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domenica 13 agosto 2017

Kommos (Creta) e le sue 53 "cose" nuragiche del XIII sec. a.C.

di Atropa Belladonna


Uno dei 53 contenitori nuragici rinvenuti nella città portuale di Kommos (Creta) in strati del XIII sec. a.C. (1). In origine classificato come "italian import", fu poi riconosciuto come manufatto sardo. Proviene dalla Hilltop, Court 2 (cima della collina, Corte 2), deposito 82 (2,3), reperto nr. C 847. 

lunedì 24 aprile 2017

Sono stata a Goseck

di Atropa Belladonna

Sono andata a Goseck (Sachsesn-Anhalt, Germania) perchè l'ho sempre desiderato, da quando ne conosco l'esistenza, e perchè mi è capitata a Pasqua 2017 una congiuntura favorevole.
Il sito è ben noto: viene chiamato popolarmente "osservatorio solare" anche se il nome, come vedremo, è restrittivo. Certo è che quasi 7000 anni fa, ponendosi al centro del cerchio di 71 metri di diametro al solstizio d'inverno, si veniva illuminati dallla luce del sole che entrava da una delle "porte" lasciate aperte nella palizzata: all'alba da sud-est e al tramonto da sud-ovest. E' di certo il fenomeno astronomico predominante e più chiaramente evidente, anche se non il solo (fig.1). 
Se si pensa che, nella stessa regione- a poco più di 30 km di distanza- venne trovato nel 1999 il famoso disco di Nebra, che mostra diversi fenomeni celesti (tra cui anche i solstizi), questo lascia ben sorpresi: il disco di Nebra è più giovane di 3000 anni rispetto al cerchio di Goseck


Fig.1: al centro del cerchio di Goseck è stata posta questa grafica, per spiegare i fenomeni osservabili: Wintersonnenwende= solstizio d'inverno; Sommersonnenwende= solstizio d'estate; Frühlingsfest = festa di primavera (beltane nel calendario celtico, inizi di maggio); Sonnenuntergang = tramonto; Sonnenaufgang = alba. Foto dell'autrice, 17.04.2017

domenica 1 maggio 2016

L'esercito di terracotta

di Atropa Belladonna

Marzo 1974: in una zona ricca di campi coltivati  alcuni agricoltori stanno lavorando a meno di 2 km da una collina artificiale, una delle tante sotto cui si trova un’emergenza archeologica di grosse dimensioni, non scavata. Emergono alcuni frammenti di statua; non sono i primi, per decenni in quella regione si era parlato di pezzi di statua, frammenti di ceramica, manufatti in bronzo. Sono però i primi frammenti che attraggono l’attenzione di alcuni archeologi, per una serie di fortunate circostanze.

No, non siamo a Monte Prama, Cabras, nonostante l’incredibile coincidenza della data e delle circostanze di ritrovamento: marzo1974, agricoltori al lavoro, pezzi emersi già prima di quella data, all’erta del mondo archeologico.

Siamo invece nel cuore della Cina, distretto di Lintong della città di Xi’an  (provincia di  Shaanxi). Quei pezzi trovati per caso nel 1974 sono l’avanguardia di una scoperta straordinaria; è l’esercito di terracotta a guardia della «città dei morti» del primo imperatore della Cina, un tiranno unificatore di 7 stati e colui che pose il primo mattone della grande muraglia: Qin Shi Huang, salito al trono dello stato di Qin nel 246 a.C., riuscì a unificare i 7 stati dopo una lunga guerra e nel 221 si proclamò imperatore. Morì nel 210 e fu sepolto nella tomba – una piramide a gradoni- che ancora oggi non è scavata, all’interno della città dei morti, dentro la collina artificiale (fig. 1). 

lunedì 10 agosto 2015

L'archeorgoglio: a Creta è normale, in Sardegna è vietato

di Atropa Belladonna

 
Fig.1 : il "kouros" di Palekastro (ca. 1500 a.C.), Museo di Sitia (Creta); h. ca 50 cm in oro, avorio, 

serpentina, legno e occhi di quarzo