domenica 22 novembre 2015

Serra Niedda (SS) versus Monte Prama (OR)

Fig. 1.1. a. Una delle teste di toro in calcare  proveniente dall'area del santuario nuragico di Serra Niedda a Sorso (SS) (1); una seconda testa di toro e una di ariete sono inedite; b. busto marmoreo da Serra Niedda, tentativamente assegnato al  VI secolo a.C.  [..] Nel pozzo di Serra Niedda i primi ex voto posteriori all'età nuragica sono di VI sec. a. C,.con frammenti di probabili piatti fenici e una piccola porzione di coppa etrusca imitante quelle greche di Corinto. Alcuni dubbi desta un sorprendente frammento (spezzatosi e rilavorato già in antico) di busto e attacco del collo - con trecce fin sui pettorali - di statua marmorea di giovinetto (kouros) in stile greco tardoarcaico. Si tratta di una presenza assolutamente eccezionale per la Sardegna, ma l'ipotesi che possa trattarsi di un prodotto arcaizzante della prima età imperiale è ancora meno probabile, poiché tali realizzazioni erano diffuse solo presso gli ambienti di vertice dell'aristocrazia romana [..] (1) c. e d. particolari delle trecce ricadenti sul busto del pugilatore Brotu e dell'arciere Prexau da Monte Prama (Cabras, OR). 

Entrambi i siti nuragici sono venuti alla luce per caso, durante lavori agricoli. Per Monte Prama non saprei indicare una data precisa, forse il 1974 o forse già negli anni '60 (2a). Il complesso cultuale nuragico di Serra Niedda (Sorso, SS) spunta invece fuori nel 1985, durante i lavori di spietramento per l'impianto di una vigna (1, 3)Di questo sito ne abbiamo già parlato (2b), con riferimento ad un paio di sculture che già di per sé farebbero rizzare i capelli in testa se nonf ossero state trovate in Sardegna (fig. 1). Ma si sa, in Sardegna le cose vanno avanti in modo diverso, in punta di piedi: do not disturb. Eppure alzi la mano chi, vedendo le trecce di quel busto di "kouros", sulla cui presenza non si riescono a trovare spiegazioni soddisfacenti, non ha pensato alle trecce di Monte Prama. Ma i paralleli tra i due siti non si fermano qui, c'è ben altro.  

I lavori agricoli  a Serra Niedda produssero diversi danni a strutture che già di per sé ne fanno un luogo straordinario (fig. 2). Un pozzo sacro e un grande edificio templare in tecnica isodoma, con annesse una cisterna e almeno due strutture circolari, forse capanne (1).

Fig. 2: planimetria del complesso santuariale nuragico di Serra Niedda (da (1), modificato)

Tra la costruzione in opera isodoma e il pozzo sacro, si trova un "elemento circolare" del tutto analogo a quello rinvenuto a Monte Prama nell'area nord della necropoli (fig.3-5): entrambi in calcare, entrambi cilindrici con diametro di 80 cm, entrambi inseriti in un'area lastricata. Forse sono altari e/o basi d'appoggio per un "modello di nuraghe" (3, 5)

 
Fig. 3. Sin, il blocco a sezione circolare in calcare da Serra Niedda (nr. 5 in fig. 2), immagine da questo sito ; dx, l'elemento circolare da Monte Prama, area Bedini (dal rif. 4), dopo lo scavo.Nella foto si vede come è stato realizzato il lastricato, di cui il blocco risultava parte integrante. I grandi lastroni venivano allettati su una massicciata di scaglie informi di pietre calcaree

Fig. 4. I due monoliti da Serra Niedda (2) e Monte Prama inseriti in aree lastricate (4), ben visibili nel secondo caso
 
Fig. 5. A sin. Mappa dell'area indagata da Alessandro Bedini nel 1975 (4). La freccia rossa sulla sinistra indica quello che l'archeologo considera l'ingresso all'area lastricata che includeva il blocco cilindrico di fig. 3 e 4. Verso sud si entrava nell'area dell'allineamento delle note 30 tombe a pozzetto coperte da lastrone denominata "Tronchetti".  Dx. l'area Bedini come si presenta oggi, dopo la riapertura degli scavi nel 2015  (Elaborazione grafica di Teravista, immagine da questo sito) A nord delle tombe a pseudo-cista è emerso un allineamento di tombe a pozzetto coperte da lastrone, già parzialmente individuate da Bedini nel 1975 e del tutto simili alle tombe più a sud dell'area Tronchetti e a quelle scoperte nella campagna 2014. Evidenziata la tomba 11, di recente resa nota alla stampa (1b). Almeno una tomba, il pozzetto n, si trova nelle immediate vicinanze del monolite cilindrico, oggi apparentemente rimosso e collocato sul lato est dell'area di scavo. L'ingresso all'area lastricata, che copriva i pozzetti semplici e si estendeva ad est delle tombe con lastrone, è indicato dalla freccia rossa. Ad ovest delle tombe con lastrone si notano tracce di quello che è considerato il limite occidentale di una "via funeraria"

L'area Bedini, ripresa negli scavi del 2015 ancora in corso, si sta rivelando decisamente di grande interesse. Comprende, tra le altre cose, un'area lastricata che copriva le tombe a pozzetto e includeva un monolite adiacente ad almeno un'altra tomba (il particolare pozzetto n) e da quel che mi pare di capire anche altre, aperte nel 2015 (fig. 5, dx.) (2c). (N.B.: A me l'ipotesi che quella fosse un'area per i giochi e lotte funerari francamente non convince: capisco fare giochi in onore di defunti, anche davanti e attorno alle sepolture stesse, ma SOPRA?).

Il monolite cilindrico di Monte Prama viene paragonato sia a quello di Sierra Niedda sia alla base d'altare rinvenuta nella capanna 5 di Sant'Anastasia a Sardara (fig. 6, 7) (6). In quest'ultimo caso due dischi  sovrapposti (anch'essi quello inferiore con 73 e quello superiore con 82.5 cm di diametro) poggiavano su una colonnina in arenaria, composta di due parti separabili. Sopra i due dischi poggiava un modello-bacino in arenaria, con diametro massimo di 37 cm (6). L'intera composizione sembra formasse una sorta di "altare componibile" (3, 6). Analogalmente, nel caso di Serra Niedda si suppone che un modello-bacino poggiasse sul monolite-altare (3, 5) (fig. 7). Modelli-bacino sono stati rinvenuti anche a Monte Prama, purtroppo molto rovinati(5) (fig. 7). 

 
Fig. 6a. La capanna 5 con il monolite:  "Il disco superiore, ornato sul bordo esterno, mostra 10 perni plumbei per il fissaggio di altrettanti oggetti in bronzo, forse spilloni" (6).
Fig. 6b. planimetria del complesso nuragico di Sant'Anastasia (Sardara, VS) (da (6), modificato). Si noti la capanna 5 addossata a quel che rimane del recinto adiacente anche al pozzo sacro. Il pozzetto votivo nuragico si trova oggi all'interno della chiesa. 

 
Fig. 7 a. Modello-bacino  anche denominato "betilo-torre" (2), dal santuario nuragico di Serra Niedda, Sorso (SS). Diametro massimo 24 cm. La scultura è lavorata in un pezzo unico di calcare (3). Altri due modelli-bacino provengono da Monte Prama di Cabras (b,c), uno da Sant' Anastasia di Sardara (fig.6) e uno da Matzanni di Vallermosa (4) 

Attorno al monolite di Serra Niedda vennero rinvenuti diversi bronzetti, alcuni sono pezzi unici come il "Re Pastore" (fig. 8) (1,3), munito di ariete legato e di un copricapo che io trovo straordinariamente simile ad un pezzo d'elmo esposto al museo di Cabras, trovato a Monte Prama durante gli scavi 2014.
Fig. 8: a. il "Re Pastore" da Serra Niedda (Sorso, SS) e b. un pezzo di elmo o altro copricapo trovato a Monte Prama nel 2014 (Museo archeologico di Cabras)

Altro copricapo è quello "puntuto" di un altro bronzetto (fig. 9), simile a quello del famoso bronzetto di Cavalupo e ancora ad uno rinvenuto a Monte Prama nel 2014 ed assegnato ad uno dei famosi "gemelli".  

 
Fig. 9. a. Uno dei "gemelli", le due statue ritrovate a Monte Prama nel 2014: secondo quanto riferito dall'archeologo Paolo Bernardini durnate diverse conferenze, nei pressi della statua è stato trovato anche il copricapo cilindrico che lo renderebbe ancora più simile (oltre allo scudo "avvolto" ) al bronzetto; b. il famoso bronzetto di Cavalupo, Vulci;  c. un bronzetto da Serra Niedda (1).


(1)  D. Rovina, Il Santuario nuragico di Serra Niedda a Sorso (SS), 2002 BetaGamma ed.
(2) A. Belladonna, a. Primi anni '60 del secolo scorso: emergono le prime sculture di Monte Prama, maimoniblog.blogspot.it, 4 ottobre 2015; b. Toro! Toro! Toro!, maimoniblog.blogspot.it, 31 luglio 2015; c. No potho reposare: devo fare la guardia, maimoniblog.blogspot.it, 6 novembre 2015
(3) V. Leonelli, F. Lo Schiavo, D. Rovina, Sorso. Il complesso cultuale di Serra Niedda, In: Simbolo di un simbolo. I modelli di nuraghe, A cura di Franco Campus e Valentina Leonelli, Ara Edizioni, 2012, pp.147-154
(4) A. Bedini, Mont'e Prama. Campagna di scavo 1975, In: Le sculture di Mont'e Prama–Contesto, scavi e materiali" 2014, Gangemi editore, pp. 137-154.
(5) V. Leonelli, I modelli di nuraghe e altri elementi scultorei di Mont'e Prama,  In: Le sculture di Mont’e Prama–Contesto, scavi e materiali, 2014, Gangemi editore, pp. 262-292
(6) G. Ugas-L. Usai, "Nuovi scavi nel Santuario Nuragico di S. Anastasia di Sardara", in Un millennio di relazioni fra la Sardegna e i paesi del Mediterraneo. Atti del II Convegno di studi (Selargius-Cagliari, 27-30 novembre 1986), Cagliari, Provincia di Cagliari-Assessorato alla Cultura, 1987

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