giovedì 25 giugno 2020

SARDEGNA ANTICA. CARI ARCHEOLOGI, NON ABBIATE PAURA DEI 'SEGNI'. NON MORDONO.

di Gigi Sanna
    Cari archeologi, ormai è un dato acquisito della ricerca scientifica in Sardegna. Se un qualsiasi manufatto, se un  qualsiasi supporto presenta dei 'segni' antichi non riconducibili subito a dei simboli noti e 'comprensibili' dalla 'pseudologica' attualizzante, se mancano di 'familiarità', bisogna accantonarli, rimuoverli e offuscarli con  più di un alone di sospetto. Al massimo citarli in qualche nota minima di qualche paginetta minima di una rivista minima di scienza minima. Non sia mai che sorgano discussioni con chi i 'segni' non solo li osserva ma anche li studia. Abbiamo visto nella mia pagina di facebook  l'immagine del toro e della serpentella gravida scolpita nella pietra distante pochi metri dell'ingresso del Nuraghe Losa

    Interesse? Nessuno. L'associazione abbasantese che vigila e cura gli interessi del nuraghe ha gridato e protestato per la 'pietra scritta' abbandonata alle intemperie e ritenuta 'niente' . Nulla da fare: 'che si facciano i fatti loro e vendano libri 'santificati' e biglietti d'ingresso'.
    Nella stessa maniera e forse di più si è gridato da parte nostra per la bellissima (forse un 'unicum') stele fallica di Aidomaggiore rinvenuta presso un'azienda agricola (v. fig. capovolta e da noi proposta, ormai anni fa, con orientamento corretto) con la raffigurazione di un 'mostro' metà uccello e metà pesce. 
    Che ci fa in una pietra antica (anzi antichissima) una simbologia siffatta? Risposta: niente. E quando uno qualsiasi del coro della permanente negazione per la negazione dice 'niente' vuol dire scientificamente niente. Eppure, potete pestarvi e sbattervi per terra, perché la stele è stata trovata e segnalata da altri. Da una semplice guardia forestale Ma quell'occhio gigantesco sul mostro uccello -pesce va presentato, va catalogato, va fatto andare per il mondo, va in qualche modo spiegato (possibilmente dando uno sguardo all'etrusco). Non vale 'zero' , cari miei,perché l'evidenza quando è stratosferica è zero solo per gli imbecilli o per le persone in malafede.

6 commenti:

  1. Gigi,sei un grande che non si abbatte e lotta,lotta,ma non riesco a capire questo rifiuto,fai bene a dire che i" segni" non mordono.Ma i negazionisti sono sardi od exterresti? odiano la Sardegna? Credo che non sarò mai in gradi dicapire ma indignarmi sì.

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  2. Indignati pure. Indignazione dopo indignazione…

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  3. Forse i segni non mordono come i cani, certamente pizzicano come le zanzare. E hai voglia di scacciare, i segni e le zanzare, tanto il prurito ti rimane.
    E gli archeosardi ne soffrono di continuo, invano cercano antidoti nelle chiese italiote e persino in quelle tedesche. Ricevono solamente dei palliativi, acqua e fiele, perché ancora credono che se la medicina è amara ha maggior potere terapeutico.
    E intanto gli amici continentali dei nostri archeosardi mangiano in sardo e ridono in italiano.

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  4. Gigi,l'ironia del signor Francu,spero, ti sia di aiuto,ad ogni modo,so ,perfettamente, che nessuno ti fermerà nella tua battaglia ,più che giusta e,a bellu,a bellu vincerai.

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  5. Io penso (a volte) che tutta questa ricchezza culturale che ci donate, debba uscire dai circuiti virtuali e semichiusi.Con mostre itineranti, entrare nelle scuole, nelle città negli aereoporti(frau lo ha fatto) essere piú a contatto con la gente. Posso sbagliarmi ma penso sia piú a contatto con la gente e piú visibile. Mi scuso per l'intrusione sui vostro modo di informare, ma io ad esempio tossico di questo tipo di notizie sono poco social e mi perdo molto. Grazie

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  6. Ciao Gigi, ti avevo mandato una mail con la foto di un segno nuovo.....

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