lunedì 29 febbraio 2016

Sincretismo religioso tra Nuragico e Romano 4

La porta del toro luminoso
L’architettura della luce

Parte quarta

La teofania ed il suo percorso 
   Il muro di Su Murru mannu è ruotato rispetto al nord geografico poco più di 10° verso Est, mentre l’asse del corridoio è orientato con un azimut di poco meno di 100°, ossia è ruotato rispetto alla direzione Est-Ovest poco meno di 10° in senso orario; già questi dati fanno capire che il monumento non HA alcuna valenza di carattere astronomico legato ad equinozi o solstizi. Benché non avessi ancora predisposto il modello tridimensionale; l'intuito a priori mi ha condotto a immaginare mentalmente uno spettacolo luminoso dato da quelle particolari forme, guidato dallo stesso meccanismo mentale che induce il progettista di interni a muoversi dentro un appartamento completamente arredato che esiste solo sulla carta o un CAD e nella sua mente (chi fa progettazione ben sa cosa intendo). Questo è stato l’incipit che mi ha condotto a realizzare il modello tridimensionale che mi da modo di visionare in pochissimo tempo quel che succede nell’arco della giornata, tutti i giorni dell’anno.

   Partendo da gennaio ho fatto scorrere le date del calendario constatando che la lama di luce che attraversa il varco in un certo momento della giornata di un dato giorno assume una forma particolare.
   Il giorno 19 di aprile alle ore 8:38 (ora solare), il sole proietta sul pavimento antistante la porta un triangolo di luce, il primo triangolo apprezzabile, persistendo l’immagine in progressiva diminuzione per circa 7 minuti.[1]


Fig. 20


 Il giorno 22 di aprile alle ore 8:21 il triangolo è nella sua massima estensione (circa 98 cm di lato), ed è quasi perfettamente equilatero.

Fig. 21

dopo tale data inizia a ridursi nuovamente fino al giorno 9 di maggio alle ore 8:19, dopo di che non compare più (Fig.22).

Fig. 22

   Come si può notare dalle immagini, il triangolo compare per la prima volta sul lato sinistro della porta per comparire per l’ultima volta sul lato desto della stessa.

   Il triangolo ricompare il 3 di agosto alle ore 8:29, lì dove lo avevamo lasciato il 9 di maggio.

Fig. 23

   Il giorno 20 di agosto alle ore 8:26 il triangolo si forma nuovamente nella sua massima estensione[2]

Fig. 24

per iniziare a rimpicciolire il giorno dopo, fino al 23 agosto, ultimo giorno in cui compare.

Fig. 25

per ripresentarsi puntualmente il 19 aprile successivo nella medesima posizione.

   Come abbiamo visto nelle immagini e dall’escursus temporale, dal 3 agosto al 23 agosto, il triangolo percorre il tracciato inverso a quello percorso dal 19 aprile al 9 di maggio.

   Che valenza dobbiamo dare a questa successione di immagini?
   La mia prima impressione, durata un attimo, è stata di stupore per via di quel triangolo perfettamente e inaspettatamente equilatero, dopo è subentrata l’immedesimazione nel rito voluto e compiuto da quei sacerdoti astronomi e la convinzione sempre più decisa che questa costruzione non soddisfi semplici esigenze logistiche e/o militari e quelle manifestazioni luminose non siano frutto del caso; piuttosto penso che la struttura che le realizza sia da annoverarsi tra gli strumenti astronomici dedicati al culto del sole/toro. Certo: toro, perché quel triangolo equilatero è la teofania della divinità taurina, quella stessa divinità scolpita in modo nascosto in quel masso di basalto posto sulla destra della porta.

Fig. 26
Immagine del triangolo visto da un osservatore posto davanti alla porta col sole in faccia.

   L’indizio che tutto ciò sia legato ad un arcano rito religioso è dato dal fascio di luce proiettato al suolo, che di fatto è un triangolo equilatero e non è di certo un caso, visto che il triangolo equilatero è iconograficamente considerato simbolo divino tanto da trovarlo raffigurato nelle fronte di tori divini [3] e lo troviamo sulla testa del volto di Maymoni,  ma è anche simbolo della divinità nella religione cattolica.
  Come si può verificare dall’immagine di Fig.27, il vertice inferiore del triangolo di luce si discosta da quello geometrico di circa 4 cm. Lo scostamento mi sembra del tutto trascurabile e con ogni probabilità è dovuto al naturale assestamento delle lastre di copertura che si sono abbassate di poco meno di 2,5 cm. In ogni caso lo scostamento sarebbe difficilmente apprezzabile per via dell’effetto penombra dato all’immagine nella realtà e che, con tutta evidenza, il programma di modellazione non riproduce.

Fig. 27





[1] L'immagine riporta il contorno di un triangolo equilatero da me disegnato sul pavimento quale punto di riferimento del triangolo luminoso (di colore più chiaro), proiettato dalla luce solare.

[2] Come si evince dalla figura, il triangolo non è perfettamente identico alla riproduzione grafica del triangolo equilatero, ma ciò è dovuto sostanzialmente al fatto che il programma definisce le ombre ad intervalli minimi di 1 minuto.

[3]  http://monteprama.blogspot.it/2014/06/il-toro-ed-il-triangolo.html 

14 commenti:

  1. Caspita! Ecco perché nel muro c'è scritto 'la porta del toro'! Completa l'articolo e poi vedrò di intervenire! Questo è proprio un caso ancora più cogente rispetto al toro della luce di Santa Barbara. Voglio dire che la scrittura monumentale e i dati astronomici confermano la stessa cosa. Ma vedremo.

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  2. Caro Sandro, a chi si chiede cosa te ne venga dal dedicare tanto tempo appresso a queste cose e al blog (chi te lo faccia fare) indicherei la soddisfazione che deve essere stata per te la vista di quel pennello di luce che il software ti andava mostrando in Aprile e in Agosto. Grande intuito, grande capacità, osservazione (se non scoperta) che se fossimo in un mondo più sano, più leale, ti meriterebbe qui la visita, le congratulazioni e i ringraziamenti dei più rappresentativi tra gli archeologi, nostri e non solo.
    La sto sparando grossa? Davvero non credo.
    Si vorrà dire, invece (ma senza fare troppa pubblicità) che non c'è intenzionalità, che si tratta del semplice risultato della tipologia costruttiva (?). Immagino che, continuando tu a spiegarci, queste obiezioni finiranno per perdere una ragionevole consistenza.

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    1. Francesco, non mi aspetto nulla, spero solo di dare un contributo per vedere le cose da un punto di vista diverso e soprattutto da un punto di vista concreto. Che mi serve sapere che in un dato monumento c’è un dato fenomeno se poi non riesco a legarlo a fatti… anzi, necessità concrete di antiche genti. Che mi interessa sapere che l’ingresso di un certo nuraghe è orientato a solstizi o equinozi o lunistizi maggiori, se poi nel concreto non riesco a scoprire alcuna valenza pratica di quell'evento. Non è show, né fantarcheologia quella che sto dimostrando in questo studio e non è stata fantarcheologia lo studio sulla teofania del Santa Barbara.
      Di tutto questo l’archeologia ne prenderà coscienza il giorno che un gruppo di turisti chiederà con insistenza di visitare la porta del sole di Murru mannu e magari qualche giovane archeologo spiegherà, con una caterva di condizionali, la funzione di quella porta.

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  3. Perché lo fa? Chi fa vera ricerca va al di là del contingente. E sa una cosa banalissima:che se insisterà e insisterà, fregandosene delle chiacchiere, delle meschinità e dell'odium theologicum' degli inquisitori,troverà. E' stato così anche per gli scarabei e la presenza dell'egiziano culturale e religioso in Sardegna. dato ormai scientifico, come la scrittura. Lo scenario nuovo della Sardegna arcaica è frutto dell'indifferenza ad essi. Del fregarsene dei piccoli e grandi Baubaulosky. Zavorra perenne a tutte le latitudini del pianeta, ieri, oggi e sempre

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  4. Vedi Francesco, non puoi pensare che i baubalosky smettano. Saresti un illuso. Devi solo tapparti bene le orecchie. E qualche volta anche il naso.

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  5. Una domanda a Sandro. Hai pensato, per analogia, circa quel triangolo 'taurino' anche alla lastrina ossea scritta del Barreca? Al sole 'alato' inscritto nel triangolo che sbeffeggia chi dice che Lui non esiste?

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    1. Non a caso ho inserito la fig. 26, senza però fare allusioni, frenando, come lei spesso mi ha consigliato.

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  6. Pur non essendo io un ricercatore di niente (e Mikkelj non fa che ricordarmelo in tutte le sfumature dialettali che gli competono, giusto per poter giocare con le sue irriverenti metafore), capisco perfettamente Sandro perché quando si è messi di fronte a un'incognita e si riesce a intuire un nesso logico per addivenire a un'ipotesi di soluzione semplice e in asse con quanto si conosce già, beh, si prova una soddisfazione dentro che ricompensa dell'impegno e aumenta la vita di due anni.
    A rileggere, non mi capisco neppure io, sto assomigliando sempre più a tal Tzoroddu di Orotteddi: volevo dire che è utile fare ciò che fa, perché gli fa bene intimamente e accresce la stima di sé.
    Quello che non perdono a Mister Angei è questo centellinare le sue intuizioni. Ma lo sai o non lo sai che la suspense mi accorcia la vita? Stai forse tentando di assassinarmi con l'arma impropria dell'attesa?
    Vae tibi, Alexandri!

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  7. O Fra', buffa a pagu a pagu custa gratzia 'e deus ca s'attesa non boccit. Mancai podit bocci cancun'atru chi buffai non 'oit, strolicu cumen'esti! Ca sa gratzia 'e Deus est sa gratzia 'e Deus! Su binu de diora, spuntu e pudesciu du lassaus a chini est spuntu e pudesciu prus de su binu etotu! Chi si du buffit totu in dun'orta! E magagrabiu fatzat!

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  8. A proposito di figure, confesso che ancora mi interrogo sulla figura 5 del primo articolo di questa serie: sarà solo alla fine che capiremo il suo perché (l'attinenza con un toro che muggisce con il muso rivolto a settentrione)? Frattanto, provando ad anticipare la discussione che seguirà, non in pochi avremo già fatto caso alla precisione con cui tra 22 Aprile e 20 Agosto (le date dei triangoli luminosi nella massima estensione) cade il solstizio d'Estate.

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  9. Si era alla fine dell’anno scorso quando, a proposito del Santa Barbara, applaudii ai tuoi studi di manufatti complessi con rilievi topografici e modellazioni tridimensionali e ti invitavo a monitorarne di nuovi. L’hai fatto in tempi ristrettissimi con risultati, almeno come si vanno a delineare in quest’opera tutt’altro che semplice, davvero sorprendenti. Continua ad affinare la metodologia messa a punto che, presto, potrà diventare un punto fermo negli studi di simulazione delle interazioni tra un monumento ed il suo contesto in rapporto ai fenomeni naturali. Ma muoviti con umiltà e non essere precipitoso nel trarne conseguenze universali. Occorreranno molte dimostrazioni per convincere anche i più scettici e gli invidiosi.

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  10. Il bello, Giancarlo, sta anche nel fatto che ci è dato capire come Sandro stia appresso a questa cosa almeno da Settembre (a fidarci dell'incipit di questo lavoro), dal che sgorgano due considerazioni: la prima è che da Settembre a oggi (come accade da tempo a Gigi) il nostro direttore potrebbe aver messo in pista altri spunti per studi, nuove ipotesi e magari altre verifiche; la seconda muove dal constatare che da Settembre a oggi non è ancora giunto un periodo in cui il fenomeno luminoso si realizza ... o si realizzava, perché Sandro ancora vorrà spiegarci cosa eventualmente ne resterà, dato quello che alla "postierla" è successo nei secoli. E se qualcosa ne dovesse restare manca poco che potremo verificarlo dal vero.
    Una prece, in ogni modo, per chi ha salutato questi lavori invocando la sufficienza di sagome di cartone.

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