Hanno vinto i Britannici in seguito al palese ricatto: “Se vince l’Italia noi abbandoniamo il progetto”.

   Ecco cosa succede nelle comunità scientifiche, non vincono i migliori e i più preparati, ma quelli più forti; e chi sono i più forti? Quelli che hanno più soldi?

   Ecco dove si annida il cancro, nella mente corrotta di chi ha il potere di esercitare il diritto di veto.
Quale similitudine vi viene in mente? Per quanto mi riguarda la vedo nelle università che non danno scampo ai laureandi che brillano con idee alternative: “O la pensi come noi o sei fuori!”

Vi immaginate uno studente universitario che scrive una tesi a sostegno dell’epigrafia nuragica? I pària avrebbero più considerazione.