Vedi prima parte: Organismi e meccanismi "mostruosi": a un passo dall'impossibile [1]
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Fig. 1: Il ritorno di Efesto all’Olimpo (Caraffa Ionica, 525 a.C. ca., B.C. Vienna). |
In
un precedente contributo ho introdotto la tematica del “mostruoso”
e dell'ibridismo nel tentativo
di mettere in luce la differenza tra il corpo inteso come
“organismo” e quello inteso come “meccanismo”[1].
Nella tab.1 ho provato a schematizzare
i due modi di intendere il corpo “mostruoso” nel campo delle arti
visive, pur consapevole delle possibili variabili e interrelazioni
tra i tipi.
Nel
rigo 1 ho indicato quelle opere prodotte dall'uomo che intendono
volutamente raffigurare un essere
“mostruoso” (o ibrido e deforme) in modo analogico, derivandolo da un modello già
esistente. [2]