di Gigi Sanna
Ci saranno anche le nipoti di Pietro Lutzu, Natalina e Antonella, al Convegno di Oristano per parlare del nonno come uomo, come studioso e come singolare ricercatore. E parleranno ovviamente (sarà questo il compito di Antonella) della scoperta dell'eccezionale dattiloscritto sulla ricerca della scrittura nuragica attraverso documenti dell'alto oristanese rinvenuti tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Un dattiloscritto che, seppure composto di una decina di paginette, è sufficiente a dichiarare che il maestro Pietro Lutzu fu il pioniere della ricerca scientifica sulla scrittura arcaica dei Sardi. Noi tutti, i ricercatori di questi ultimi venti anni, siamo venuti quasi un secolo dopo ( ciò è doveroso dire e affermare il più possibile!). Ricercatori per i quali è stato comodo ergersi sulle spalle dell'attuale affermata disciplina epigrafica e paleografica mondiale, per dire di più e meglio circa l'identità della scrittura singolarissima (in mix e a rebus) usata dai nuragici.
Naturalmente la storia del dattiloscritto si inserisce nella costante accusa che facciamo ai cocciuti negazionisti (oggi, come si sa, sempre più deboli e in difficoltà) di ignorare volutamente, di 'negare storicamente', i dati scientifici emergenti. Di negare la verità storica. Infatti, costituisce davvero uno scandalo immenso che nessuno ne parli nonostante il fatto che il rinvenimento del dattiloscritto e l'informazione su di esso risalgano a cinque anni fa.
Il dattiloscritto con le trascrizioni dei documenti dimostra che i 'segni' scoperti dal Lutzu (o da altri) sono esattamente gli stessi di quelli che si trovano oggi. Persino segni rari del nuragico come la 'Yod lunata' (v. figure in incipit) si trovano attestati con assoluta chiarezza.
Per chi vuole saperne di più si veda il nostro breve saggio informativo, pubblicato qualche anno dopo la scoperta di detto dattiloscritto.
http://monteprama.blogspot.com/2013/12/buon-natale-da-pietro-lutzu-1859-1935.html
Ci saranno anche le nipoti di Pietro Lutzu, Natalina e Antonella, al Convegno di Oristano per parlare del nonno come uomo, come studioso e come singolare ricercatore. E parleranno ovviamente (sarà questo il compito di Antonella) della scoperta dell'eccezionale dattiloscritto sulla ricerca della scrittura nuragica attraverso documenti dell'alto oristanese rinvenuti tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Un dattiloscritto che, seppure composto di una decina di paginette, è sufficiente a dichiarare che il maestro Pietro Lutzu fu il pioniere della ricerca scientifica sulla scrittura arcaica dei Sardi. Noi tutti, i ricercatori di questi ultimi venti anni, siamo venuti quasi un secolo dopo ( ciò è doveroso dire e affermare il più possibile!). Ricercatori per i quali è stato comodo ergersi sulle spalle dell'attuale affermata disciplina epigrafica e paleografica mondiale, per dire di più e meglio circa l'identità della scrittura singolarissima (in mix e a rebus) usata dai nuragici.
Naturalmente la storia del dattiloscritto si inserisce nella costante accusa che facciamo ai cocciuti negazionisti (oggi, come si sa, sempre più deboli e in difficoltà) di ignorare volutamente, di 'negare storicamente', i dati scientifici emergenti. Di negare la verità storica. Infatti, costituisce davvero uno scandalo immenso che nessuno ne parli nonostante il fatto che il rinvenimento del dattiloscritto e l'informazione su di esso risalgano a cinque anni fa.
Il dattiloscritto con le trascrizioni dei documenti dimostra che i 'segni' scoperti dal Lutzu (o da altri) sono esattamente gli stessi di quelli che si trovano oggi. Persino segni rari del nuragico come la 'Yod lunata' (v. figure in incipit) si trovano attestati con assoluta chiarezza.
Per chi vuole saperne di più si veda il nostro breve saggio informativo, pubblicato qualche anno dopo la scoperta di detto dattiloscritto.
http://monteprama.blogspot.com/2013/12/buon-natale-da-pietro-lutzu-1859-1935.html