martedì 24 gennaio 2017
sabato 21 gennaio 2017
Brexite da voi o vi Brexiamo noi?
torra Francu Pilloni
Continuando
a sragionare sull'affaire Brexit, conviene tornare fanciulli per riprenderci le favole che, mi pare di ricordare, sono le vicende del
mondo spiegate ai piccoli, ai poveri di spirito e a quelli privi di
modestia.
Ora
la BR, appena ha deciso l'exit, ha tremato e, come un riflesso
condizionato, ha alzato la voce, ha provato a urlare per sentirsi
sicura, superiore e furba, per cercare di intimidire chi le sta di
fronte: vi sovviene la favola della Rana col Bue?
Chi scoppierà stavolta?
Chi scoppierà stavolta?
giovedì 19 gennaio 2017
Brexit? Prosit!
Francu Pilloni
Se
vi viene da ridere per titolo che vi è sembrato una battuta spiritosa,
spiegatemela perché io non l'ho colta.
da static.metro.se |
domenica 15 gennaio 2017
L'antica arte delle ombre cinesi o meglio... nuragiche!
di Sandro Angei
Il 31 di
dicembre scorso ho voluto assistere al fenomeno luminoso che compare nel
nuraghe Crabia di Bauladu.
Il
fenomeno è documentato dal G.R.S. In “La luce del toro”, pag.
150. La fotografia pubblicata nel testo però non rende giustizia
alla bellezza dell'immagine che, al pari del toro del nuraghe Santa
Barbara di Villanova Truschedu, è di un realismo sconcertante, tanto
che sembra la testa di un toro vista di tre quarti.
Fig. 1
venerdì 6 gennaio 2017
Il serpentello dell'immortalità di YH. Come leggere la 'decorazione' di una bellissima 'fusaiola' nuragica.
di Sandro Angei
Fig.
1
Un
bellissimo oggetto di ignota provenienza, gentilmente concesso da
M.A.P. arricchisce i reperti con scrittura a rebus di età nuragica.
giovedì 5 gennaio 2017
Muttettus, cantadoris e sa Regula
Francu Pilloni
In piazza per la gara poetica (da www.sardegnacultura.it) |
Poco meno di
cent'anni fa, diciamo intorno agli anni Venti del secolo scorso,
riprendeva la vita normale dopo la fine della Grande Guerra (novembre
1918) e, di conseguenza, anche le sagre paesane riprendevano quota,
ivi comprese le gare poetiche dal palco, con is cantadoris che
si esibivano a trivas, principalmente
con is muttettus in Campidano, con is ottavas in
Cabesusu, mentre nell'Oristanese non si disdegnava un altro genere di
cantada, formata da un'ottantina di versi, e chiamata a sa
repentina che ebbe un brillante protagonista in Peppino Ghiani di
Terralba.
domenica 1 gennaio 2017
Auguri a me, a te, a lei, a lui. Auguri a voi. A loro. Auguri a tutti noi, alla Sardegna, alla lingua sarda.
Francu Pilloni
Perché questo titolo?
Mi è tornata in mente mia cugina dei bei tempi passati quando, a otto anni, io
frequentavo la terza elementare, mentre lei navigava in quarta, pur
avendo tre anni di più.
Un giorno mi diede una dritta per aiutarmi a comporre i temi in classe: è facile – mi disse -, basta che tu
ripeta il titolo all'inizio subito dopo "Svolgimento", e poi finisci
allo stesso modo perché, se hai scritto largo, già ne hai fatto
mezza pagina senza sforzo.
Allo stesso modo, il mio post: mi sa, mi sa che la metà sta nel titolo.
Iscriviti a:
Post (Atom)