Per saperne di più si veda questo link, sulla pagina "eventi" dell'Università di Sassari.
▼
La rubrica di Maymoni
▼
Informazioni e invio articoli
▼
mercoledì 30 settembre 2015
lunedì 28 settembre 2015
Il genoma di CB13 (una migrante del 5400 a.C.) e i Sardi moderni
di Atropa Belladonna
Circa 8000 anni fa una massiccia ondata migratoria dal Vicino Oriente portò in Europa la cosiddetta rivoluzione agricola. A partire da una prima area di aggregazione balcanica (cultura di Starčevo–Kőrös–Criş) i nuovi agricoltori si estesero alle nostri longitudini principalmente su due direttive: a. la via della cultura della ceramica impressa che iniziò circa nel 5900 a.C. nel bacino del Mediterraneo centro-occidentale, da cui poi derivò la cultura della ceramica cardiale che raggiunse la penisola Iberica attorno al 5500 a.C.; b. la via della cultura della ceramica lineare (LBK) che, in parallelo con la cultura cardiale, si espresse nell'Europa Centrale, lungo il letto del Danubio (fig. 1).
Ciò che impressiona storici e archeologi è la rapidità con cui si espanse la cultura cardiale lungo le coste iberiche, tanto da far pensare che il mare fosse all'epoca un ostacolo meno impegnativo rispetto a quelli che si incontravano sulla terraferma.
Circa 8000 anni fa una massiccia ondata migratoria dal Vicino Oriente portò in Europa la cosiddetta rivoluzione agricola. A partire da una prima area di aggregazione balcanica (cultura di Starčevo–Kőrös–Criş) i nuovi agricoltori si estesero alle nostri longitudini principalmente su due direttive: a. la via della cultura della ceramica impressa che iniziò circa nel 5900 a.C. nel bacino del Mediterraneo centro-occidentale, da cui poi derivò la cultura della ceramica cardiale che raggiunse la penisola Iberica attorno al 5500 a.C.; b. la via della cultura della ceramica lineare (LBK) che, in parallelo con la cultura cardiale, si espresse nell'Europa Centrale, lungo il letto del Danubio (fig. 1).
Ciò che impressiona storici e archeologi è la rapidità con cui si espanse la cultura cardiale lungo le coste iberiche, tanto da far pensare che il mare fosse all'epoca un ostacolo meno impegnativo rispetto a quelli che si incontravano sulla terraferma.
domenica 27 settembre 2015
ASTRI DI SETTEMBRE
di Angelo Ledda
A coloro che sono Luce
Su brincu. Disegno penna su carta, 10x10 cm, 2015 |
La maschera non si addice alla donna, non dechet a sa femina...
La donna è già animale-dio: est capra: bestia dal salto,
da una sponda all'altra, da una rupe all'altra.
Deborda dal solco tracciato e sconfina.
La donna è maschera per se stessa, senza vestizione, senza rito...
Il suo corpo è ciclico, un perenne moto di marea.
Corpo fluido in continuo mutamento:
ha un'esperienza organica del flusso del sangue, del ritmo del tempo.
(Bachisio Bandinu)
sabato 26 settembre 2015
venerdì 18 settembre 2015
Una antica città sommersa nella laguna di Cabras?
mercoledì 16 settembre 2015
Tanat panê Ba‛al IV
Il grande inganno III
Parte quarta
E’ arrivato il momento di verificare se proprio tutto quello fin qui
descritto e dichiarato corrisponda al vero.
Sono rimasto
affascinato dall’immagine di una stele funeraria che racchiude in quegli
elementari
lunedì 14 settembre 2015
Tanat panê Ba‛al III
parte terza
IL GRANDE
INGANNO II
di Sandro Angei
vedi parte seconda
EQUINOZI E SOLSTIZI
Il caduceo
nella forma di serpenti o di cerchi sovrapposti aveva la funzione di
determinare la posizione dei punti cardinali e di scandire il tempo giorno per
giorno, come già detto. Gli orientamenti equinoziali e
venerdì 11 settembre 2015
Tanat panê Ba‛al II
parte seconda
Il grande inganno
Nota
iniziale: lo
studio reca numerose note, alcune di esse sono contrassegnate dal colore rosso
ed essendo esplicative, sono funzionali allo studio; le altre sono di riferimento bibliografico o siti web.
L’archeoastronomia nasce nel momento in cui gli studiosi si rendono
conto che una molteplicità di monumenti sono orientati astronomicamente. Si
sono fatti tanti studi e rilievi per l’individuazione di
martedì 8 settembre 2015
Tanat panê Ba‛al
di Sandro Angei
Una figura
sottile si staglia tra l’azzurro del cielo e quello del mare, la lunga veste ed
i capelli indicano la direzione del vento maestro, che spumeggia la cresta
delle onde in quella giornata di nuvole veloci.
domenica 6 settembre 2015
YHWH in pittografia? Gerusalemme versus Sardegna
Il coccio con iscrizione pittografica rinvenuto all' Ophel di Gerusalemme, durante gli scavi del 1923-1925 (The Palestine Exploration Fund, che oggi annovera circa 6000 oggetti). Il coccio venne pubblicato per la prima volta nel 2009: G. Gilmour, An Iron Age II pictorial inscription from Jerusalem illustrating Yahweh and Asherah, Palestine Exploration Quarterly, 141, 2 (2009), 87–103. Gilmour ritiene che le due figure siano Yahweh e Asherah.
giovedì 3 settembre 2015
L'INAFFERRABILE VISIONE
di Angelo Ledda
A Francu,
mastru fungudu
Foto 1: volto di "Pugilatore" di Monte Prama. Si osservino gli occhi perfettamente concentrici (Foto di Giacomo Mulas) |
Per
Bernardini quelli dei Giganti di Monte Prama sono occhi che
accentuano
la loro carica sovrumana e simbolica:
“occhi congelati, che certo non guardano il mondo degli uomini ma
fissano il tempo del mito” [1], ma a mio parere, quei doppi cerchi perfetti - oltre ad essere
lì a dirci che gli scultori non avevano affatto in mente una rappresentazione "realista" - paiono piuttosto occhi
allucinati. (foto 1)
È
questo il termine che impiega Lilliu per descrivere gli occhi di
alcuni bronzi figurati [2] e lo riprendo qui nel suo pieno senso etimologico.