di Francu Pilloni
Alla vista pare proprio un romanzo, sebbene non sia solamente un romanzo, ma un cammino lungo il quale sento di aver imboccato decisamente la via che porta a Occidente.
In primo luogo è un racconto di vita, di qualche mese di vita
di un uomo alle prese con questioni e problemi più grossi di quanto sia
abituato a sopportare, di quanto sia disposto ad affrontare.
C’è di notevole che il personaggio principale, un maschio di mezz'età, pur afflitto da cento contraddizioni, in pratica sottopone ad autoanalisi se stesso col rigore del professionista, congiunto all’autocomprensione di uno che si vuole bene, comunque e in ogni caso.
Se non altro, risparmia sulla parcella dello psicologo e non si lagna dei risultati.
In secondo luogo ha a che vedere con i miti che vengono cercati per mestiere e per passione, che vengono fiutati, scovati, rimessi insieme con perizia, a volte solo sfiorati. I miti, dico, come si formano, come si tramandano, come si perdono.
C’è di notevole che il personaggio principale, un maschio di mezz'età, pur afflitto da cento contraddizioni, in pratica sottopone ad autoanalisi se stesso col rigore del professionista, congiunto all’autocomprensione di uno che si vuole bene, comunque e in ogni caso.
Se non altro, risparmia sulla parcella dello psicologo e non si lagna dei risultati.
In secondo luogo ha a che vedere con i miti che vengono cercati per mestiere e per passione, che vengono fiutati, scovati, rimessi insieme con perizia, a volte solo sfiorati. I miti, dico, come si formano, come si tramandano, come si perdono.
Inoltre la
trama ha certamente a che fare con la storia, la microstoria dei paesi e quella
più grande delle Crociate e degli immancabili Templari con la loro funesta presunta fine, dovuta a una scoperta inconfessabile, oggi documentata almeno
per forti e convergenti indizi. E per una prova provata.
Inoltre salta
fuori una lettura nuova dei Vangeli, specialmente di una parte di quelli
canonici, quella più importante che racchiude la cattura, la morte e la
resurrezione. Una lettura esemplare che fa emergere il DNA del Figlio di Maria, effettuata non con la scienza del teologo
ma con la sensibilità di un lettore di libri gialli, che possieda curiosità,
spregiudicatezza, mente libera e una buona dose di logica stringente. Può essere
accaduto che vi siano stati degli errori nella mia analisi e siano arrivate
conclusioni affrettate: dimostratelo, se ne avete a sufficienza.
Infine, ma
non in fine perché presente dappertutto, c’è la Sardegna dei miei paesi, quella
di ieri e quella di oggi, con la dolente spensieratezza della vita, scandita dalle
vicende quotidiane, che solo in certi luoghi assumono il sapore della
straordinarietà, e da effettività extrasensibili, che solo in certi luoghi
vanno interpretate con la griglia del consueto possibile-probabile.
Nel testo
sono presenti foto documentarie e rimandi con approfondimenti che possono
essere tralasciati, almeno in un primo momento. Le note interattive servono a
chi il sardo lo conosce poco o punto.
Chi vuole,
si armi di pazienza e chieda il libro a questo indirizzo: sulletraccedibarabba@gmail.com
Gli invierò,
come allegato, una copia in formato rtf, doc o pdf, a scelta e totalmente gratis.
Potete
passare la voce.
P.S.: che
distratto! Dimenticavo un particolare importante: intercetterete qualche Visum, Bisu, Sogno, e non solamente quelli
della povera gente, ma più propriamente il Sogno di Dio. Di un Dio che manco te
lo aspetti.
E adesso l'incipit:
E adesso l'incipit:
L’autunno non ha smesso i paramenti
dell’estate in questa mattina di novembre.
Dalla Giara i raggi
del sole spiovono sulla campagna, accendono gocciole di rugiada appese a tele
di ragno annodate a cime di cardi, a fili obliqui d’erba secca, a foglie lucide
di lentisco che rosseggia a tratti coi frutti esposti.
Fumosi indugiano i
miei pensieri, smarriti su campi che appaiono inattesi dietro a ogni gomito di
strada. E proprio dopo la svolta che si lascia alle spalle l’incrocio per il
camposanto, il cellulare si rianima, entra in frenesia, fa gli straordinari con
gli sms, fossero pure dissimulate note di biasimo che rinfacciano un “Ti ho
cercato e non hai risposto”. Come se fosse colpa mia!
Questa volta è un
messaggio vero: “Leggi adesso?” mi chiede educatamente l’aggeggio
nippo-baltico. “E sia!” concedo, posando il pollice su OK.
Devo fermarmi, il
sole del mattino s’infila dal lunotto, non vedo nulla. Giro il display spalle
alla luce e leggo: “se passi villurbana cercami adele”.
Signor Francu,sono sempre più adirata con questa specie d'Italia , non capisco perchè i libri di Marcello Fois si trovino nelle librerie fiorentine e i suoi no.Ma com'è possibile?Mi può dire dovr potrei richiederlo?Grazie.
RispondiEliminaCara Grazia, copio di seguito quanto il nostro Francu ha scritto in mezzo al suo post:
RispondiElimina"Chi vuole, si armi di pazienza e chieda il libro a questo indirizzo: sulletraccedibarabba@gmail.com
Gli invierò, come allegato, una copia in formato rtf, doc o pdf, a scelta e totalmente gratis. Potete passare la voce."
Quando ho chiesto una copia per me avrei giurato di essere stato preceduto almeno da lei. Il succo, a quanto capisco, è che il libro non è (ancora) stampato, ma punta (per ora) a questa via di diffusione, gratuita (ringrazio ancora Francu per la generosità).
Signor Masia,la ringrazio della precisazione,mi auguro che il libro sia stampato presto e vorrei pagarlo nonostante la generosità del signor Francu.
RispondiEliminaFrancu perché non lo metti nel cloud di google? dopo puoi condividerlo semplicemente con un link
RispondiEliminaAtropa, lo farei se sapessi cosa mi suggerisci e come si fa.
RispondiEliminaA stamparlo, in formato 13x21, riempirebbe almeno 400 pagine. Ho pensato che si risparmia un po' di alberi qua e là per il mondo se non passa in tipografia, né per altro io ci guadagnerei né tanti, né pochi soldi dall'eventuale pubblicazione.
Se c'è un modo più semplice per socializzare quello che scrivo, perché escluderlo?
La proprietà letteraria resta comunque mia e, se qualcuno mai mi copiasse, ne sarei altamente onorato. E il motivo s'intuisce.
mah, provo a spiegartelo ma non sarò brava, perchè l'ho capito a malapena io; allora, se sei connesso con il tuo account gmail tutti gli allegati che hai nella tua mailbox sono visibili sul cloud google drive: https://www.google.com/intl/it_it/drive/
RispondiEliminaQuando sei lì clicca "Vai su google drive".Entri in una paginastra con un menu molto preoccupante, fregatene: tu premi sul tasto in lalto dove c'è scritto "My drive" ; scegli sotto quel menu "upload files"; ti rimanda al tuo computer: fai doppio click sul tuo libro-in formato pdf è meglio- e lui comincia a caricarlo. E' una cosa piuttosto lenta: la progressione ti compare in basso a destra. Quando è "completed" clicca su "share", in quella finestrina in basso a destra. Dopo un pò ti compare una finestra molto misteriosa, fregatene di decodificarla e clicca su "Get shareable link" : lui produce un link che tu puoi copiare e distribuire. Come default la scelta è "anyone with the link can view", che va bene (non penso che tu desideri che qualcuno lo modifichi). Il link è una roba assurda, tipo questo che ho creato di prova: https://drive.google.com/file/d/0B9R6cDTXwUyeUXlTVVowbnBaRE0/view?usp=sharing
ma poi tu dentro un post su maymoni puoi associarlo ad un titolo breve.
L'utente clicca o fa copia e incolla del link (puoi provare questo qua) e cliccando sulla freccetta sottolineata in alto può fare il download. Upload download, è tutto un su e giù . Se ti sei scordato di fare "share" prima di visualizzare il file, oppure se hai voluto visualizzaro prima di fare share (facendo copia e incolla del link) puoi farlo da quella pagina, cliccando sulla sagoma della persona.
Se ti ho tediato oltre misura, mandami il pdf che lo metto io nel cloud di Monte Prama! :)
Non ci sono riuscito.
RispondiEliminaHo mandato il file a chi l'ha richiesto, spero si divertano e si tormentino a dare spiegazioni diverse da quelle che ho trovato.
Comunque è più semplice la versione in PDF perché la meno pesante, 3,5 Mb in tutto, anche per colpa delle numerose foto. In rtf si superano i 10 Mega.
Siccome vado e vengo, più vado che vengo, non vi stupite se passa qualche tra richiesta e risposta.
L'ho inserito sul nostro spazio cloud, ecco il link:
RispondiEliminahttps://drive.google.com/file/d/0B73YRmn-Pj2aQzJWSGhMSVdDaEE/view?usp=sharing
Grazie Francu!! Ho ricevuto il tuo file,passerò alla sua lettura e poi dirò il mio pensiero.
RispondiEliminaAntiogu
Non mi era mai capitato di dover interrompere ,per qualche ora,la lettura di un libro che mi affascinava,per potermi riprendere dalle emozioni che provo.Questo è un libro stupendo!Credo proprio che ci metterò tanto tempo a leggerlo tutto perché mi devo gustare ogni pagina,Altro che Verga e Deledda!
RispondiEliminaAndateci piano, sennò mi arruffo!
RispondiEliminaNon si arruffi,ho semplicemente esposto le emozioni che provo nel leggere il suo libro.
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