Fig.1 Coccio del Nuraghe Alvu di Pozzomaggiore |
Siamo in una conferenza dove si parla a ruota libera di šrdn. Sherden (fa più figo dire con le ‘e’ scientifiche) sì e sherden (il minuscolo è intenzionale) no. Tante parole in libertà, sensazioni e impressioni a nastro, filologia pochissima. Cosa che accade (è doveroso sottolinearlo) sempre di più in certe conferenze. Ma una cosa chiara Alfonso Stiglitz la dice. Che gli šrdn non erano i sardi. Lo sostiene dal secolo scorso e nega, nega, nega, come un disco rotto, ad ogni occasione ed in ogni cantone: ‘nessuna prova. Non esiste nulla che lo possa dare come dato scientifico’. Davvero davvero? Non sarà una cocciuta sparata? Un continuo negare l’evidenza? Un suo ‘a priori’ fossilizzatosi con l’andar del tempo? Sarà un caso ma la voce šrdn che è frequente, come si sa, per quasi cinque secoli in Egitto e in Siria Palestina, cioè in Oriente, in Occidente non lo è. Essa stranamente non è documentata in nessuna parte, tranne che in Sardegna, dove si dà il caso che la parola compaia in documenti squisitamente nuragici per ben sette volte. Guarda un po’ la combinazione! Altrove, in paesi lontani lontani, di šrdn si dice e si scrive e qui di šrdn si parla e si scrive. (Si veda la fig.1 e qui appresso la fig. 2.).