lunedì 10 dicembre 2018

QUALE REGALINO PER NATALE?

DI GIGI SANNA




    Come molti amici sanno ogni anno siamo soliti fare il nostro regalino epigrafico. Forse vi ricorderete della Pietra di Barisardo, di quella di Terralba oppure del dattiloscritto di Pietro Lutzu o, se si vuole, della, ormai famosa, barchetta di Teti. Naturalmente il dono non è mio, perchè nessuno di quei documenti può ritenersi 'appartenere' al sottoscritto. Quello che si posta e di cui si dice è, quasi sempre, un dono di 'segnalazione' fattomi da degli amici, quello  che io a mia volta trasmetto tempestivamente a tutti facendo semplicemente da tramite.
    E lo trasmetto tanto più 'a coro in manu' quanto più ritengo possa essere importante per la ricerca scientifica. Cioè quanto più possa interessare gli studi sull'antico system di scrittura degli antichi sardi. Ma anche quanto più può risultare, a mio giudizio, bello, intrigante, originale sotto l'aspetto del valore simbolico, decorativo e fonetico.
    Questa volta penso che siamo di fronte ad un altro piccolo capolavoro. Anzi piccolissimo (v. foto). I segni (una decina) insistono su di un supporto di un cm2 e sono stati realizzati nel bronzo con la stessa precisa tecnica dell'osso di seppia, del piombo e del bronzo adoperata per i sigilli dei Giganti rinvenuti in Tzricotu di Cabras (1).
    Per saperne di più aspettiamo il giorno 23 Dicembre quando l'articolo, con i nostri auguri, sarà pubblicato in questo blog diretto da Sandro Angei. Sito che si avvia per quella data a toccare un Milione di ingressi.

1.http://maimoniblog.blogspot.com/2018/04/il-sigillo-a1-di-tzricotu-matrice-per.html



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