di Atropa Belladonna
Fig. 1: localizzazione stratigrafica del rispostiglio di oggetti in rame di Funtana Coberta, fine XIII-inizi XII sec. a.C. (da (2)) |
L'occasione per ampliare l'orizzonte è venuta da un ripostiglio indisturbato, in uno strato di fine XIII-inizi XII secolo a.C.: è il ripostiglio di Funtana Coberta di Ballao (CA) (3), uno dei siti da cui tra l'altro è partita la ridatazione dei primi bronzetti all'età del Bronzo. I dati ottenuti con la nuova analisi degli isotopi del piombo, che serve ad ottenere una "firma" distintiva per il campione in esame, sono stati presentati al recentissimo 41esimo "International Symposium on Archaeometry (ISA)", 15 – 21 Maggio 2016, Kalamata (Grecia).
I pezzi di rame analizzati sono 200 e includono frammenti di lingotti oxhide, lingotti piano-convessi, spade votive, lingotti a lamina, scarti metallici. I grafici sono stati illustrati per 47 campioni rappresentativi. La prima sorpresa è che non tutti i lingotti oxhide della Sardegna sono fatti con rame cipriota, come del resto accade nel resto del mondo mediterraneo (4). La seconda sorpresa è alcuni oggetti dal ripostiglio di Funtana Coberta sono fatti con rame sardo, alcuni con rame cipriota, ma la maggior parte di essi , il 66%, sono stati prodotti con rame che non proviene né dalla Sardegna né da Cipro (2): e allora da dove?
Grazie ai nuovi database per una parte di essi è stato possibile dare una risposta: il rame proviene dalle zone attorno al Mar Rosso, nello specifico dalle miniere del Sinai meridionale (correlazione particolarmente evidente), da quelle del deserto egiziano, Arabia Saudita e ed Etiopia. Oggetti di rame dallo Yemen, risalenti al periodo tra il XIV e IX sec. a.C., hanno la stessa "firma" isotopica di parte del rame di Funtana Coberta (fig. 2).
Fig.2 |
Ma torniamo a quelli assegnati alla zona del Mar Rosso. Gli autori, nella parete conclusiva del poster, chiudono con "New sources were used aside from local Sardinian and imported Cypriot copper. These new sources could be located in the Red Sea area, probably under Egyptian control.", quindi zone forse sotto il controllo egizio all'epoca dell'estrazione e commercializzazione del metallo. Le miniere del Sinai, così come quelle di Timna e del Faynam nel Wadi Arabah, furono attive dal Calcolitico fino alla tarda Età del Bronzo e fornirono il prezioso metalli alle città cananee del Vicino Oriente e all'Egitto, con maestranze miste e rapporti di forza variabili nel corso dei secoli (1).
La miniere di rame e di turchese del Sinai meridionale videro, tra l'altro, lo sviluppo dei primi alfabeti semitici, di cui abbiamo sentito tanto parlare su queste pagine e, in precedenza, sul blog Monte Prama e su quello di Gianfranco Pintore. Ed è inutile ricordare che fine XIII-inizi XII secolo è anche l'epoca degli Sherden e dei "Popoli del Mare" in genere dei testi egizi. Corriamo troppo? può darsi, ma non è male ricordarlo. Con i nuovi database e le loro "firme"isotopiche, torna anche in gioco l'ipotesi che i "marchi" dei lingotti oxhide non siano espressioni di alfabeti egei, ma riflettano la scrittura alfabetica proto-semitica(4).
E' così che Funtana Coberta, che io ricordavo soprattutto per il magnifico bronzetto di fig. 3, ci offre un altro pezzo del puzzle nuragico, uno scenario storico in cui qualche secolo prima il rame sardo viaggiava fino alla Svezia (6), mentre nel XIII-XII secolo si importava rame dal Mar Rosso (fig. 4) e da Cipro. E nessuno ancora sa spiegarsi il perchè.
Fig. 3, bronzetto da Funtana Coberta (Ballao) (3) |
Fig. 4: i distretti minerari attorno al Mar Rosso (1) |
Il ripostiglio in rame di Funtana Coberta -contenente metallo proveniente per lo più dalla zona del mar Rosso e in misura minore da Cipro, Sardegna e giacimenti ancora sconosciuti- è stato datato a fine XIII-inizi XII secolo a.C.. E' la stessa epoca di un altro prezioso testimoni di viaggi per mare di genti legate in qualche modo al mondo nuragico: l'olla a colletto d'impasto nuragica, con anse a gomito rovescio da Pyla-Kokkinokremos, uno stanziamento temporaneo dei "Popoli del mare" a Cipro (7).
(1) Abdel-Motelib, A., Bode, M., Hartmann, R., Hartung, U., Hauptmann, A. & Pfeiffer, K., 2012, Archaeometallurgical expeditions to the Sinai Peninsula and the Eastern Desert of Egypt (2006, 2008). Metalla 19.1/2, 3-59.
(2) Ruiz, Ignacio Montero. "A strange lead isotopic signature: the Funtana Coberta-Ballao hoard (Sardinia)." 41esimo "International Symposium on Archaeometry (ISA)", 15 – 21 Maggio 2016, Kalamata (Grecia)(3) M.R. Manunza, 2008, La stratigrafia del vano a di Funtana Coberta (Ballao - CA), in www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2008-120.pdf.
(4) A. Kaiser, Copper Oxhide Ingot Marks: A Database And Comparative Analysis database, Master of Arts thesis, Cornell University, 2013 (si veda anche questo post per un riassunto http://monteprama.blogspot.it/2013/10/lingotti-oxhide-la-banca-dati-dei-marchi.html)
(5) Sass, B. 1988. The Genesis of the Alphabet and Its Development in the Second Millennium B.C., Ägypten und Altes Testament 13. Wiesbaden:Harrasowitz
(6) A. Belladonna, Da Calabona (SS) alla Svezia nell' età del Bronzo Medio, monteprama.blogspot.it, 10 SETTEMBRE 2013
(7) monte prama.blogspot.it: a. Vaso nuragico a Pyla-Kokkinokremos, fine XIII sec. a.C., 8 GIUGNO 2013; b. Foto del giorno: frammento di vaso nuragico ritrovato a Pyla-Kokkinokremos (Cipro), 2 NOVEMBRE 2013; c. L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna: ce ne parleranno?, 23 AGOSTO 2013; d. Sardegna e Cipro, 14 AGOSTO 2014
sempre magistrale nell'esposizione Aba chiara, coincisa, semplice e lineare
RispondiEliminaGuarda un po' che strano! No, non credo che tu corra troppo! Sono ormai anni e anni che battiamo sullo stesso tasto, ovvero l'aspetto semitico (sinaitico e cananaico) della cultura e della religione sarda dall'età del bronzo antico (se non da prima!). Il dio yh (o yhwh) che vogliamo chiamarlo è, secondo me, il dio della metallurgia, della grande espansione del popolo del rame e del bronzo che tocca, in particolare, la Sardegna. E gli 'ShERDEN' (nome semitico e non certo indoeuropeo) sono i 'nuragici' semitici che ben conoscono la 'regione' e la civiltà dei faraoni. Gli scarabei 'scritti' sardo (sherden) - egizi sono la prova più lampante di un fenomeno di traffici e di commerci intensi SARDEGNA - EGITTO - SYRIA che è' ancora tutto da studiare. A partire già dall'origine dell'alfabeto semitico che trova così ampia 'accoglienza' in Sardegna. Qui invece ci si balocca ancora con i 'marchi ciprioti', l'euboico, il 'fenicio' che non è fenicio e, addirittura, il 'filisteo'.
RispondiEliminaUna domanda, cara Aba. Perché una notizia di così alta valenza scientifica, che porta perlomeno (dico perlomeno) a riflettere su quello che 'immagini' essere accaduto in Sardegna, non trova un minimo di terreno fertile d'indagine in Sardegna? Il Convegno, porco cane, è avvenuto in Grecia, a due passi da casa nostra, mica in Australia o in Cile!
@DedaloNur: grazie!
RispondiElimina@Gigi
non so risponderti: a me lo ha segnalato un collega che ha partecipato al congresso, e poi l'ho pescato semplicemente in rete, è open access.
Speriamo che pubblichino presto un articolo su rivista, così potremo anche conoscere i dettagli.
E i giornali? Nulla di nulla?
RispondiEliminaPerchè? hai mai letto sui giornali la notizia del vaso nuragico d'impasto rinvenuto a Cipro, a Pyla-Kokkinokremos in un insediamento temporaneo dei "Popoli del Mare"? è della stessa epoca del rispostiglio di Funtana Coberta
EliminaSono tostorruda ma questo rifiuto o meglio odio degli"esperti"sardi nei confronti delle ricchezze archeologiche sarde,è inomprensibile ed indecente.
RispondiEliminaQuindi questa è la prova definitiva che alcuni lingotti oxhide erano prodotti dai Sardi Nuragici, si tratta dei primi lingotti oxhide attribuibili ad una produzione Nuragica o ne erano già stati ritrovati altri?
RispondiEliminaQuesta notizia di lingotti Sardi e del mar rosso che effetto ha avuto nel mondo accademico?
Prima si pensava unicamente a lingotti oxhide di fattura Sirio-Cipriota o sbaglio?