La cooperazione arricchisce sempre la ricerca. Il singolo arriva dove può, dove la sua mente gli permette di arrivare; ma lo scibile non può esser contenuto in un'unica mente.
di Sandro Angei
vedi: Il pozzo di Santa Cristina: 10° parte - Si dia inizio ai lavori!
Avvertimento
Questo articolo fa largo uso di riferimenti a link esterni (link comunque relativi esclusivamente al saggio cui si riferisce). Questo per esigenze espositive e per non appesantire quanto qui trattato con numerose note che alcuni mal volentieri leggono. Nei riferimenti ai link ho apposto una nota in apice di colore rosso che indirizza verso il particolare che si vuol mettere in evidenza.
Introduzione
La frase introduttiva pur rimarcando la necessità di cooperare tra studiosi in funzione del raggiungimento ottimale del fine perseguito, denuncia la mancanza di collaborazione, con la prospettiva consapevole, ahimè, che in molti casi non si potrà avere cooperazione volenterosa e sincera da parte di alcuno. In questo caso prevale l'intelligenza e l'intuito veicolato dall'esperienza, che sopperisce a questo stato di cose cercando, come un raccoglitore di asparagi che busca germogli verdi in un intricato verdeggiare della macchia, ciò che emerge dalla massa banale e scontata di dati inutili allo scopo.
Il traffico di notizie e idee che trattano quei siti web di mio interesse mi appare caotico quanto veloce. Ma tra le tante idee, a volte anche bizzarre, ve ne sono alcune che catturano la mia attenzione. E' il caso, a parer mio naturalmente, di un articolo comparso il 18 agosto 2020 nel blog Quotidiano Honebu di Storia e Archeologia di Pierluigi Montalbano a firma di Marcello Onnis.