venerdì 2 ottobre 2015

La cultura underground

Vignetta di Franco Tabacco: "L'Ego dell'Untore" ferito

17 commenti:

  1. Signor Tabacco,ho già salvato la sua vignetta che oltre essere bella ha una capacità di sintesi unica.L'importante è che l'uomo con la pistola non sia Gigi Sanna"Il combattente",ormai lo chiamo così.

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  2. Faccio una domanda /rebus
    E' un gioco che ho visto da poco e che invece di disegnarlo ,il rebus,lo descrive
    2 . 3. 7 ?
    -Le
    -Quadrante di orologio con freccia che indica le cifre
    -con
    - Donne che si occupano di bambini a tempo pieno come lavoro..

    Si capisce ?

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  3. Certo che ha le ore contate, se dopo quanto ha detto e ha scritto, all’Università di Sassari sono testardi e continuano ad insistere con questa benedetta scrittura nuragica! Beh, penso che abbia proprio fallito.

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  4. No Sandro, non sono 'testardi' circa la scrittura, sono testardi circa le loro ricerche scientifiche sui meccanismi di funzionamento per simboli del cervello. Agiscono da medici scienziati e basta. Le mie ricerche e i miei risultati sui segni alfabetici e sulla particolarissima scrittura a rebus (che loro sanno bene che esistono perché non si nega l'evidenza, con l'iterazione della prova per centinaia di volte) sono solo un mezzo per tentare di conoscere e possibilmente, se fortunati, per cercare di frenare o di debellare del tutto terribili malattie che attengono alle patologie della mente. Io sono orgoglioso di questa fiducia 'scientifica' che ripongono in me (e non da oggi). E quando vado a Sassari porto quasi sempre le 'ultime novità', quelle che mi sembrano ulteriori conferme all'intuizione iniziale. Che i nuragici non solo scrivessero ma usassero la scrittura religiosa a tutto campo. Se ciò, come risulta sempre più chiaro, l'Università di Medicina ha un territorio d'indagine enorme e una simbologia ricchissima per studiare con tutti gli strumenti scientifici oggi a disposizione come lavora la mente per elaborarla. Quindi non è tanto sulla scrittura che si insiste (nessuno è, che io sappia, né paleografo né epigrafista) quanto su tutto ciò che di documentato, scientificamente provato, può aiutare in qualche modo la medicina in una impresa difficile come la 'lettura' dei nascosti meccanismi che rendono così estremamente capace di 'simbolizzare' quello che chiamiamo 'cervello' e che ancora si conosce così poco circa il suo funzionamento.

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  5. Sicuramente chi sta portando avanti questi studi di medicina non ha competenze su queste scritture, questo è ovvio per certi versi, ma il fatto che questi si correlino in una qualche misura a grafemi o pittogrammi di antichissima origine, dimostra in un certo qual modo che questa scrittura arcaica ha il suo modo di essere per via di un certo meccanismo mentale ancora in fase di esplorazione. Certamente se gli stessi studi li avessero intrapresi in una università Israelita, non avrebbero chiamato il Prof. Sanna, ma uno scienziato del posto. Questo non sminuisce la Sua statura professore, anzi dimostra che Lei è all’altezza della situazione (e questo non lo dico per fare lodi stucchevoli, ma per far capire a tutti che non si sta giocando a briscola).
    Penso seriamente di dedicare un po’ del mio tempo a questi tre giorni di seminario, per capire (spero), quali connessioni ci sono tra neuroscienze e paleografia, per cercare di capire in fine, quale percorso ha portato alla trasformazione di un iniziale geroglifico in un pittogramma basato sul principio acrofonico con valore fonetico. Questa correlazione tra neuroscienze e paleoscrittura ha preso l’avvio da un iniziale problema legato a disturbi mentali, ma può essere vera anche la correlazione inversa, cioè che questi disturbi mentali potrebbero far luce sui meccanismi che hanno portato alla costruzione dell’immagine logografica usata nella scrittura. Forse la sto facendo troppo semplice per via del mio modesto bagaglio culturale, ma appunto per questo voglio esserci.

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  6. Comunque, vignette o non vignette, satira leggera o spinta che possa essere (vedo però con piacere che il Tabacco, anche dietro lo sdegno, mantiene sempre un garbo e un'ironia finissimi) quello che importa è che ora il mio intervento si faccia sempre più consistente e che all'Università (per altro in un settore scientifico molto qualificato dell'Università e pionieristico nella ricerca) mi si conceda più spazio. C'è qualcosa che bolle anche all'Università in Germania e in una prestigiosa casa editrice ma non è il caso proprio di parlarne pubblicamente. Il casino posto in essere da quel cialtrone ipocrita quanto servile di Wimmer e dal club clandestino goliardico-criminale di Tronchetti e compagnia (anche parmense), da tempo ormai ha insegnato molto circa la cautela. Stante la mafia accademica, con 'solidarietà' anche internazionale (chi mai l'avrebbe sospettato!), è bene sempre parlare a cose fatte.

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    1. E' la compagnia "parmense" che a me ha dato la misura stessa di come stessero le cose: una coalizione di partito o/e ideologica. Perchè quella persona conosce me e la mia famiglia da sempre e SA, sa molto bene chi sono e che certe cose non mi passa neppure per la mente di farle. Era totalmente in malafede.

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  7. Signor Gigi,ho sempre creduto al detto cinese"siedeti dulla riva del fiume ed aspetta il cadavere del tuo nemico" Basta aver pazienza e rischiare di prendere un po' di umido sulla riva del fiume,ma uno si copre ed aspetta con pazienza.Vero che il signor Tabacco ha "un garbo ed un'ironia finissimi"

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  8. Il detto cinese, come quelli sardi, vale solamente per la situazione appropriata. Se infatti non puoi fare altro contro il tuo nemico, tanto vale aspettare la sua disgrazia. Ma se hai il potere, i soldi e i compagni giusti, incarichi qualcuno a disgraziare il tuo nemico e non troverai neanche il tempo per affacciarti dal ponte sotto il quale transiterà il suo cadavere.
    Quello di aspettare è un comportamento da impotenti, di chi si rode dentro e consuma la sua vita in attesa che arrivi il tuo giorno fortunato.
    Neanche Tabacco aspetta tanto, anche se si esprime a monosillabi.

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  9. Il signor Tabacco ha l'arte per essere celere,per l'altra soluzione,signor Francu,non ho a disposizione quei meravigliosi banditi di una volta(stavo pensando ad una vendetta su un rignanese incompetente,che sta distruggendo la Costituzione,ma questa è una fissazione mia)L'attesa,non mi roderebbe affatto è il bello della vendetta,a parer mio.A volte è bello soffrire essendo certi che la verità verrà fuori come nel caso di Gigi Sanna.

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  10. Quello che è buono e giusto è che venga fuori la possibilità di discutere in un luogo che è per sua stessa natura deputato a farlo; è questo che rode ai roditori più ancora dei dati stessi sulla scrittura nuragica: la legittimazione della discussione su di essi.

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  11. Mi era sfuggito il tuo post sulla 'cricca', anche parmense. L'aspetto di un cialtrone parmense che sta nel club dei clandestini dediti alla diffamazione e al crimine, la presenza di Tronchetti e di altri, mi ha sempre colpito e mi ha fatto comprendere la determinazione ed il lavoro a tempo pieno di chi ormai lavora (che tempo perso!) da un decennio o quasi per cercare di fermarci. Ma mi ha colpito soprattutto per il fatto che sia Tronchetti sia il 'parmense' ipocrita e vigliacco nei tuoi confronti (il più vigliacco di tutti!) conoscono bene l'anonimo diffamatore. E più di uno di coloro che hanno sporto denuncia ha affermato di fronte alla P.P. che i membri di quel Club (Wimmer compreso) conosceva molto bene l'Ainis dai molti nomi. Ora io sono convinto che anche Stiglitz, D'Oriano e soprattutto il Madau sappiano chi è il gaglioffo scrittore e docente universitario che, come vedo, ora terrorizza il mondo 'academico' con un appello ai delatori tutti in Sardegna. Scrivete, scrivete, non abbiate paura: chè pubblicherò io e sarete coperti dall'anonimato. Tranquilli, tranquilli!
    Pazzesco, proprio pazzesco. I sicofanti erano dei signori in bombetta al confronto! Ci mettevano la faccia!

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  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  13. Per un attimo ho avuto paura che l’antivirus non funzionasse più. In effetti era un po’ di tempo che non entrava in funzione, c’erano parecchie ragnatele sopra, ma questa fola-ta le ha levate tutte.

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  14. Ore 8:53 tiro al piccione! Non ha avuto il tempo neanche di spiccare il volo.

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  15. Siamo spiacenti ma la redazione ha deciso di bloccare i commenti in questo post, in quanto stavano trascendendo i limiti del tollerabile.
    Questa redazione non intende subire simili provocazioni e comunque non avendo la possibilità di verificare le generalità degli scriventi, ritiene, nella tutela della Dottoressa Maria Letizia Cipiciani, che potrebbe essere all’oscuro di quanto in questo commentario è stato scritto in suo nome, di dover eliminare i commenti chiaramente provocatori ad ella attribuiti, perché banalmente sciocchi nella loro reiterazione. Inoltre si ritiene che millantare un coinvolgimento di altre persone, delle quali si fa nome e cognome, in virtù di un ipotetico scambio di informazioni scientifiche, sia per lo meno fuori luogo, visto che i canali per attingere alle informazioni richieste sono accessibili per altre vie da parte dei diretti interessati, non certamente appellandosi per vie traverse agli amministratori di un blog.
    Chi si nasconde dietro questa farsa, che manda allo sbaraglio questi poveri kamikaze, che in un modo o nell’altro ci mettono la faccia, si renda conto che è per lo meno ridicola questa strenua opposizione che ormai ha perso appigli e credibilità lì dove si fa vera scienza.
    I muri di gomma sono sempre lì… tutti per te questa volta e questo tuo tentativo né è la prova.

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