venerdì 4 agosto 2017

THARROS-LAGUNA DI MISTRAS: IL PORTO DE " IS FASSONIS"

di Stefano Sanna
e Sandro Angei
prima parte
vedi anche L'ORO BIANCO DI THARROS 


La continuità dei sistemi di pesca in uso nel mondo antico e arrivati fino ai nostri tempi, è particolarmente evidente nelle località costiere in prossimità di lagune e stagni; in questi ambienti la presenza di acque salse e le particolari condizioni biologiche, ottimali alla riproduzione del pesce, diedero modo di ideare e perfezionare sistemi assai ingegnosi per la cattura delle varie specie ittiche. Stagni e lagune salse, d’altra parte, favorendo anche l’impianto di saline, creavano un rapporto simbiotico pesce/sale importantissimo in funzione della lavorazione e commercio del pesce; essendo la salagione uno dei sistemi di conservazione ab antiquo più collaudati per sfruttare una importante risorsa alimentare: il pesce, che come è noto, è velocemente deperibile.


La laguna di Mistras è localizzata nella parte nord-occidentale del Golfo di Oristano, a ridosso dell'abitato di San Giovanni di Sinis, suddivisa da una sottile lingua di terra (Sa Mistraredda) e delimitata a oriente da un ampio cordone litoraneo detto "Sa Mistra Manna".


Oggi la laguna ha una profondità media di circa 50 cm; difficile pensare che circa 2000 anni fa, con un livello del mare più basso di circa  2 metri e la linea di costa più lontana da dove la conosciamo oggi, la laguna fosse funzionale all'approdo di navi.
Gli archeologi negli ultimi decenni hanno concentrato il loro interesse nell'area di Mistras, alla ricerca del porto di Tharros; ipotizzando  tre diversi luoghi relativi alle epoche: fenicia, punica e romana.


nonché ipotetici argini di servizio dell' approdo romano.
foto tratta da "Tharros Felix"/4  pag. 99 di
PIER
GIORGIO SPANU
/
RAIMONDO ZUCCA

Nonostante i numerosi saggi di scavo, non è stata prodotta alcuna prova concreta sulla ubicazione del porto nella laguna di Mistras.
Per quanto riguarda gli argini, basta confrontare le foto storiche  satellitari, per rendersi conto che questi sono stati realizzati a cavallo degli  anni 70 del secolo scorso, per motivi che al momento non conosciamo.
foto anni 70 tratta da "SardegnaFotoAeree"  , come si può notare dalla foto l' argine attraversa la palude , creando uno sbarramento

foto anni 50 tratta da "SardegnaFotoAeree" , come si può notare  , la palude non è attraversata da alcun  tipo di argine
foto anni 70 tratta da SardegnaFotoAeree , l' argine è chiaramente visibile , senza vegetazione
l' argine si nota poco ,avvolto dalla vegetazione
Questa semplice considerazione toglie un tassello all'ipotesi degli studiosi, che prefigurano ipotetici argini o viabilità di servizio portuale in epoca romana.

Studiando la conformazione dei luoghi, non è ardito ipotizzare, invece, che alcuni millenni fa Mistras, avesse la funzione che ha tutt'oggi, ovvero: la pratica della pesca. Con molta probabilità quella che oggi ci appare  come  una laguna, allora poteva essere un ambiente paludoso, che si allagava grazie anche all'innalzamento delle maree. E' probabile che l'abilità dell'uomo fin dall'epoca Nuragica sia stata determinante per rendere produttive queste zone palustri mediante opere di bonifica e ingegneria idraulica atte alla creazione di bacini, canali artificiali e percorsi obbligati, atti allo sfruttamento della fauna ittica; dei quali rimangono, sommerse, le vestigia.

strutture sommerse nella laguna

Sistemi di pesca ingegnosi quale l’acquacoltura,  hanno origini lontane nel tempo; testimonianze di questa pratica sono presenti nella storia dell’antico Egitto, della Cina imperiale e di Roma.
Mistras è documentata a partire dal XII secolo  nel "Condaghe di Santa Maria di Bonarcado", dove si attesta l' arte di ricavare delle "bagina"  o "bejna" (piccole peschiere o bacini).
Un'arte che molto probabilmente era praticata molto prima del XII secolo. Ogni metro quadro della laguna per le genti del passato era una fonte di sussistenza  e guadagno, tanto che una delle ricchezze di Tharros era rappresentata, sicuramente, dalla pratica della pesca, con tutte le mansioni ad essa riconducibili; e quelle vestigia sommerse potrebbero esserne la prova.
 In tal senso ci viene in aiuto l' occhio del satellite: se si osservano attentamente le foto satellitari si possono notare numerosi bacini ricavati artificialmente che, con molta probabilità, erano dotati di sistemi per permettere l' ingresso della fauna ittica, sfruttando le correnti dovute all'alternanza tra alta e bassa marea, come avviene ancora oggi nelle peschiere moderne.




le frecce bianche indicano antichi arigini , la freccia rossa  una apertura , dove forse era il punto di entrata della fauna ittica nel bacino





Un laghetto temporaneo che si prosciuga con l' arrivo della bella stagione presso la laguna di Mistras, poco distante dalle rovine di Tharros: affiorano allineamenti di strutture murarie
Un' altro elemento che ci fa pensare che la laguna fosse una industria del pesce a cielo aperto, è la presenza in alcuni punti di numerosi frammenti di materiale ceramico, riconducibili a botteghe artigiane in loco, dove il pesce una volta pulito e cotto veniva salato per la conservazione è sistemato in appositi contenitori, pronto per essere commercializzato.

Materiali databili al VIII sec. a.C.


Queste ipotesi sono dettate da considerazioni e intuizioni strettamente personali, frutto di anni di osservazioni e lunghe camminate ai bordi e dentro la laguna; e fin quando la scienza ufficiale non porterà prove incontestabili sulla ubicazione dell'antico approdo di Tharros nella laguna di Mistras, siamo  convinti che le uniche imbarcazioni che hanno solcato le acque della laguna siano quelle di fieno palustre usate dai pescatori sin da tempi remoti; ovvero "Is Fassonis".

3 commenti:

  1. Ragionate per intuizioni che non basate sull'acqua, ma su qualcosa di più solido.
    Mi piace, anzi mi piacete molto perché, in mancanza di indizi concreti, optate per la soluzione più semplice e più ragionevole.

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  2. interessante e credibile deduzione, altra cosa, di cui sarebbe costruttivo discutere sono i cosidetti cerchi (di sale ?) presenti lungo la laguna di Mistras e non solo

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  3. in un prossimo articolo prenderemmo in considerazione altri aspetti della laguna di Mistras : l' area produttiva dell' antica Tharros.

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