di Francu Pilloni
Lucio Angel Cordero crebbe pallido, magro e triste nella casa ricca dei suoi genitori. Non aveva la erre moscia ma la d inglese sì; con questo si distingueva dai coetanei che gli professavano amicizia in quanto solamente lui aveva la chiave dei loro cuori. Li invasava e li rinvasava a suo piacere, concimandoli con parole di privilegio così che potessero credere che ognuno di loro era non solamente il migliore amico del piccolo Cordero, ma anche il migliore ragazzo del paese, subito dopo di lui, però. La intuì forse a sei anni quella strategia che gli permise di primeggiare senza sforzo tra i ragazzi del suo paese, a otto era perfettamente padrone del mestiere, a dieci ne furono sopraffatti i suoi amici in modo così completo che, se si faceva una gara a chi arrivava primo al fiume, in prossimità della riva chiunque fosse avanti al Cordero rallentava fino a farsi sorpassare, per non mettere in gioco l’amicizia più importante. Non che parecchi dei suoi coetanei non fossero coscienti del loro stesso imbarazzo, ma nessuno ne avrebbe fatto parola con qualcun altro, dato che la sera stessa il Cordero ne sarebbe venuto a conoscenza e avrebbe decretato l’ostracismo con una sola delle sue micidiali occhiate tristi.
Lucio Angel Cordero crebbe pallido, magro e triste nella casa ricca dei suoi genitori. Non aveva la erre moscia ma la d inglese sì; con questo si distingueva dai coetanei che gli professavano amicizia in quanto solamente lui aveva la chiave dei loro cuori. Li invasava e li rinvasava a suo piacere, concimandoli con parole di privilegio così che potessero credere che ognuno di loro era non solamente il migliore amico del piccolo Cordero, ma anche il migliore ragazzo del paese, subito dopo di lui, però. La intuì forse a sei anni quella strategia che gli permise di primeggiare senza sforzo tra i ragazzi del suo paese, a otto era perfettamente padrone del mestiere, a dieci ne furono sopraffatti i suoi amici in modo così completo che, se si faceva una gara a chi arrivava primo al fiume, in prossimità della riva chiunque fosse avanti al Cordero rallentava fino a farsi sorpassare, per non mettere in gioco l’amicizia più importante. Non che parecchi dei suoi coetanei non fossero coscienti del loro stesso imbarazzo, ma nessuno ne avrebbe fatto parola con qualcun altro, dato che la sera stessa il Cordero ne sarebbe venuto a conoscenza e avrebbe decretato l’ostracismo con una sola delle sue micidiali occhiate tristi.
Ginny Simms da YouTube |
Il meccanismo dei rapporti interpersonali fra i ragazzi di Aguabona continuava a funzionare perché ciascuno dei componenti continuava a fare il suo dovere nell’assolvere i
compiti che uno solo aveva dettato a ognuno. Ci sarebbe da pensare, sbagliando,
che il giovane Cordero fosse contento e volesse bene ai suoi amici perché li
dominava e si lasciavano bovinamente governare, mentre invece li disprezzava
tutti in massa e nutriva una invidia straordinaria per ciascuno di essi a causa
di un lato della loro esistenza, della loro personalità, al quale si sentiva ed
era effettivamente inferiore: se uno aveva una bella voce, lo odiava per
quella; se un altro era spiritoso, non ci dormiva la notte; per chi aveva forza
e agilità nutriva un tale antagonismo che gli si chiudeva la bocca dello
stomaco solamente a vederselo passare davanti al portone aperto di casa.
Lucio Angel Cordero terminò le scuole elementari e fu trasferito
nel collegio dei frati del paese vicino dove replicò, con paziente ardore, la
sua strategia dell’amicizia che conquistava ciascuno individualmente con frode,
perché è difficile guardare in cagnesco chi ti elogia e ti lusinga con
apparente disinteresse. Nei tre anni di scuola media e in cinque anni di
ginnasio e liceo, il gioco gli riuscì alla perfezione, molti suoi colleghi
studenti ebbero più in considerazione i suoi commenti che il giudizio dei
professori e del preside stesso. L’osteggiò solamente un professore che, nel
giro di un trimestre, si ritrovò isolato nei rapporti con i colleghi e
diffidato dagli studenti.
L’unico errore della sua vita Lucio Angel Cordero lo fece
quando si recò in città per frequentare l’Università. Pensò infatti, sbagliando,
di ingraziarsi gli altri studenti mettendo in mostra i suoi pregi, la sua
intelligenza, la sua cultura che non era spiccia, ma non superava comunque nella
media la preparazione dei colleghi. Ne soffrì e non ci dormì per tutte le notti
di un mese intero: intanto, nell’insonnia, trascrisse le sue impressioni sulle
vicende scolastiche e non solo, non era un diario intimo di un infelice, ma la
registrazione degli eventi che riguardavano lui con gli altri e, specialmente
gli altri con gli altri. Mise su una sorta di diario di bordo, lo aggiustò
inserendo uno per pagina il nome di un suo collega e di un professore, in modo
da avere a portata di mano tutte le informazioni relative a una qualsiasi
persona a cui voleva dedicare le proprie attenzioni.
Cominciò così a parlare degli altri con gli altri, a parlare
di Tizio con Tizio, di Caio con Caio, di Tizio con Caio e, naturalmente di Caio
con Tizio e Sempronio, entrando nei rapporti personali come un contagio da
morbillo, quando te ne accorgi sei infetto, appestato dall’amicizia col Cordero,
che diventava ogni giorno più necessaria e totalizzante, perché figlia della
iperbolica perfidia, risultato di una distillazione di invidia, malanimo,
slealtà, malvagità e inganno, mescolati brutalmente insieme.
Lucio Angel Cordero fingeva anche con la mamma, col padre,
con se stesso. Fingeva di stare bene, si teneva abbronzato senza andate in
spiaggia, ché avrebbe scoperto un fisico da tisico, ma gli serviva a nascondere
il verde della sua pelle, tutta intrisa di fiele e d’invidia. Andò con le
ragazze e si sposò, per fortuna senza avere figli. Quando finì gli studi, fu
preso come assistente, fece carriera, diventò docente associato e poi
ordinario. Il suo bagaglio culturale diventò sostanzioso, ancora più importanti
e imponenti erano i suoi atti memoriali su chiunque incontrò, trascritti in
ordine alfabetico nelle notti sempre insonni. Scrisse romanzi di successo dove,
come l’Alighieri, ripartì buoni e cattivi per ingraziarli e per terrorizzarli,
esplicitando per questi ultimi le particolarità di vita che ciascuno avrebbe
voluto che fossero ignorate. Intorno a lui si era creato un cerchio di gente
che sorrideva sempre più a denti stretti, perché il Cordero ormai faceva paura.
Il cerchio attorno si era trasformato in vuoto, nessuno lo cercava se non
costretto, chi lo cercava per ottenere un favore o una raccomandazione sapeva
che comunque l’avrebbe pagata cara. Scrisse a pagamento centinaia di recensioni,
di prefazioni, pagine e pagine per non dire nulla, non nulla di intelligente,
ma proprio niente di niente. Non poche studentesse erano passate da lui senza
mutande nei giorni prima degli esami, chiudendo gli occhi per sognare un
ventinove al terzo tentativo. Visse con la moglie senza affetto, la sezionò con
lo sguardo come un medico legale usa il bisturi sul cadavere di una prostituta
trovata morta per strada, le lesse la litania dei difetti e delle colpe
annotate, come un prete le canta alla Virgo Fidelis nel mese di maggio. Non si
separò perché gli conveniva continuare a dividere le spese della casa e il
mutuo. E poi perché poteva tenere d’occhio e vigilarla più facilmente, ora che
non era costretto a chiederle favori sessuali. Questo era diventato Lucio Angel
Cordero che non tornava più al suo paese per non sentirsi ricordare, da qualche
vecchio contadino, ignorante e bastardo, che lui era bravo a scuola sì, ma
quanto a correre, a nuotare, a saltare i muri o sulla groppa degli asini a
maggio, quando li lasciavano al sole nelle aie a brucare erba fresca a volontà,
…
Tutta l’Università della sua città era soggiogata dalle
nebbie della sua perfidia, ma non gli bastava ancora. Allargò i suoi referti a
colleghi di altre città, a uomini di cultura, a giornalisti e affittacamere, sì
anche questi teneva in pugno così che tacessero, dimenticassero le sue
pomeridiane sedute con la studentessa di turno, che poi pagava le spese, senza aspettare
la ricevuta.
Provò anche a entrare in politica ma fece cilecca. La storia
non è finita, visto che ora esiste una pila di dossier sui politici, tutti messi
alla pari, perché ciò che conta non sono le ideologie, ma le malefatte.
Da ultimi sono venuti i giudici, quelli della sua città,
perché potrebbe essere chiamato a rispondere di fatti repertabili come reati e
gli pare opportuno che i magistrati, GIP, GUP o PM che siano, sappiano che egli
sa di essi molto più di quanto essi sappiamo su di lui.
E siccome sono pochi che lo vengono a trovare, mentre ha
bisogno di molti interlocutori per spargere il sangue e l’immondizia, si è
inventato un blog da cui spiffera la sua malignità, ogni giorno che passa. Un
blog inarrivabile anche per la Polizia Postale, sempre che il fatto non si
spieghi col presupposto di un apposito contro-dossier.
La situazione resta incolta, chi ha voglia di lavorarci, si
rimbocchi le maniche e lo faccia, sappia che non ha nulla da guadagnarci e se
ha la coda di paglia, se la bruci da sé, prima di lasciarla tra le ante del
cancello d’ingresso.
Attento, ché Cordero ti legge e ti ascolta. Anche se dovessi
scoreggiare in chiesa.
Per adesso avete percepito solamente le sirene della sua voce.
Aspettate, aspettatevi presto la sirena della polizia, o almeno quella del 118.
Cordero sbiancherà in viso, piangerà come un agnello a Pasqua, ma nessuno ne
consumerà le carni, intrise di fiele. Un respiro universale aprirà i polmoni
all’aria libera.
Era l’ora!
Cavoli...
RispondiEliminaIl ritratto che hai fatto del nostro mulo è estremamente preciso, una fisionomia a metà tra un cavallo di razza e un asino; sembrerebbe una personcina che sa stare al mondo, ma è capace solo di seguire il solito sentiero, come i muli appunto: gli argomenti sono sempre gli stessi, il linguaggio idem.
RispondiEliminaPer fortuna i muli sono sterili.
Mi rendo conto che sono una persona con una fissazione incredibile:renzi(volutamente minuscolo),in questo splendido,come al solito, racconto mi sembra di ravvisare un vero mulo ed una massa incredibile di pecore(senza nessuna offesa per loro).Così va l'Italia.L'unico problema che il mulo che abbiamo al governo non è sterile.
RispondiEliminaIeri sera,presa dall'enfasi antirenziana,forse,ho scritto una stupidaggine,stamani,leggendo con più calma il racconto,amgoscioso (l'invidia è l'unico peccato che danneggia chi lo prova) del signor Francu ho visto,con maggiore lucidità,il personagetto(alla De Luca-Crozza),che ha colpito come boumeramg Gigi Sanna,infatti questa cattiveria ha fatto acquistare a Gigi tantissima solidarietà e,di conseguenza il"personaggetto" si è ricoperto di melma.
RispondiEliminaSolo 'cavoli', cara Aba? Mettici 'capperi! E ancora capperi! O meglio ancora 'cuddu c..nu! Che bello quando in una squadra gioca un centravanti che segna di fino, magari con una rovesciata alla 'Parola' o una punizione alla 'Zico' o una parabola alla 'Del Piero''! Perché, hai voglia tu di passare bene la palla, di giocarla tu o di farla giocare in area ad altri! Senza la prodezza del campionissimo vince l'altro o al massimo pareggi. Complimenti, caro mio amico di avventure e fotografo di strani gabbiani! Ma la storia della perfidia del 'registratore' accademico bagasseri l'hai inventata di sana pianta? O il 'registratore' non prevedeva un 'super registratore', una volpe più volpe ancora, appostata dietro un altro muretto a secco?
RispondiElimina' Spero che non vi sfugga il titolo di uno dei capolavori letterari di franco: 'LABIRINTI E SOLUZIONI'.
RispondiEliminaSe gol ci fu, è stato alla Gigi Riva, di testa, in tuffo.
RispondiEliminaUno che scrive storie, come a me piace fare, se le inventa rielaborando la realtà, A volte però questa è talmente fantastica, che i sento in dovere di togliere qualcosa, per sembrare verosimile e convincente.
Se la volpe sosta dietro un muretto, di sicuro è curva su se stessa, non resiste in piedi dagli spasmi provocatigli dall'ulcera.
La perfidia ha l'immancabile effetto collaterale, a cui non si sfugge con l'astuzia perché si fa male a se stessi a forza di far male agli altri.
Dice il saggio cinese di una volta: qundo punti l'indicecontro il tuo nemico, ricorda che altre tre dita restano puntanti verso di te! (Nella speranza che piaccia alla signora Grazia alla quale consiglio di togliersi dai pensieri Renzi. Per il bene suo di lei, direbbe l'appuntato dei film di Montalbano).
Direi che la storia è in fieri e ne vedremo ancora delle belle (si fa per dire)!
Mi piace tanto ma,purtroppo,renziscon,bugia,l'illusionista non me lo levo dalla mente e ciò mi danneggia più delle "tre dita puntanti",signor Francu.Una cura ci sarebbe:scriva altre storie,ma tante,tante.
EliminaAttento all'ortografia, mio caro scrittore. Devi dire alla GiGGI RRIVA! Non esiste un GIGI RIVA!
RispondiEliminaComunque, cario Francu, hai visto l'ennesima porcata. dell'agnello pasquale? Uno assolto con formula piena lo lorda (tenta di lordarlo),mentendo spudoratamente, come assolto con qualche dubbio. Capisci a che punto di follia è arrivato? Lui non demorde, è un mostro ferito e accumula bugie su bugie, diffama a mitraglia, ricatta a tutto spiano, si serve di personaggi immondi perché si vede abbandonato da tutti. Anzi fatto fuori da tutti, perché hanno (finalmente) capito che il mostro che avevano coccolato, nutrito, dipinto come un grande della satira (!) è un mostro a ruota libera, un Ego pazzo di livello planetario. Resta ora da fare il nome 'chiaramente' , perché a decine e a decine ne conoscono l'identità (e non da oggi).Oltre al resto prende per il culo anche la polizia e la magistratura con il suo disprezzo anche nei confronti di coloro che non sanno o non possono prenderlo. Io credo, Sandro, che bisognerebbe pubblicare l'articolo dell'Unione Sarda del 2005 dove si dice che Giorgio Valdes è stato assolto con formula piena. Non è lui che deve difendersi dal fantasma diffamatore, siamo noi tutti che dobbiamo denunciare questo vigliacco criminale farabutto. 'Mettiamoci la faccia', perché domani chi diffamerà e poi ri- diffamerà con lo sterco? I magistrati e i poliziotti?
RispondiEliminaNo, ho sbagliato (o forse no). Oggi ha diffamato l'archeologa Angela Antona. In più ha cercato di ridicolizzare, da becero classista (guarda guarda!) un brav'uomo di Oschiri a cui si deve fare un monumento per la passione con la quale ha cercato di valorizzare la cultura e l'archeologia oschirese. Per i carabinieri, i poliziotti e i magistrati aspetta gli untorellini. Forza, datevi da fare. I santi non esistono.
RispondiElimina,Caro Gigi,siamo proprio in brutto periodo storico,io mi adiro per questa politica di ladri il cui unico ideale è il dio denaro e tu combatti strenuamente contro gli untori,untorelli che credono di distruggerti ma non sanno con chi hanno a che fare.
RispondiEliminaNo, lo sanno. Ma tentano (tenta) ugualmente di far breccia e di convincere con il ridicolo della battuta goliardica pesantissima, le bugie e la diffamazione martellanti. Non passerà l'agnello pasquale!. Proprio non passerà. Lo tenta da lunghi anni, invano. Fa paura a molti ma non a me. Ho tutti gli armadi aperti, da sempre. E per quanto moltiplichi gli sforzi gaddaroballici (lancio di sterco animale) per mettermi in cattiva luce, non ci riuscirà mai.
RispondiEliminaTu caro Sandro, mi devi solo permettere qualche articolino sul tema e, soprattutto, lo sfogo in questo specifico post di Franco che lo ha fotografato impietosamente e impietosamente denunciato, il delinquente registratore. Spero di non dar troppo fastidio perché qui si vuole leggere e sapere di ben altro. E vediamo le bugie e le diffamazioni (e lo sterco) di domani. Non so però di dopodomani. Dopo l'archeologa Antona a chi tocca? .
Faccia pure, se lo ritiene opportuno.
EliminaLeggendo il commento delle 9:02 del Porf. Sanna ho avuto la tentazione di andare a leggere quanto si biascica a proposito della Dott. Angela Antona, però mi sono trattenuto.
RispondiEliminaNon ho alcuna intenzione di stare appresso agli stercoblog, tanto più se sono sponsorizzati.
Non solo andremmo a leggere come ci insultano, ma gli daremmo modo di guadagnarci pure?! Eh, no!
Per tanto lascio, e invito pure voi a lasciare, la lettura degli articoli in pseudo italiano dell’ignominato, ai poveri di spirito e di cervello, abbiamo ben altro da leggere e soprattutto da scrivere e pubblicare.
Ciò non toglie che una parsimoniosa caterva di brillante ironia e intelligente disquisizione che abbia come oggetto l’untuoso mulo, troverà qui il suo angolo di pubblicità.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCaro Sandro. Puoi rimettere il mio commento?
RispondiEliminaCommento accidentalmente eliminato dall'autore:
RispondiEliminaSandro, tu non lo leggerai. So bene quanto ti diano fastidio ma altri purtroppo lo leggeranno. E dal momento che lì c'è la parte peggiore dell'uomo, anzi pessima, leggeranno di Dantona e di quel brav'uomo di Pala noto in tutta Oschiri per la sua umanità e generosità. Ma la Dantona serviva solo per intimorire indirettamente gli archeologi che sgarrano e che in qualche modo non sono alle sue dipendenze o nel silenzio o nel rumore. Attenzione o fate la 'politica' che dico io oppure vi sbatto come coglioni in prima pagina e con le battute goliardiche vi sistemo. Se poi non tollerate il basto ci sono le accuse e che siano falsità o meno non interessa a nessuno. Interessa il fango. In meno di un secondo, stando comodo nella branda della mia tana, vi faccio correre per il mondo. I miei titoli attirano le mosche carnaie, profumati e succosi come sono. E ovviamente si ha il destro di parlare di NURNET ( il suo chiodo fisso) e per le sue lenzuolate pornofoniche. Ha sistemato (così pensa lui) Ugas, Madau, Contu, Tronchetti, Minoja, ecc. ecc. e se emettono anche voce lamentosa c'è l'altra dose di sterco e di falsità. Ora, tutti sanno quanto ho tollerato il suo miserabile anonimato e ora basta. Reagirà perché è un bambino cattivo e viziato e ti buscherai il suo vomito. Ma chi se ne frega! Siamo tutti pieni del suo vomito di cui si vanta. Devo costringerlo ad alzare sempre più il tiro delle bugie e delle diffamazioni perché c'è sempre la resa dei conti. Sempre. E a custu marzane ispiliu totu runza o anzone chi siat (chi non ischit nudda de su sardu e cheret fintzas faere su maistru nostru de iscola) tocat a di ninniare sas nadias. A cras, a su vomitu de cras.
Gigi,non sono l'untore:per piacere mi potresti tradurre:runz,ninniare sas nadias?Grazie.Faccio "l'intimista" per un attimo.Mio nipote sta facendo un corso di circo dove ogni settimana ogni bambino deve dire in un'altra lingua le seguenti parole,contare da 1 a dieci e dire dito,io glielo insegno in sardo e l'istruttore è molto contento.W sa limba .
RispondiEliminaE a questa volpe spelacchiata piena di rogna o agnello che sia (che non sa nulla del sardo e pretende ance di fare da maestro di scuola a noi) bisogna solleticarle le natiche. A domani, al vomito di domani.
RispondiElimina(Traduzione libera, € 0,50 a parola. Mi faccia il vaglia, per favore)
Sistemando a destra e a manca Ugas, Madau, Contu, Tronchetti, Minoja, la schiera dei sistemati si fa sempre più folta, talmente folta che alla fine saranno più quelli contro che quelli pro.
RispondiEliminaNaturalmente quei quattro “pro” fedeli, pendendo dai suoi sillogismi etero cerebrali, privi della pur minima leicità ma intrisi, al contrario, di blasfemia concupiscente, dettata dalla più immorale delle missioni, pensata e ritenuta evangelica dal “mulo”, con fideistico timore fanno altalena tra le sue gambe, pensando di trovar lì tutela e riconoscimento.
Dedicato a quei quattro “pro”, sperando di stimolare un poco il loro cervello.
Ohi ohi, bello mio! Domani tocca a te! Figurati se non sei già schedato! Le tasse le paghi? Ti appoggi a Nurnet? Fai mostre o conferenze in comune o in qualche scuola? E perché mi sei amico? Fai corsi sul nuragico? E la laurea in epigrafia ce l'hai? Vedi caro mio, Francu, codardo com'è, non lo tocca (chè scheda gli schedatori ed è campione olimpico di ironia e lascia sempre aperti tutti gli armadi), ma tu sei fritto. Aspettati le frittelle di sterco asinino.
RispondiEliminaAnche i miei armadi sono tutti aperti, l'unico guaio è che sono suo amico e per giunta introduco i suoi corsi senza avere una laurea in epigrafia nuragica. Che guaio!
EliminaComunque sono sempre più convinto che abbiamo davanti a noi un mulo, calzato e vestito, ma sempre mulo è, perché percorre incessantemente le stesse viuzze a corto raggio, mai che si sbilanci a lasciare il piccolo sentiero che si è creato, per inoltrarsi nelle strade principali, dove la sua missione potrebbe mietere spighe d’alto rango, mettere alla gogna personaggi importanti e influenti. Eh già, importanti, influenti e detentori di potere materialmente e maledettamente vero, quel potere che metterebbe in serio pericolo il suo anonimato protetto da persone altre. Ecco perché si mantiene di profilo basso e pontifica dall’alto del suo “muntronazzu” per il popolino. Quel popolino che non vuole linguaggi forbiti, che uno ogni due deve andare a sfogliare il vocabolario per capire le parole usate, ma preferisce un linguaggio più diretto, da scaricatore di porto, per così dire. Che poi gli scaricatori di porto ormai non esistono più, almeno quelli che usavano un sacco di iuta a mo’ di cappuccio per proteggere la testa dalla polvere dei sacchi. Ma allora a chi si rivolge con quel frasario il nostro mulo?!
Ed io quanto mi prendo di 0,50? E' la mia la vera farina. Ma non vorrei che l'amico nostro Farra 'e Trigu si offendesse. Ma noto che non scrive più. Peccato con quel campidanese spigliato!
RispondiEliminaSandro ho sbagliato anche con 'Dantona'.Per questo, rileggendolo il post, volevo modificarlo. Ma forse non è il caso. L'interessata (se ci legge) ci scuserà.
RispondiEliminaSono disposta a pagare anche 1 euro se mi traducete:runza e ninniare sas nadias.
RispondiEliminaGrazia, la runza è la rogna e ninniare sa nadias vuole dire "solleticare le natiche" , credo sculacciarlo. E' gratis! Non che io avessi capito, intendiamoci. L'ho capito da Francu
RispondiEliminaGigi, con gli introiti da traduzione ci ricompriamo i pesciolini finti che ci ha fregato il barracuda l'estate scorsa.
RispondiEliminaTu continua a scrivere in sardo, alla fine ci scappa pure il pranzo!
Grazie Aba,,ma ti rendi conto che c'è voluta una parmense per tradurmi dal sardo?Ma questi rustici sardi come sono pigri!
RispondiEliminaDunque, dunque. L'EGOPAZZO nonché criminale, ha preso le sue schede e ha lanciato il fango e lo sterco contro il 'pizzaiolo'. Il classista 'agnello' o 'angioni' come ormai alla sarda lo si voglia chiamare, ha belato ancora ma non dice la verità (al solito). Il Pala è reo solo di aver fatto quello che non hanno fatto, in decenni e decenni, gli archeologi sardi che hanno schedato come 'bizantino' il sito con una delle scritture più originali e belle del mondo. E lo ha fatto gratis, con introvabile generosità, senza intascare mai un quattrino per sè (il contrario bisogna dimostrarlo, non dirlo vigliaccamente tra le righe). Io non conoscevo affatto Giorgio Pala ma ho visitato il sito grazie al suo interessamento perché istintivamente voleva saperne di più su quei segni 'strani' che nessuno decifrava (e quindi stoltamente bizantini). Infatti, la chiesetta di Santo Stefano, fondata nel 1492 (tra parentesi, il sottoscritto è il primo che ha segnalato quella data precisa, in seguito alla presa visione della lapide dell'architrave! O forse non è così?) non c'entra nulla con quei segni geometrici e numerici rupestri. C'entra solo il nuragico, ovvero una 'scrittura' di più di duemila anni prima. Ebbene, Giorgio Pala ha fatto sapere questo (ed altro) agli Oschiresi in una pubblica conferenza per la quale non ha chiesto un quattrino. E se facesse 'pizze nuragiche' , battuta per battuta, farebbe bene perchè forse, stando ai bronzetti nuragici, qualcosa di simile la sapevano fare, Se lo faccia dire da Rubens chè di pizze nuragiche se ne intende, soprattutto se sono false. Ora, chi degli studiosi, non caro EGOPAZZO criminale, è andato ad Oschiri a far sapere? Chi si è interessato mai 'scientificamente' se non per dire corbellerie abissali, sul sito di Santo Stefano? Il 'pizzaiolo' ha fatto il suo dovere ad interessarsi di quel sito e se è 'ispettore onorario' (non lo sapevo proprio) lo ha fatto ancora di più. Ha cercato in qualche modo di riempire un vuoto mettendoci sudore e passione. Cosa gli dobbiamo rimproverare? Niente. Semmai dovremmo lodarlo pubblicamente con qualche attestato. L'Onlus non è in regola? Il Comune non capisce che le cose bisogna farle secondo le regole? La Sovrintendenza neppure ed opera stoltamente o in malafede? Lo si denunci pure, ma senza stare a squittire come e con i topi nella fogna!
RispondiEliminaCoraggio agnello dei nostri stivali! Diffamatore permanente di persone. Ora diffamatore ad alzo zero, perché abbandonato da tutti i topini e i topetti. Perché si deve mettere alla berlina (e vigliaccamente) una persona umile ma generosissima? E perché si approfitta per sparare (sempre vigliaccamente) ad alzo zero su archeologi che non hanno la puzza al naso su 'pizzaioli' o 'idraulici' o 'portieri d'albergo', se non ci guadagnano niente (o anche la Antonua rubacchia di qua e di là? Anche lei intasca e non paga le tasse?) e se hanno solo il torto di essere in qualche modo amici di chi, al di là delle medaglie, ama e agisce per la cultura della sua Oschiri? Che magari studia come può e quando può, tra una sfornata e l'altra, la sua Oschiri perché altri non lo fa o, se lo fa, dice corbellerie cialtronesche su quel sito. Ripeto: le cose non sono in regola? La forma non è da accettare anche se c'è la sostanza (che è sempre quella che conta!)? C'è la luce del sole del dovere civico che dobbiamo apprezzare, l'aria azzurra e fresca e non le tenebre e il tanfo di un EGOPAZZO criminale che mai, in ragione di ciò, nessun magistrato prenderà in considerazione. Naturalmente, come volevasi dimostrare (l'ho detto ieri), ha attaccato NURNET! Solo gli EGOSUPERPAZZI non si rendono conto di quanto sono ripetitivi e monomaniaci. Mi stupisce come (le schede evidentemente sono incomplete o ha in mente un'altra puntata goliardica) non abbia colto l'occasione stupenda per infangare, ancora e ancora, con le battute goliardiche me ed Aba Losi. Più o meno il brano sarebbe stato così:... '' il 'pizzaiolo' Giorgio Pala, un cialtrone, che invita altri due cialtroni, uno sospettato di turbe mentali, l'altra di leggere geroglifici egiziani sui muri dei cessi, a studiare e a parlare, in apposite conferenze da cialtroni, de glifi di Santo Stefano'.
RispondiEliminaDa non poco tempo tutti hanno capito perché le sue 'fatiche' letterarie nessuno le caga. Non le caga (avrà capito lo 'agnello' pasquale perché dico 'caga' e non 'vede' o 'considera' ?).Proprio nessuno.
Gigi,non so chi è questo"egopazzo"(il termibe è estremamente significativo),non sapevo che era lui ad aver colpito anche Aba.Sono strabiliata ed ammutolita.L'importante è che tu continui ,con la tua forza esplosiva,a combattere l'infame.Oggi ho avuto la riprova della veridicità del detto cinese"mettiti sulla riva del fiume ed aspetta il cadavere del tuo nemico".Basta aspettare,se vuoi ti faccio compagnia,così mi parli in limba e deo a bellu a bellu cumprendo carchi cosa.
RispondiEliminaZeo ando. Tue sighis ifattu. Ca jeo pigo custu cuzigheddu piticherreddeddu po iscriere e biere si a EGOPAZZO iscudidore de gaddara arrennessimos a di carignare s'ischina. Zeo non tenzo 'dossiers' ma tenzo sos de sos ateros. Si m'azuant. E si m'azuat sa P.P. Ma como da fino, ca EGOPAZZO (in sardo: MACCUTOTTUSEUDEU), nos iscurtat mancari nos ponimos (mai siat!) a troddiare in cresia!
RispondiEliminaSenti Gigi,ma tue l'ischisi chi deo su sardu l'isco faveddare pacu,pacu. e tottu nun cumprendo.Ad ogni modo benzo cun tibe ed aspettiamo su Maccutottuseudeu(chi appo cumpresu)
RispondiEliminaBello quel 'cun tibe'. Mi hai ricordato il caro Gianfranco. Nel mio sardo 'abbasantese' sarebbe stato 'benzo cun tegus'. Bada che la traduzione di TOTTUSEUDEU nella variante del mio paese sarebbe 'TOTTUSEOJEO'
RispondiEliminaTando cando potto sos meos cummentos ,si potto los faco(?) in limba.Anda bene? Faeddare in limba este unu modu de fachere intendere a "tottuseojeo'" chi sos sardos hanno sa conca tostorruda e non si piegano mai.
RispondiEliminaTocca, tocca! E Zuanne at a biere sa sorre peleande ma pippande contentu.
RispondiEliminaSempre che non ricaschi nell'intimismo, signora mia!
RispondiEliminaFarò il possibile signor Francu.
RispondiEliminaO Francu se non hai registrato registra. Perché l'EGO PAZZO è davvero EGOPAZZO. Dà lezioni di sardo e di linguistica! E lo fa sdoppiandosi. Naturalmente io mi sono chiesto: chi invitereste voi, nell'Aula Magna più grande del mondo e con milioni di studenti, a parlare di sardo e di linguistica? Un medico o un docente di botanica? Un antropologo? Un pizzaiolo? Uno scrittore fallito che il sardo lo usa solo nelle barzellette e nelle battute pornofoniche?
RispondiEliminaOia, Gigi, io non registro nulla. E, come sai, ho una memoria selettiva: ricordo solamente quello che mi va di ricordare; l'altro lo lascio al quel trituratore che è il tempo.
RispondiEliminaQuanto alle lezioni di sardo e di quant'altro, l'importanza non sta tanto in chi le fa, quanto in chi le riceve.
E se dovessi invitare qualcuno, come dici tu, nell'Aula Magna più grande del mondo (che è questa in cui ci esibiamo anche noi), io inviterei tutti, ma darei la parola per primo al pizzaiolo.
Perché?
Primo, perché parlerebbe di farina di grano, estendendo il discorso alle modalità della sua produzione, antiche e moderne, alle attrezzature, ai lavori e ai lavoratori, ecc. ecc.; poi parlerebbe dei pomodori come prima della farina; quindi sarebbe passato alla mozzarella, alla bufala, anzi a tutte le bufale del mondo. Dopo un accenno ai capperi e all'origano, parlerebbe del forno a legna, dei ciocchi di leccio e di rovere, dei boschi e della loro vitalità, ecc. ecc..
Secondo te, chi dopo sarebbe stato a sentire il dentista a parlare di carie (fosse almeno delle sorelle Caria!) o un antropologo a parlare di riso amaro?
Quando un uomo si sdoppia, lo fa per non esplodere, sentendosi gonfio come un cavallo che ha mangiato euforbia. Ma è chiaro che si tratta di persona che non è contenta di quello che è, cerca disperatamente di apparire diversa dal sé che odia.
Mi pare che si chiami partenogenesi, l'attività di un essere vivente che si riproduce senza il concorso altrui, ma a questo punto e a questo proposito, il commento lo lascio a quattro versi de su connotu:
Margiani hiat fattu votu / de fai unu conillu / ma candu hiat biu su fillu / fut unu margiani etotu. (per la traduzione, aspetto che la chiedano, altrimenti non ci pagano).
Signor Francu,le avevo proposto 1 euro al posto di 50 centesimi ma se mi chiede di più,nel limite delle mie finanze di pensionata,chieda pure.Non è mai troppo tardi per imparare una lingua così bella.
EliminaTraduco io, così aumentiamo la 'pilla'. La Volpe ( ma la sfumatura della mancanza dell'articolo in sardo non posso renderla) aveva fatto il voto/ di partorire un coniglio/ ma quando aveva visto il figlio/ era sempre una volpe.
RispondiEliminaO Fra', io, parafrasando e pararimando, la renderei così: Arbeghe iat fattu votu/ de fai unu groddeddu / ma intreit de crebeddu/ ca fut un' anzone etotu
O Fra'? Cordero cun cordula c'intrat calicuna cosa? Ca m'est benniu su sospettu chi tue cheres cullonare calicunu.
RispondiEliminaBOLLETTINO GIORNALIERO D'IMPRESA DI EGOPAZZO O GADDARA PUM PUM (gaddaroballo)
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Bisogna pure regolare le intensità dei lanci secondo i target, e anche risparmiare un pò di munizioni! La "giustizia" va esercitata ad personam.
EliminaOhi Gigi, per quanto ci siamo impegnate "selena selena" non l'abbiamo capita.
Su Cordero prus importanti est cuddu de Montezemolo a su cali hanti postu sa pregonta si fut beru chi fut fillu de s'abogau Agnelli. S'est postu a riri e hat nau vetti "Poburu Babbu miu!". Forzis funti parentis, comenti deu mi creu parenti de cuddu famosu Paolo Uccello, datu chi Cordero in Spagna ddu zerriant a s'angioneddu.
RispondiEliminaDuncas, ddi zerristi Cordero, Agnello, Agneau, Lamb, lamn, Cordeiro, ... sempri fillu de brebei est.
Ecco da cosa deriva la parola cordula, dove in sardo “cordulare” significa arrotolare, ma che a ben pensare potrebbe derivare da cordero, perché la cordula si fa con gli intestini di agnello; ed ecco perché quelli (gli intestini di agnello), prima di mangiarli bisogni pulirli bene bene: perché ci passano parole schifose, non tutte quelle che usa il nostro Lucio Angel Cordero naturalmente.
RispondiEliminaSelena selena o serena serena si dice dell'acqua che scende giù continua, costante ma non forte. In italiano forse si potrebbe tradurre 'acquerugiola'. Forse.
RispondiEliminaVedi Sandro, qualche volta rubiamo il mestiere ai glottologi e ai linguisti. Da 'cialtroni' quali siamo. Chè 'cordula ' deriverebbe, secondo il Wagner, dal latino 'CHORDA' (MEYER LUBKE REW 1881'. Sarà! Ma perché 'cordero' significa 'agnello' in lingua spagnola?
Noi, in Marmilla voglio dire, diciamo "suè(n)u" con la enne nasalizzata, che trascritto sarebbe sulènu, ma che altrove è pronunciato sullènu. Il "vizietto marmillese" e non solo, è quello di trasformare la elle debole i bi debole o di tralasciarla del tutto.
EliminaPerciò, per fare l'esempio di Gigi, diciamo "un'aqua sue(N)a sue(n)a" per dire appunto una pioggia dolce e continua. Ma si dice anche , per esempio, per la cottura, che sia arrosto o in pentola, "cottu sue(n)u sue(n)u" oppure "a fogu sue(n)u sue(n)u", che vuol dire appunto a fuoco lento, non vivo.
“Prima che la cosa degeneri e qualcuno si faccia giustizia da solo, magari sbagliando bersaglio” è motivo più che sufficiente per rendere pubbliche queste lettere.
RispondiEliminaAssai difficile, Gigi, darti una risposta in linea di principio. Tu conosci le persone e il rapporto che vi lega; che abbiano contato sulla tua discrezione non è certo roba da poco per te; d'altronde sapranno anche l'importanza delle conoscenze in loro possesso a risolvere questa catena di attacchi vergognosi, nei confronti di tanti, che non promette di finire; quindi averti messo a parte di quel che ora sai dovrebbe ragionevolmente essere un primo passo verso la disponibilità civile a denunciare pubblicamente i fatti.
RispondiEliminaAlla fine resta quello che ho messo in cima: tu conosci le persone e il rapporto che vi lega (e quanto, eventualmente, avrebbero da perdere). La "minaccia" che contempli (denunciare tu se non si decidono a denunciare loro) col tuo commento qui può dirsi ormai lanciata (dicevi che avresti deciso da solo e forse stavi già decidendo). Se ti serve che i tuoi amici sappiano che noi, al buio, in linea di principio ti giustificheremmo se denunciassi, allora abbiti anche la mia giustificazione.
Invece per me è assai facile Gigi e la mia opinione è negativa. Ritengo che l’unico motivo per rendere pubblica una lettera privata sia che la lettera stessa operi un illecito o un abuso; ma quello non mi pare il caso.
RispondiElimina“Prima che la cosa degeneri e qualcuno si faccia giustizia da solo, magari sbagliando bersaglio” non lo vedo un motivo sufficiente, perché anche farsi giustizia da soli beccando il bersaglio giusto non è cosa che possa trovarmi neppure lontanamente d’accordo.
Inoltre come fai a non essere sicuro che questa persona che ti ha scritto poi non vada incontro a ritorsioni inaccettabili? Conoscendo il criminale con cui abbiamo a che fare possiamo essere sicuri che ci saranno, invece.
Una volta hai scritto su FB una cosa bellissima, non ricordo le parole esatte ma il succo era che se precipitiamo in una situazione di barbarie in cui tutti si fanno la guerra con metodi da giungla, poi ci vorrebbero decenni per tornare indietro.
Vista dall’altra parte: questa persona che ti ha scritto sa tutto, ed è giusto e civile che vada alla polizia; ma quel nome (o quei pochi nomi) lo sanno in parecchi, non è certo l’unica. Che facciano ciò che è giusto, finalmente. E non per paura, ma per giustizia e civiltà; anche se in un certo senso fa loro comodo -per una visione miope e ben poco lungimirante di quello che è “vantaggioso” per la loro disciplina-che le diffamazioni continuino.
Atropa, sono d’accordo con te quando dici “…perché anche farsi giustizia da soli beccando il bersaglio giusto non è cosa che possa trovarmi neppure lontanamente d’accordo.” Il mio commento e la mia convinzione sono dettate dal fatto che si potrebbe sbagliare bersaglio. Questo a parer mio è motivo sufficiente, perché una persona portata all’esasperazione, potrebbe perdere il lume della ragione e prendersela su chi ritiene lui, sia il criminale.
EliminaMa la questione, cara Aba, non è solo di 'discipline scientifiche'. E' anche e soprattutto di libertà politica, sancita dalla Costituzione, perché con l'anonimato brigatista si intende - secondo tecniche collaudate dal KGB - fare rivoluzione anche con lo sterco ( come ha denunciato sempre Gianfranco Pintore). Per l'EGOPAZZO è la 'ideologia' nazional fascisto - giacobina (pensa un po' tu che bella miscela!) che conta e che bisogna portare avanti. In ciò si fa aiutare disperatamente dal Rubens che insulta (crede di insultare) mettendo in ridicolo il 'sardismo' (l'archeosardismo) e l'indipendentismo. Il resto è solo pretesto, popolaresco condimento 'da agnello pazzo di Dio che toglie i peccati del mondo'. E poi quando non scrive il nostro se ne va per i convegni a registrare e magari a sbraitare contro i 'capi dell'indipendentismo' di destra di sinistra e di centro e affermando, tra l'altro, che portare avanti la battaglia politica in Sardegna con l'uso della lingua sarda è una pagliacciata e che le servitù militari, quasi quasi sono state un bene, perché hanno conservato l'integrità delle coste. La stessa crociata decennale contro l'esistenza della scrittura nuragica, contro gli ormai 300 documenti, si inserisce nel piano politico della mortificazione dei sardi, nella 'mitopoiesi' creata al negativo. E i Giganti è meglio chiamarli statue, possibilmente di artigiani fenici, non sia mai che davvero 'attendano nuovo vento' che spazzi e cialtroni e mortificatori a tempo pieno, anche nelle Università. Quindi il fermarlo (costi quel che costi, anche con metodi che ripugnano. figurarsi al sottoscritto) pensando alla giustificazione (anche noi miriamo al giusto) della 'guerra come alla guerra', ai mezzi cioè estremi, non mi sembra una follia. Se non trovo solidarietà da parte di chi dovrebbe darmela (e da quando ci sarebbe voluta!) e c'è chi martella e martella dicendo un giorno sì e l'altro anche, che sono un ladro (anzi un ladruncolo da galera) e che non pago le tasse, beh mi si permetterà di ricorrere agli estremi rimedi contro i mali ugualmente estremi.
RispondiEliminaSI D'APO NAU: DETTO...ED ECCOLO FATTO!
RispondiEliminaBOLLETTINO GIORNALIERO D'IMPRESA GADDAROBALLICA DI EGO PAZZO PUM PUM
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Ho due cose da dire e lo faccio in fretta:
RispondiElimina1) Dio sa quanto tengo alla riservatezza dei rapporti con gli amici, anche quando questi sono diventati ex; ma se non si trovasse altra via, come extrema ratio voglio dire, io quelle lettere le renderei di pubblico dominio;
2) Aba scrive che "farsi giustizia da soli beccando il bersaglio giusto non è cosa che possa trovarmi neppure lontanamente d’accordo". Al contrario, io ne vedo la necessità per quel modo di farsi giustizia, in un mondo, in un'Isola, in una realtà dove la giustizia è scritta sempre con la lettera minuscola, da secoli, e sempre dalle mani dei potenti prepotenti di turno. Per me è l'ultima risorsa per soddisfare un anelito di Giustizia in questo mondo, non aspettando la mano di Dio, che ha altro da fare, né confidando nella Giustizia dell'altro mondo di cui ben poco so, e solo per sentito dire.
C'è un indizio di barbarie nel mio pensiero?
Che sia il benvenuto, visto che s'accorda con quello dei pastori e dei contadini, della gente semplice che non si confonde con quella "civilizzata" della giustizia amministrata, sì, talmente amministrata che contano più i ministri che la giustizia stessa.
Se posso permettermi,concordo completamente,, con ciò che scrive il signor Francu,i sardi si comportano così,poi ognuno agisca come meglio detta la propria coscienza".I pastori sardi,i contadinie la gente semplice,che non si confonde con quella"civilizzata" della giustizia amministrata,sì,talmente amministrata che contano più i ministri che la giustizia stessa".Amaramente ma è così.
EliminaAGGIUNTA AL BOLLETTINO DI OGGI
RispondiEliminaEcco cosa scrive EGO PAZZO PUM PUM :
Ci sarà un motivo se tutte queste denunce sono degli oggetti sconosciuti e se non ne è comparsa in rete neppure una. Luigi Amedeo Sanna, noto Gigi Sanna, Aba Losi, Leonardo Melis, Paolo Littarru, Giorgio Valdès, Laila Dearca, Marcello Cabriolu: ci fate vedere queste denunce? (Sì, ce sono tanti altri ma non ho voglia di scrivere l’elenco)
Il motivo è chiaro. Perché sappiamo il fatto nostro. Non devono comparire in rete. DEVONO COMPARIRE DOVE DEVONO E SONO: NELLE SEDI PIU' OPPORTUNE e GIUSTE . Quelle dei magistrati. Mica siamo ridicoli criminali diffamatori PUM PUM ( attenti alla consonante dolce e non sonora! Come ad es. PEE PEE!)
Comunque ecco l'aggiornamento del bollettino:
Categoria privati cittadini: Nicola Dessì: GADDARA A MUNTONE PUM PUM
Categoria in mix (impiegati, professori, professionisti, maestre ecc. Gigi Sanna, Aba Losi, Leonardo Melis, Paolo Littarru, Giorgio Valdès, Laila Dearca, Marcello Cabriolu, ecc. ecc.: GADDARA COMO PUM PUM E GADDARA TORRA PUM PUM.
Mentre riflettete, amici cari, ecco, nell'ultimo delirante post, una perla dell'EGOPAZZO che non solo mente ma prende per il culo tutto e tutti, PLIZIA e MAGISTRATURA compresi:
RispondiElimina'' Inoltre, se davvero il blog fosse oggetto di indagine da parte di Procure e Polizia Postale, indagine sollecitata da un numero imprecisato di denunce, come mai non ne è stato oscurato l’accesso, come di norma accade per i contenuti diffamatori o pericolosi? Come mai siamo ancora visibili?''
Davvero davvero? Esci dalla piattaforma americana, 'SEWER -RAT, esci dalla tana immonda in cui ti rifugi! E pois amos a accontzare sos contos! As a biere sos fustes e sos ferros po t'adderetzare bene sa gobba! E non amos a isettare a Chida Santa!
Forse neppure lo sa, ma Erri De Luca è d'accordo con me sulla questione giustizia.
RispondiEliminaE se oggi gli è andata bene, sono sicuro che si sente come Barabba graziato da Pilato.
Anche questa volta,signor Francu sono d'accordo con lei,a parte che ho grande ammirazione per questo De luca(niente per l'altro De Luca),che ha avuto il coraggio di esprimere il suo parere contro la TAV e,per difendere le sue idee sarebbe andato in carcere.Ogni tanto, vedere persone con la schiena dritta allarga il cuore.E' anche vero però quello che ha scritto un signore sul blog del "Fatto Quotidiano": se le stesse cose le avesse affermate un uomo qualunque,l'avrebbero assolto?A pare mio,no.
RispondiEliminaAppena saputo dell’esistenza di queste solide confidenze sull’untore di cui Gigi è a parte, mi sono venute in mente altre confidenze, non saprei dire se altrettanto solide, di cui Gigi ha accennato forse anche su Monte Prama (e magari già sul blog di GFP); se non ne avrà accennato in rete ne avrà perlomeno parlato tra amici, perché non credo di essermi sognato queste rivelazioni: a Gigi (tra gli altri) sarebbe noto, evidentemente per la fiducia già riposta sulla sua discrezione nel privato, che non solo frammenti importanti dei giganti del Sinis, ma gli stessi sigilli di Tzricotu (quelli di cui si conoscono solo i calchi e forse ancora altri) sarebbero nelle mani di privati, privati dei quali “chi sa” conoscerebbe (se ho capito bene) nome e residenza. Ammesso io non sia uscito dal seminato, o (diciamo) non abbia capito male, Gigi sarebbe quindi tenuto al silenzio, per il rispetto verso comunicazioni private, sulle prove della reale esistenza di reperti centrali per i suoi studi di mezza vita (a proposito dei quali tante accuse pure infamanti e tanto sarcasmo gli tocca sopportare) e, d’altra parte, sull’identità del diffamatore che nel suo imbrattare tutto e tutti ama concentrarsi proprio su di lui.
RispondiEliminaC’è quindi da capire che il peso di questi doveri di riservatezza diventa schiacciante per l’uomo, nonostante la tempra; al punto da indurlo a guardare a principi fin qui considerati assoluti con nuovi margini di relatività.
Una prece, allora, perché da qui in avanti chi abbia rivelazioni scottanti interessanti i nemici di Gigi Sanna o gli oggetti dei suoi studi (tanto più se suo amico) non vada a parlargliene (e non gli scriva) in camera caritatis, per liberarsi la coscienza. Con la propria coscienza, piuttosto, se la veda da solo; e se dovesse decidere di alleggerirla lo faccia allora, vivaddio, secondo canali legali o pubblici.
Una prece, come ogni preghiera, utile solo ad avviso di chi abbia fede.
Pranghende afforte so!
RispondiEliminaCa no resesso de accattare prus cussu bellu Locu ki li naraiant MAYMONI!
Ke lu denaer ispentumadu custu puru?
Ma, abbarra unu pacu! Idende sò una cosa ki allargu l’assemizat?
Nono, nono! Su Maymoni bellu e galanu ki connosco jeo no podet esser gai! Ca bi sunt postas paraulas
E lezzende sò pessamentos ki solittante ke in locos bruttos si narant e in concas bell’e perdidas current!
Cussas lacrimas de su coro finzas a conca ke sunt picande, ca mi paret craru craru,
Ki si su Locu ‘e Monte Prama l’at serradu unu bandidu, a Maymoni lu sedes serrande bois!
Dispiakidu meda de narrer custu! Ma cuntentu meda de l’aer nadu!
mikkelj
Signor Mikkelj,ho capito perfettamente sa sua limba ma non cumprendo il significato di ciò che ha scritto,per piacere mi può spiegare meglio la sua critica al blog Maymoni?La ringrazio. .Per caso lei critica il fatto che non si parla solo di archeologia?In questo momento Gigi Sanna ,ha un grosso problema ed il compito degli amici del blog,è dargli solidarietà,non le sembra giusto? Se sbaglio,mi scusi.
EliminaNo Mikke'. Poite naras goi? Est un'ateru su logu ki semus serrande: su 'logu bruttu' chi naras tue. Tiat a essere sa 'bassa manna' comente naro jeo. E su basseri depet andare in presone. Punto e basta! Ca como ischimos bene chie est su EGOPAZZO. O fortzis non intendes su pudidore chi est in totue?
RispondiEliminaCaro Francesco, non mischiamo le cose in questo momento che mi sembra non importante ma importantissimo. Tzricotu? Ne parleremo e bene perché ne va dei sigilli più belli del mondo! I SIGILLI DEI GIGANTI DI MONTE PRAMA! Ma ripeto, ne parleremo al momento opportuno.
RispondiEliminaGuardate questa perla giacobina reazionaria dell'EGOPAZZO tratta dalla sua enciclopedia di sproloqui!
RispondiEliminaQual è il significato di ciò che fanno Stiglitz e Tronchetti? Mi sbaglierò, ma a me pare ovvio: trasferiscono la responsabilità dell’informazione a coloro che ascoltano i seminari. Saranno loro a discriminare tra la sensatezza di quanto dicono i due archeologi e le fesserie di Dedola. Esattamente lo stesso errore dei mezzi di informazione che dedicano pari visibilità ai pochissimi che sostengono l’inesistenza dell’elevamento di temperatura per cause antropiche e la moltitudine di scienziati che l’afferma. Come se davvero il ‘pubblico’ possedesse strumenti validi per discriminare tra le due posizioni. Con la differenza che Dedola non è neppure un archeologo. Sarebbe questa l’”informazione” cui accenna Franco G. R. Campus?'
E già! La Gente non ha gli strumenti validi! Non capisce, la Gente, le cavolate, magari in un confronto dialettico anche se fossero quelle dell'archeologo o lo scienziato di qualsiasi disciplina molto gettonato. Il 'pubblico' non ha gli strumenti per giudicare sulle 'posizioni' . Già non dare se non a 'IS DE NOSU' pari visibilità. Solo un Pazzo giacobino può dire queste cose. Un PAZZO davvero EGOPAZZO e, naturalmente, giacobino e di destra! Già lui, come sappiamo, LUI disprezza i 'pizzaioli' della 'pizza nuragica'. E soprattutto odia le archeologhe che vanno a braccetto con i 'pizzaioli'.
Ma caro Untore che non unge neanche il vicino di casa, 'sa cordula l'amos a coghere e pappare innantis de Chida Santa!
L'EGOPAZZO capirà" sa cordula l'amos a coghere a papare innantis de sa Chida Santa!",ne dubito.
RispondiEliminaSigomente , amigos meos, bos bio pagu de accordiu (pubblicare emmo e pubbicare nono, mancari sa maggiorantzia netzet ca emmo) sa farra da depo graminare comente si spettat e cricare s'azudu cun su cussizu de sos amigos de 'facebook' (e de ateros logos puru). Sa cosa chi però mi est cara est ca como in custu cuzu de su post de Francu Pilloni (chi bio cun piaghere chi jughet medas ligidores e iscrtadores) cherzo iscriere po jare cropos de fuste a su EGOPAZZO iscudidore de GADDARA, TRASSERI e FAULARZU. Ca si issu iscriet imbruttande su logu, at a pagare datziu. E datziu meda, isettande ateru datziu e s'aposentu bellu chi tenet fentana chi faet biere su chelu a quadritteddos.
RispondiEliminaGADDARA,TRASSERI,FAULARZU,ite cherrete narrere?
RispondiElimina- sterco di animale,
RispondiElimina- uno che fa azioni che ne nascondono altre per fini non legittimi o immorali
- bugiardo
REGISTRO GIORNALIERO D'IMPRESA GADDAROBALLICA. ANNOTAZIONI..
RispondiElimina- OGGI UN DISASTRO! METTERE ALTRA FACCIA. LA MIA NO, MA QUELLA DI RUBENS SI (ALTRO NON ABBIAMO). NON C'ENTRANO NULLA COL TEMA. MA CHE FREGA? DIVERSIVO! DIVERSIVO! ERGO GADDARA PUM PUM CONTRO GLI ARCHEOSARDISTI E I FANTAARCHEOLOGI. SEMPRE E COMUNQUE!
- GADDARA PUM PUM CON RETROMARCIA IMMEDIATA ; LA BASOLI NON C'ENTRA UNA MAZZA!.
-GADDARA PUM PUM CON UGUALE RETROMARCIA. ANZI GADDARA NESSUNA CONTRO LA SOVRINTENDENZA. IL 'SOVRINTENDENTE' E' L'AMICO RUBENS. GUARDA CHE STRONZI CHE SIAMO! CHI E' CHE CI HA DATO LA DRITTA?
GADDARA PUM PUM NESSUNA PER GIORGIOMARIA PALA. E' UN GALANTUOMO (MA RUBENS INDAGHERA' E' IL VICE SUPER PER... ARMADIETTI E SCHELETRINI)
- GADDARA SOSPESA PER LA ANTONA. SI VEDRA' IN QUALCHE SUO ARMADIO NASCOSTO GLI SCHELETRI NASCOSTI.
- AUTOGADDARA A FIUMI MA NASCOSTA RUBENS FACCIA PIANGERE TUTTI PER LO STRESS DA LAVORO GIORNALIERO. NATURALMENTE TENERE NASCOSTO IL PIU' POSSIBILE QUELLO NOTTURNO.
- CHIEDERE RINFORZI ( MA DOVE?) GADDAROBALLICI E SCHEDARE TUTTI GLI AMICI DI FACEBOOK di GIGI SANNA. DA SOLI E' IMPOSSIBILE. TROPPI:
- MANDARE SPIE IN TRIBUNALE PER CARPIRE IL TENORE DI TUTTE LE DENUNCE E FOTOCOPIARE OGNI VIRGOLA.
Ben tornato, Mikkelj.
RispondiEliminaNoi qui, animali a sangue caldo, abbiamo saltabeccato per tutta l'estate sino alle prime piogge, allor che ci si annebbiano le viste e propendiamo per piccole veglie intrasonno;
tu, animale senza sangue che sotto roccia hai chiuso i rapporti col mondo, alle prime piogge ti allunghi sulle erbe secche e tiri fuori improbabili corna per metterci paura;
dimmi:
come fanno le lumache ad esportare la loro filosofia ai ghiri?
Signor Francu,mi spiega come faccio,animale ,anch'io ,a sangue caldo,a non considerarla il mio mito?
RispondiEliminaMi toccherà mandarle la foto dei miei vent' anni e l'autografo.
EliminaIo ho le foto di scena di James Dean, relative al Il Gigante, anche se poi immancabilmente sognavo la piccola Taylor.
REGISTRO GIORNALIERO D'IMPRESA GADDAROBALLICA. BREVI ANNOTAZIONI DI AUTOCRITICA DA KGB ( KI GADDARA BOGAT )
Elimina- BISOGNA CHE A UN INCAPACE COME RUBENS NON GLI FACCIA PIU' MANOVRARE LA MACCHINA PUM PUM KGB. NON SOLO SCRIVE COME UNA FEMMINUCCIA MA SPARA CON GADDARA GIGANTE PURE SU SE STESSO, IL DIO DEGLI ARCHEOLOGI? MANCO IN TERZA ELEMENTARE GADDAROBALLI CA! IERI DICEVO 'DISASTRO'. NO QUASI IL SUICIDIO DOPO DIECI ANNI DI ONORATO KGB!
- PRENDERSELA CON GREGORINI , CON NURNET E CON I RIFORMATORI SARDI NON SERVE PIU' . BISOGNA FARE AUTOCRITICA PURA!. NE PARLO (ORMAI SI SA: A PERA) DAL 1888. MEGLIO INVECE LA NOVITA': LA GADDAROBALLATA CONTRO LA FIGLIA DI ARMANDINO CORONA E CONTRO I MASSONI. MA SPERIAMO CHE NON SI INCAZZINO DI BRUTTO PERCHE' QUELLI QUANDO SI SENTONO IN PERICOLO COME CORPORAZIONE SONO FRATELLI DAVVERO. E MI ROMPONO LE OSSA O MI APPENDONO IN UN'ARCATA DEL PONTE TIRSO O DEL FLUMENDOSA.
- MOLTO MEGLIO, MA MOLTO MEGLIO IL PUM PUM GADDAROBALLICO PER IL CRS4 . UN CARROZZONE DI UNIVERSITARI E DI CIALTRONI SIMPATIZZANTI. SICURISSIMO. MA IL POPOLO 'PIZZAIOLO', IL POPOLO DELLA PIZZA NURAGICA OSCHIRESE, SAPRA' COS'E' IL CRS4?
FORSE E' STATO UN ERRORE DI GADDAROLOGIA CITARE ANCORA UNA VOLTA LA MULAS. SCRIVE PEGGIO DI RUBENS, E' IGNORANTE COME UNA CAPRA E NON E' NESSUNO. MA CHE CAVOLO POSSO FARCI SE SONO SOLO, MONORCHIDE (BELLO QUESTO : LO USEREMO PER GIGI SANNA) E NESSUNO CI METTE LA FACCIAAAA!?!?!
REGISTRO GIORNALIERO D'IMPRESA GADDAROBALLICA. BREVI ANNOTAZIONI CON AUTOCRITICA DA KGB ( KI GADDARA BOGAT )
RispondiElimina- SONO PROPRIO UNO STRONZO (QUESTA, A PENSARCI, E' LA PRIMA VOLTA CHE ME LO DICO) CHE SI DEVE SPARARE UN COLPO IN TESTA. HO ALZATO TROPPO IL TIRO E IL TABACCO MI HA FATTO FUORI! RISPONDERE CON ALTRE VIGNETTE NON SI PUO': LUI DISEGNA DA DIO E MI PRENDE PER IL CULO COME ORA DIO IL PADRE MIO. X X (MEGLIO LASCIARLO ANONIMO) PERCHE' MI HAI ABBANDONATO?
A bisu meu chi cras amos a pappare cordula!
RispondiEliminaOra scandalizzo il signor Mikkelj,così a sangue freddo,non accetterà le nostre"bischerare"(alla fiorentina):mi basta vedere la sua foto nel blog e poi i miti,come lei ben sa,restano nella mente,non hanno bisogno fi fisicità.
RispondiEliminaREGISTRO ATTIVITA' D'IMPRESA GADDAROBALLIKA (KIUSURA). AUTOKRITIKA DA KGB (KI GADDARA BOGAT).
RispondiElimina- E ORA? TAPPATO COME SONO? CHE FARE? VERA FARINA = FARRA PUDESCIA, BOICHEDDU SEGURANI = BOICHEDDU NON SEGURU MA CASSAU, DEMETRIO SENZANIMA = DEMETRIO SENA CORPUS, SPIRO -CHETO = SPIRO CUN STRAGATZU, UNTORE = CODRUA UNTA A LARDU. OIAMOMIA! DIECI ANNI DA KGB PO DE BADAS!!!!!!!
PARCE SEPULTIS !
RispondiEliminaAttenzione. Questa non è mia. Me l'hanno mandata via mail da Pula
DE SA CITTADI 'E CASTEDDU FAMOSU EST SU BASTIONI
ARRUSTENDU FUNTI CORDULA DE ......
(ttrallalero, lallero lero lero, trallallero ....
E questa è di PIRRI:
RispondiEliminaFAMOSU EST SU BASTIONI DE SA 'IDDA E' CASTEDDU
SU BLOG DE SU TOPI BESSIU EST DE XROBEDDU
Tralallero, lallero lero lero, trallalero ....
Custa esti de Mara :
RispondiEliminaSU BLOG TORRAU EST CA SU TOPI EST BIU
ANT A PAPPAI CORDULA PILLONIS IN SU NIU
trallalero, lallero lero lero, trallalero....
Custa (si funti spassiendi meda is piccioccheddus!) esti de CALA:
RispondiEliminaANGIONEDDU 'E DEUS MAI TENGIASTA DANNU
EUS PAPAI SA CODRUA A CABUDU DE S'ANNU!
Rallalero, lallero lero lero, trallalero....
E custa esti de GONIS
SU GADDAROBALLU 'E DEUS FATTU ADI SU BOTTU
S' ANGIONEDDU NOSTRU EST ACANTA D'ESSI COTTU
trallalero,....
In seguito ad insistenti richieste da parte di numerosi fedeli lettori, che non volendo o non potendo in alcuni casi, scrivere direttamente in questo blog, vuoi perché sono “bregungiosi”,vuoi perché non hanno dimestichezza col mezzo informatico: “lettronico” lo chiamano loro, ed avendo ricevuto tante @mail e tante lettere relative all’argomento “untore”, e non volendo nella pagina principale di questo blog, togliere spazio ai nostri articoli di studio, abbiamo creato una pagina ad hoc, chiamata “Rubrica di Maymoni”, dove queste missive avranno il loro adeguato spazio.
RispondiEliminaQuesta sezione avrà uno stampo gioviale, ma sarà soggetta a restrizioni di carattere, per così dire: “civile”, per tanto sarà censurato il turpiloquio, l’attacco alla persona fisicamente tangibile, e quant’altro possa offendere la sensibilità dell’essere umano.
Per tanto bando alla ciance e diamo inizio alla “corrida”!
p.s.: Si raccomanda ai mittenti di missive analogiche (quelle scritte a mano, mi), di scrivere forte e chiaro, altrimenti: altro che decifrare la scrittura nuragica!
Mi scusi signor Angei,mi può spiegare,vista la mia scarsa tecnologia,come si fa ad entrare in questa rubrica? Di fronte a cose nuove vado nel panico.Grazie.
RispondiEliminaIn alto sulla destra della videata, trova la scritta “La rubrica di Maymoni”, sotto questa la scritta “Home page”, sotto ancora, il titolo del primo articolo postato “Carò etc. etc.” clicchi sopra l’articolo e questo le comparirà sul video, dove potrà commentare normalmente.
RispondiEliminaLa ringrazio tanto.
RispondiElimina