domenica 28 febbraio 2016

Mauro Peppino Zedda: fiore petaloso? No. Baubaulosky.

di Gigi Sanna


MPZ è un fiore petaloso o un baubaulosky? O magari un carciofo spinoso? O un’ortica gigante?  O un cactus vero e proprio? Sono ormai gli interrogativi pressanti della scienza epistemologica sulla natura degli uomini.
 Tutti sappiamo cos’è un carciofo, un’ortica, un cactus e persino l’aggettivo ‘petaloso’, grazie all’Accademia della Crusca italiana che spiega, con dolcissimo paternalismo d’altri tempi (ma bai a marrai cupeta!), l’acqua calda e cioè che un vocabolo entra nell’uso se la collettività dei parlanti, col tempo, lo adotta. Matteo e maestra ringraziano. 
Ma non tutti sanno ancora però, tranne forse l’esperto fantasioso Matteo, cos’è mai un baubaulosky nonostante in Sardegna sia entrato da tempo nel parlare comune in sardo, dal momento che l’Accademia de su Furfure/i con base linguistica de Mesania è stata costretta ad adottarlo. Neppure l’Accademia della Crusca italica lo sa, o meglio, finge di non saperlo, perché, si sa, odia la concorrenza autonomistica. ‘Quella voce non c’è perché le voci nazionali le benediciamo noi! Baubalosky non esiste!’ E invece sì!  Per i pochi che  ancora non avessero  contezza della storia del termine e del significato, sappiano che la parola ha ormai decenni di uso. E’ invenzione di un tale di Curcuris che, innamorato dei suoi cani, della musica nordica e della lingua polacca, da fine romanziere e linguista qual’ è, coniò il termine ‘baubalosky’, inserendolo in un suo notissimo romanzo intitolato ‘S’isula de is canis’ (l’Isola dei Cani). Ora, lasciando perdere l’incipit dell’isola dei cani circondata da… ‘cani pesci’, che è una freddura che gli perdoniamo perché di essa  è ben consapevole l’autore, baubalosky invece è una perla o un diamante grosso quanto una noce, perché parola con doppia sonorità onomatopeica, leggiadra per eufonia, saggiamente calibrata per estensione, con mix impareggiabile per sapore musicale locale e universale assieme. Cioè voce di chiara nobiltà linguistica. Da parola dell’Accademia Sarda de sa Furfure, appunto.
Baubalosky nella vita dell’isola (del romanzo)  è quello che si chiama un cane  ‘rompi’. E’ inutile bestiola, un po’ molto (forse moltissimo) stupida e abbaia, abbaia, abbaia. ‘Rompi’ di giorno ma anche e soprattutto  di notte. Colpevole soprattutto la luna. Allorquando ci sono i lunistizi l’abbaiare è tanto ‘melodioso’ che segue d’obbligo una vera e propria sinfonia canina. E allora si destano e ascoltano, affascinati, i cani uomini dell’Isola . 
Il significato di baubalosky però, come quello di tutte le parole fortunate, è pregnante e diventa  quello  di ‘ non finirla più’, ‘essere inopportuni’,‘molestare’,‘disturbare’,‘annoiare di continuo’,‘ciarlare ininterrottamente’,  ‘intronare’, ‘essere maleducato’, ecc. ecc.
Nel campidano baubaulosky è d’uso corrente e lo si sente di continuo:
-         Sa pobidda a su pobiddu: ‘Ma ois andai a marrai ca oi sesi totu unu baubaulosky!’ (La moglie al marito: ma perché non vai a zappare, chè oggi non fai altro che infastidirmi).
-         Asi biu a Filomena e a Candida in pratza de su lavatoiu? Oiamomia, sa bucca a baubauloskis! (Hai visto Filomena e Candida nella piazza del lavatoio! Gesù Maria, che abbaiarsi addosso!)
-         Dus connosceus de diora a Efisinu e a Balloi! baubalosky s’unu e baubaulosky s’atru! (Li conosciamo da tempo Efisinu e Balloi: rompiscatole l’uno e rompiscatole l’altro!).
-         Eis intendiu is cantzonis de San Remo de occannu? Unu prantu! Una bregungia totu cussu baubauloskimini (Avete sentito le canzoni di San Remo di quest’anno? Una vergogna tutta quella ripetitività chiassosa!).
-         Cussu Rentzi pallosu abaubauloskat e abauabauloskat. Po de badas. Ca sa Merkel ndi tenit de crapittas poi is canixeddus! (Quel Renzi lì sbruffone abbia e abbaia. Inutilmente. Perché ne ha di scarpe la Merkel  per i cagnolini fastidiosi!)
-         Non as a ponni menti a cussu baubaulosky? (Non accetterai le chiacchiere di quel ciarlatano?)
-         Oi filla mia est torrada a domu a dolori ‘e conca. Ca at tentu po cincu oras su prof. Baubaulosky (Oggi mia figlia ‘e ritornata a casa con il mal di testa. Perché per cinque ore ha fatto lezione il prof. ‘Nonlasmettepiù’).
-         Ita tenis oi, chi sesi totu abaubauloscau? (cos’hai oggi che sei rincoglionito?)
-         Filla mia, non ti pongias cun cussu baubaulosky! (Figlia mia, non metterti con quel continuo maleducato)
     Ma la voce, da quanto vedo e sento,  si è diffusa anche nel cosiddetto capo di sopra:

-         A lui ides a su guvernadore nostru cun sos famados ‘master’! Ohi, ohi. Ite Baubaulosky mannu! Sos fizos nostros andant e non torrant! (Hai imparato a conoscere il nostro governatore e i suoi famosi master? Ohi, ohi  che gran chiacchierone! I nostri figli partono e non tornano più!)
-         A unu maccu chi abaubauloscat urigas surdas! (A un matto che abbaia continuamente e fastidiosamente  non porgere orecchio).
-         Sa fiza est comente sa mama. Sempere istorronande e a baubauloskis po tottu (La figlia è come la madre. Sempre stordisce ed è  un abbaiare continuo per ogni cosa!)
-         Sos mannos e potentes istant a sa muda, sos piticherreddeddos abaubauloscant po de badas ( I grandi e potenti stanno zitti, i piccolissimi e poveracci insistono nell’abbaiare inutilmente!)
-         Si ‘ides chi est a baubaualoskis lassadd’istare (Se noti che sta sproloquiando, lascialo perdere!).
-         Fuo cassande e tottinduna sos canes fuint totus a baubauloskis. Ma leperes o perdighes no in logu (Ero a caccia quando all’improvviso i cani si misero tutti ad abbaiare con ostinazione. Ma di lepri o pernici neanche l’ombra!).
-         In sa tanca fuint gherrande a cavana e fintzas attesu s’intendiat su mannu baubaulosky (Nella tanca bisticciavano armati di roncola e anche di lontano si sentivamo grida minacciose ripetute).
-         Si nd’accatant totus si sa ghia de unu Blog est unu baubaulosky (Se ne accorgono subito se l’amministratore di un Blog è un cane stolto che abbaia alla luna!)

Ora, dato quest’uso ormai robusto e consolidato, non sarà il caso di usare il vocabolo per MPZ? Nell’isola dove impazza il principe di  tanti cani e cagnetti inutili e cocciuti che abbaiano alla luna e sono sotto influsso costante di essa, non sarà opportuno il ricorso del  ‘di ponni cantzoni’ al personaggio? Per me l’antonomasia e il nomignolo assieme potrebbero  andar bene. Ci permettono di essere bonariamente espressivi e di poter sintetizzare di volta in volta. Sì, d’ora in poi chiameremo il sovrano dell’abbaiare inutile, stonato, maleducato, indecente, bugiardo, codardo, ecc. ecc. con un neologismo accettato dal popolo sardo e, con bollo  definitivo, dalla accademia isolana. Lo chiameremo BAUBAULOSKY. Così nel vocabolario del Puddu troveremo alla voce ‘baubalosky’: Neologismu. Nominzu yau a unu bette ‘e barrosu malu e limbudu, naschiu in …

8 commenti:

  1. Bellissima lezione Prof!!Mi sembra si possa dire che è un Baubaumiciomicio come diceva un noto personaggio televisivo!!

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  2. Sai che ho letto e riletto più volte "S'Isula de is Canis", ma non ricordo il motivo per cui Baubalosky abbaiasse così insistentemente alla Luna?
    Sarà capitato che il satellite terrestre se ne andava distrattamente per i fatti suoi vanificando i precedenti dati sui lunistizi, dallo stesso raccolti a pollice sulle aie e nei cortili nuracini?
    Che dramma cagnesco è stato quel restringersi dei lunistizi maggiori e, insieme, lo slabbrarsi di quelli minori!
    Chi gli avrebbe assegnato più il Premio Bobèl per le finestre nuracine senza imposte, se non fosse riuscito a dimostrare che lo scostamento dei dati non era dovuto a un pollice di un centimetro, ma all'umidità della notte che produce rugiada oltre che sfarfallio di numeri?
    Pare giusto che non si parli oltre della rivoluzione di Baubalosky, lasciando invece all'astro d'argento la sua lunaticità, ivi compresa la libertà di rivoluzione, ma di rinvoluzione, il cui sintomo più esplicito constatabile è l'arrotolamento della coda su se stessa, non sopra la radice in guisa del cane geroglifico egizio, ma sotto come usa il più pacifico degli animali: il cavalluccio Hippocampus.
    La quiete dopo la tempesta?

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  3. Ahahhahahahahah!!!Fantastico!!Franciscu!!!

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  4. Nel senso che il nostro ha perso il Lunistizio!!!!

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  5. Questo è indirizzato al Blog di MPM che i miei commenti non pubblica mai!!
    Chiedo che questo venga pubblicato su questo blog!!Grazie
    Se sei in te,come uomo,devi avere il coraggio di sostenere le tue contraddizioni con le tue avversioni con le tesi che Tu ritieni corbellerie!!Allora,devi sostenerle ,come il dettame scientifico internazionale sostiene,con tesi tue sostenibili!!

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  6. Più dell'accademia della crusca a me piace l'accademia isolana perché è più efficace.Gigi sei un gran combattente e di te ammiro il fatto che lotti non per te ma per la tua amica.Grande dote,lottare per solidarietà.

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  7. Già. La solidarietà. Lo capissero alcuni cos'è mai! Lo capissero che non si può essere solidali solo con se stessi!

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