mercoledì 29 settembre 2021

Il paesaggio attorno a Mont' e Prama : il colle di "Mont' e Palla"

di Stefano Sanna 

vedi anche Sardegna -Penisola del Sinis :Il colle misterioso di "Mont 'eTrigu" si trova poco distante da "Mont 'e Prama"
 

Qualche tempo fa abbiamo visto qualche dettaglio del misterioso colle di Mont' e Trigu poco distante da Mont' e Prama ;

 

Il colle di "Mont' e Trigu"

 mentre oggi la nostra attenzione si sposta verso  un ' altro colle altretanto misterioso è molto

interessante : "Mont' e Palla" . Superatao "Mont' e Prama" si percorre  verso nord per circa 1Km la  SP7  è si arriva a Mont' e Palla .

 


 Per salire sul colle si percorre una sorta di "rampa" con  terrazzamenti  .


 

arrivati in  cima al colle la prima cosa che colpisce è la presenza di un sbancamento molto ampio nel versante sud la cui origine non è chiara ; è visibile anche dalle antiche foto aeree degli  anni 50/60.



foto tratte da "Sardegna geoportale"

  

Al suo interno sono presenti grossi massi di origine calcarea ; in alcuni tratti si nota un posizionameto dei massi  ben curato .


 






ancora terrazzamenti nel versante sud del colle , anche allineamenti di strutture murarie


mentre nella foto sotto il versante nord del colle


 Non so se nel corso degli anni passati il  colle è stato oggetto di  indagine archeologica , ma sono certo che in questo lembo  di terra del Sinis  tra , "Mont' e Trigu"  e "Mont 'e Palla",  potrebbe regalarci nuove e sorprendenti scoperte archeologiche.














3 commenti:

  1. Grazie, Stefano.
    Hai idea perché si chiami Mont' 'e Palla?
    Perché assomiglia a sa biga de sa palla che si ammucchiava quando si bentulàda?
    In genere si bentulàt a bentuestu, il maestrale. Per questo motivo sa biga de sa palla era disposta in modo traversale alla direzione del vento, vale a dire in direzione Ne/So.
    A causa degli effetti meccanici (che poi chiederemo di spiegare al direttore), la parte rivolta verso Nord de sa biga, cioè quella esposta al vento, risultava più ripida, mentre quella opposta era più piana e più larga, in virtù delle particele più piccole e più leggere di paglia che volavano più lontano.
    Se nella prima foto, Mont' 'e Palla è quello raffigurato vicino al bordo destro, direi che l'aspetto riporta proprio al mucchio di paglia che restava dopo sa bentula.
    Le cose che sarebbero più sorprendenti però, come dici tu, sarebbero altre.

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  2. una leggenda viene ancora raccontata oggi nel paese di Riola Sardo riguardo a "Mont'e Palla:"
    "Is perdas de sa marchesa"

    Esistono diverse varianti di questa leggenda, la più conosciuta narra che nel periodo in cui esisteva la città di Tharros, c'era una ricca marchesa che possedeva un vastissimo territorio nei dintorni della città stessa. Questa marchesa seminava tanto grano, però non era mai contenta di quello che produceva. Un giorno nel periodo in cui gli operai separavano il grano dalla paglia, fece una brutta giornata, tirava poco vento e la marchesa era inquieta. Ella era molto egoista ed avara, tanto che non dava mai un soldo ai poveri. Quel giorno, ordinò agli operai di lavorare lo stesso, anche se il vento non era propizio per quel lavoro. In quel momento si presentò un poverello per chiedere l'elemosina, ma la marchesa lo cacciò via con brutte maniere. Quel poveretto, che era Gesù, la volle punire e con un miracolo trasformò in colline il mucchio del grano e quello della paglia. La marchesa disperata prese la sua carrozza con i cavalli e scappò via verso Tharros, ma a metà strada fu trasformata in pietra. I cavalli corsero a lungo e Gesù li fermò vicino a Santa Caterina e li trasformò in pietra. Oggi quel mucchio di grano si chiama monte Trigu e quello di paglia monte e Palla e le pietre in cui fu trasformata la marchesa "Is perdas de sa marchesa".

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  3. Bellissimo su Contu de sa Marchesa e anche più o meno databile, visto che Tharros fu abbandonata intorno all'anno Mille.
    Su Contu de sa Marchesa ha lo stesso canovaccio di cento altre storie popolari, tipiche del tempo in cui "Deuas andàt a pei in terra", come quella di Luxia Arrabiosa che dà conto della perda fitta di Prabanta (Morgongiori) che sarebbe stato su furconi di Luxia, della Domu de janna, che sarebbe stato il forno dove Luxia cuoceva il pane quel giorno in cui negò l'elemosina a un poverello che, non a casa, era Gesù sotto mentite vesti.
    Mi piace molto cogliere come siano le caratteristiche del territorio a innescare la fantasia degli uomini e come ciò li distingua profondamente da quelli che abitano territori differenti.
    Non so se hai capito, perché rileggendolo ho trovato difficoltà anch'io.
    Ma ormai l'ho scritto e confido nella tua sagacia.

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