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mercoledì 3 marzo 2021

Laguna di Mistras : Antiche opere sommerse per la canalizzazione delle acque?

  di Stefano Sanna


la laguna di Mistras non smette di sorprendere  , una serie di opere sommerse che verosibilmente  servivano per la canalizzazione delle acque. Si estendono per centinaia di metri . Partono in prossimità del nuraghe sommerso verso San Giovanni di Sinis . Seguendo una di esse mi sono imbatutto in un probabile fonte oppure un pozzo .

mercoledì 22 aprile 2020

L' IMPORTANZA DELLA PIANTA DEL GIUNCO NELL' AREA DI THARROS

Di  Stefano Sanna
vedi anche :
L'ORO BIANCO DI THARROS 
THARROS-LAGUNA DI MISTRAS: IL PORTO DE " IS FASSONIS"  
Laguna di Mistras: il nuraghe sommerso




Con lo sviluppo tecnologico l’uomo si è  dovuto adattare ai ritmi della macchina. Velocità è 
 diventato  sinonimo di giovinezza, essere lenti significa sprecare  tempo; si ha sempre la sensazione di non riuscire a fare tutto, di avere poco tempo a disposizione. In realtà si ha poco tempo a disposizione per pensare e, soprattutto, per osservare quello che ci circonda: le meraviglie della natura . Lo scopo di questo breve articolo è suscitare nello spettatore la curiosità che gli permetta di fermarsi un attimo ad osservare.

venerdì 4 agosto 2017

THARROS-LAGUNA DI MISTRAS: IL PORTO DE " IS FASSONIS"

di Stefano Sanna
e Sandro Angei
prima parte
vedi anche L'ORO BIANCO DI THARROS 


La continuità dei sistemi di pesca in uso nel mondo antico e arrivati fino ai nostri tempi, è particolarmente evidente nelle località costiere in prossimità di lagune e stagni; in questi ambienti la presenza di acque salse e le particolari condizioni biologiche, ottimali alla riproduzione del pesce, diedero modo di ideare e perfezionare sistemi assai ingegnosi per la cattura delle varie specie ittiche. Stagni e lagune salse, d’altra parte, favorendo anche l’impianto di saline, creavano un rapporto simbiotico pesce/sale importantissimo in funzione della lavorazione e commercio del pesce; essendo la salagione uno dei sistemi di conservazione ab antiquo più collaudati per sfruttare una importante risorsa alimentare: il pesce, che come è noto, è velocemente deperibile.

lunedì 22 agosto 2016

L' ORO BIANCO DI THARROS

di Stefano Sanna

Così recita un’antica favola che narra di un re che chiese alle sue tre figliuole quanto l’amassero: “ Ditemi, come e quanto mi amate”. La prima figlia gli disse che l’amava come e più di tutti gli agi in cui viveva. La seconda disse di amarlo più di tutte le vesti e i gioielli suoi più preziosi.  La terza gli disse che l’amava più del sale. Al che tutti si misero a ridere, pensando che fosse una sciocca ad esternare con così scarso valore il suo affetto per il padre; ma il re capì il significato profondo di tale affermazione, perché si può vivere senza agiatezza e sfarzo, ma non si può sopravvivere senza il sale!

Oggi che il sale lo compriamo con pochi spiccioli e alcun problema, non riusciamo a capire quale importanza rivestisse nell’antichità; quale potere deteneva chi lo produceva e chi ne controllava il commercio, in quanto pochi erano gli stagni naturali nei quali si raccoglieva e molte le genti che ne facevano uso.