mercoledì 15 giugno 2016

ALLARGARE IL RECINTO DEGLI SCAVI: LE NUOVE FRONTIERE DELL'ARCHEOLOGIA

11 commenti:

  1. Complimenti Sandro! poi ci farai un post vero con la tua lecture?

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  2. Anch'io mi congratulo e sono personalmente molto contento del tutto (ci capiamo), dopodiché non tratterrò la domanda che pure so inutile (se non a dire della mia difficoltà, o impossibilità, a venire): ma perché di mercoledì?

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    1. Il seminario fa parte di quelle iniziative per la formazione professionale continua. Infatti è previsto il rilascio di crediti formativi.
      Siete comunque tutti invitati benché la parte pomeridiana sia strettamente di carattere professionale.

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  3. Sono sicura che sia andata bene, ma non vedo l'ora che Sandro posti qualcosa sulla giornata di ieri.

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  4. Sandro, sono in attesa, ma non con la pancia, bensì con la testa.
    La creatura la devi partorire tu.

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  5. Ieri a Santa Cristina è stata una giornata splendida.
    Non c’era tantissima gente, forse una sessantina di persone tra professionisti e appassionati di archeologia. Alcuni miei amici, molti altri no, ma ho ricevuto i complimenti di tutti. Anche senza troppe parole da parte di qualcuno, che penso abbia apprezzato almeno il metodo di approccio allo studio; quello che ha accettato sicuramente Franco Laner, altrimenti non mi avrebbe invitato.
    E’ stata una bella esperienza per me che ero per niente abituato a parlare in pubblico. Ma la passione ti fa superare ostacoli inimmaginabili.
    Ho parlato di archeoastronomia da geometra, con la passione e la sicurezza che solo il lavoro che ho scelto di fare mi da. Ho fatto conoscere ad alcuni il nuraghe Santa Barbara e la parte più importante del rito che li si svolgeva sull’altare.
    Ho fatto conoscere Murru mannu e rievocato un rito che lì si svolgeva.
    Ho dato una importante notizia che mi vede coinvolto in prima persona e che qui ora riporto.
    Grazie a Franco Laner che ha promosso il progetto e chiesto le necessarie autorizzazioni, qualche giorno fa con alcuni miei colleghi, abbiamo rilevato il pozzo di Santa Cristina col laser-scanner e georeferenziato col GPS allo scopo di restituirlo in tridimensionale per poterlo studiare comodamente seduto davanti al PC.
    Ho in sostanza fatto partecipi tutti coloro che mi ascoltavano che per arrivare a capire certi siti archeologici è necessario l’aiuto di professionisti che fin’ora sono stati fuori dal recinto degli scavi. Con Franco Laner abbiamo cercato di lanciare un messaggio che vuole le figure tecnico professionali presenti al seminario compartecipi se non addirittura necessarie in certi cantieri archeologici.
    Infine ho lanciato una sfida, difficile, molto difficile da attuare ma per la quale sabato 18 giugno, presente io al seminario “Solstizio d’estate 2016” tenutosi a Isili, ho ricetto indirettamente il sostegno del massimo esponente dell’archeoastronomia mondiale: Clive Ruggles.
    In sostanza Ruggles ha dichiarato quel che io ho messo in pratica nello studio sulla porta di Murru mannu, ossia per dimostrare una certa tesi è necessario studiare e verificare il metodo costruttivo e di calcolo di un certo evento archeoastronomico, altrimenti i dati rilevati possono essere solo mera coincidenza.
    Questa esperienza mi ha ringiovanito almeno di dieci anni… spero di farne altre!

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  6. Bravo Sandro, di 10 anni in meno in 10 anni in meno, buona giovinezza.

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  7. Troppo distante per partecipare,auguri Sandro

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