di Stefano Sanna
report fotografico
L’acqua fonte
biologica della vita, ha a che fare con epifanie e cosmogonie, con
religioni, riti e culti che attraversano e connotano le culture più
lontane e diverse. La sacralità dell’acqua presso tutte le
popolazioni della terra è legata alla sua potenza generatrice, alla
sua funzione purificatrice, al suo valore primordiale quale principio
di tutte le cose, materia senza materia. Il suo essere corpo
sfuggente e in perenne movimento ne fa storicamente un veicolo
attraverso il quale gli uomini si sono incontrati e combattuti, hanno
costruito città e architetture, hanno fondato civiltà e imperi. La
sua penuria o la sua abbondanza hanno determinato destini e poteri,
complessi sistemi di miti e magie.
Milis è un paese situato nella provincia
di Oristano in Sardegna , a ridosso della catena montuosa del
Montiferru abitato sin dall' età nuragica. Disseminate nel
bellissimo territorio, millenarie sorgenti regalano purissime acque
agli abitanti di questa terra e a chi, negli anni, ne ha saputo
apprezzare le caratteristiche uniche.
FUNTANA INTRU |
UNA FONTE D' ACQUA CHE RICORDA LA PLANIMETRIA DEI POZZI SACRI NURAGICI |
FUNTANA MANNA |
POCO PIU A NORD DAL PARCO DELLE FONTI SI TROVA LA FONTE DI "BARIGADU" sempre nel territorio di Milis sono presenti altre tre fonti : muscas,paramini, e oleras. |
Bello, interessante. Come sempre sono i tuoi report. Che luogo meraviglioso Milis! Una perla della natura da sempre.
RispondiEliminaGrazie Prof.Sanna ,Milis un paese ricco di fascino e cultura.
EliminaCiao Stefano,
RispondiEliminasono Alice e collaboro con la dott.ssa Sassu alla comunicazione del suo progetto di residenza artistica a Milis, NOCEFRESCA - www.nocefresca.it
Mi sono imbattuta nei tuoi scatti di questo articolo di blog e mi piacerebbe poterli utilizzare per una pubblicazione a tema prevista sul nostro canale Facebook. Ovviamente dandoti i doverosi credits.
Pensi sia possibile procedere?
Non esitare a contattarmi per ulteriori informazioni.
Una piacevole giornata,
A.
Ciao Alice , certo che puoi!.Buon lavoro.Ciao
EliminaChe belle cose!
RispondiEliminaHo pensato agli avvenimenti, alle storie personali e sociali, che potrebbero raccontarci queste vecchie fontane, se solo capissimo il linguaggio morbido delle loro acque.
Bravissimo, Stefano.
Grazie Francu , sempre gentilissimo.
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