Fig. 1. Daniel Lee, Manimals (1993) - Immagine tratta da questo sito |
In un saggio di Francesca
Alfano Miglietti dal titolo “Corpo scelto. Ibridi e Trasfigurazioni nell'arte contemporanea” - nel parlare di iper-corpo e di
immagini mediche capaci di rendere trasparente la nostra interiorità
organica - l'autrice sottolinea che nell'età contemporanea,
attraverso gli impianti e le protesi, si rendono confusi i confini
tra specie minerali e viventi e “diventa sempre più labile la
differenza che fin ora ha caratterizzato ciò che nasce da ciò che
viene prodotto, la distinzione tra organismo e meccanismo”. [1]