di Stefano Sanna
Fin dal 2013 da quanto notai per la
prima volta i cartigli non ho mai smesso di cercare delle prove
sulla loro autenticità .In questo breve articolo vi voglio
dimostrare con documentazione fotografica, che la parte di roccia
modellata dalla mano del uomo che ospita uno dei cartigli presenti
nel costone roccioso adiacente le rovine di Tharros , è la stessa
che si nota in una foto che risale al 1960 .Tale circostanza toglie
un tassello a tutte quelle persone che sostenevano fino ad ieri , che
anche la parte di roccia lavorata dalla mano del uomo con inciso il
cartiglio era un opera molto recente di qualche artista locale .
Ma
andiamo per ordine ; nella foto sopra osservando la parte di roccia
che ospita il cartiglio si nota
chiaramente che è stata lavorata dalla mano del uomo , infatti sono ben visibili i tratti di roccia arrotondati , completamente differente dalla roccia circostante.
chiaramente che è stata lavorata dalla mano del uomo , infatti sono ben visibili i tratti di roccia arrotondati , completamente differente dalla roccia circostante.
In una foto del 1945 pubblicata da
Gabrielesotgiu Deriu su Facebook , si nota la linea di costa più lontana rispetto a quella attuale , è gran parte del costone roccioso dove sono presenti i cartigli avvolti dalle dune di sabbia .Ingrandendo la foto la freccia rossa indica il punto esatto del cartiglio ancora sotto le dune.
Passiamo ora ad una foto degli anni "60" pubblicata sempre in facebook, stavolta da Nicola Masala.La foto evidenzia il tratto preciso del costone roccioso dove è presente il cartiglio .
ingrandendo la foto si nota chiaramente la parte di roccia lavorata
purtroppo la foto in bianco e nero non è molto nitida , ma permette ugualmente di indentificare la parte di roccia ancora in parte avvolta dalla vegetazione , e con molta probabilità chi ha lavorato quel tratto di roccia ha inciso anche il cartiglio.
segue
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Signor Sanna le scrivo da persona completamente ignorante su questo argomento,devo dire che la sua spiegazione,attraverso le foto,è veramente esplicativa e molto efficace;credo sia difficile contestare la sua teoria.La ringrazio,di cuore,è veramente bravo e preciso.
RispondiEliminaSempre gentilissima Signora Grazia.Mille Grazie
RispondiEliminaPer questa povera Sardegna, sono decenni che vogliono farci passare per essere figli dei fenici ma,con la convinzione e la testardaggine un giorno riusciremmo a far capire che siamo un popolo che abbiamo dato cittadinanza ad altre civiltà.
RispondiEliminaconcordo in tutto
EliminaNoi sardi,siamo abbastanza "tostorrudi",spero, da fregarcene di tutte queste false teorie sui fenici.Per caso anche i nuraghi sono opera dei fenici? Di fronte a certe considerazioni è meglio ignorarle e non farci il sangue amaro.
RispondiEliminaE vai con le prove fotografiche! Davvero scientifiche! Splendidamente scientifiche!
RispondiEliminaGrazie infinite a Stefano e Sandro..Chissà se si avrà ancora il coraggio (sfacciataggine) di insistere su iniziali ed altre amenità da psicopatici.
EliminaOrni
Se non hai voglia o non hai la possibilità di vederlo da vicino, puoi farti un giro nel web per capire se vi è qualcosa di eclatante nella scogliera di San Giovanni. Vero è che si percepisce quel che si conosce, tant'è che ad una mente digiuna sembra un guazzabuglio di linee l'ideogramma cinese. Per tanto per apprezzare occorre conoscere.
RispondiEliminaA parte questa considerazione, in questo post, si sta trattando sulla genuinità di quel cartiglio su base fotografica. Per tanto occorre confrontare i dati salienti del cartiglio in relazione alle particolarità della parete rocciosa che lo ospita, rimaste inalterate dagli anni 60'. Infatti in un articolo pubblicato 6 giorni dopo questo: il 16 settembre (puoi cliccare su “segue” a fine articolo), potrai notare proprio il puntuale raffronto.
Buongiorno purtroppo credo che studiare la storia della sardegna e del suo popolo sia assolutamente controproducente per tutto cio che gli storici ci hanno fatto credere.Ogni volta che si studia solomante qualche reperto sardo si ha l idea di andare subito contro titto cio che noi chrdiamo di sapere sulla nostra storia dai giganti alla scrittura alla storia de s unda manna etc etc la storia della sardegna tende a sbuggiardare tutto cio che si insegna a scuola
RispondiEliminaPer molti è più facile credere al divino che all'umano.....mi sembra che in Sardegna ci sia da vantarsi già di quello che esiste realmente che credere di essere il centro d'irraggiamento della civiltà occidentale, credetemi sono un non sardo ma
RispondiEliminain Sardegna ci sono nato! Ora offendetemi pure, ma la realtà è molto più bella della fantasia...
Vede, Signor Anonimo, Lei scrive: "mi sembra che in Sardegna ci sia da vantarsi già di quello che esiste realmente che credere di essere il centro d'irraggiamento della civiltà occidentale". Ebbene, mi permetta di dissentire. Fino a ieri gli "irraggiatori" erano i greci. Così ci hanno detto numerosi storici. Ci hanno raccontato che erano gli inventori di tutto: filosofia, matematica, musica, astronomia ecc. Ma da diversi decenni a questa parte sono giunte da Oriente scoperte e notizie archeologiche, altri studi che smentiscono tali favole. Per esempio, il greco Pitagora è ricordato per il "suo" teorema del V secolo a.C. ma i babilonesi tale teorema lo conoscevano ben prima che Pitagora nascesse (circa un migliaio di anni prima). Oggi, alcuni, e forse Lei è tra questi, vorrebbero che si continuasse a credere al mito greco (o etrusco, romano, fenicio etc faccia Lei), accettando che il popolo sardo, che ha lasciato molteplici testimonianze della sua presenza e tirato su la bellezza di oltre 7,000 strutture megalitiche (caso unico in tutto il Mediterraneo)oggi tacesse, o che si accontentasse di un ruolo di secondo ordine nella storia d'Italia nonostante le scoperte aumentino. Perchè è questa la realtà che La infastidisce, signor Anonimo. I sardi sono stati immaginati e raccontati così dai quei "continentales", promotori di un idea storica già preconfezionata che oggi fa acqua da tutte le parti (veda teorema Pitagora citato). Non comprendo poi la Sua frase: "credetemi sono un non sardo ma in Sardegna ci sono nato". E' forse un tentativo di mostrarsi vicino ai sardi? Lei lo dice chiaro e tondo, non è sardo. Quindi perchè si preoccupa di ciò che pensano i sardi attuali? I sardi conoscono la storia della loro terra. Altri purtroppo no. Ettore Masia.
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