di Atropa Belladonna
In questa estate 2016, un pò calda e un pò no, Monte Prama (Sinis di Cabras) mostra il suo lato più triste. I turisti non si fermano neppure più, se non in minima parte: non c'è molto da vedere, non ci sono scavi in corso-rimandati (forse) a settembre. Il vento soffia implacabile e quel cartello storto dà la misura della desolazione che avvolge ciò che sarebbe potuto diventare un punto formidabile di attrazione. Per il momento e nell'urgenza estiva, sarebbe bastato mettere qualche poster, con la spiegazione di ciò che si vede. Invece nessuno ha pensato neppure a raddrizzare quel cartello, il sito è abbandonato, spettrale, cimiteriale; del resto è quello che è: una necropoli. Per me è anche, come è sempre stato, un cimitero delle idee.
Fig. 1: Monte Prama, 19 luglio 2016 |
Il Sinis di Cabras è un gioiello, ma è difficile da amare: io divorzio. Il maestrale è stato anche quest'anno implacabile (un giorno solo senza vento, vd. fig. 2-3), ma questo si potrebbe compensare, con servizi decenti, con il lasciar perdere l'atteggiamento di voler "fregare" il turista a tutti i costi, con una cura minima delle spiagge di San Giovanni: non c'è modo, ad esempio, per qualcuno con mobilità limitata di accedere a piccoli paradisi come le spiagge dell'istmo, di una bellezza incredibile, bellezza che riescono a preservare nonostante l'incuria totale dell'amministrazione. Niente bagni, niente bagnino, nessuna indicazione, parcheggi a pagamento (7 euro al giorno) e per di più totalmente insufficienti in alta stagione. Se chiedi un pò in giro scopri che puoi fare un abbonamenteo settimanale per 20 euro, a Cabras, entrando in una porticina senza alcuna indicazione e che nessun turista francese o tedesco troverà mai da solo. E di certo questa informazione non viene fornita a San Giovanni, alle macchinette: e questo mi spiace per il sindaco, ma non è tollerabile, è il vero e proprio atteggiamento di spremere i turisti. Sono spariti perfino i cestini dell'immondizia: quelle spiagge all'istmo si raggiungono solo a piedi e si assiste allo spettacolo dei turisti stessi che ammucchiano la spazzatura che arriva dal mare, ma poi ovviamente non riescono a portarsela via (fig. 4).
Il maestrale avrei anche potuto sopportarlo, ma aggiunto al disservizio, alla volontà palese di "fregare" il turista che "tanto viene lo stesso" e al cimitero delle idee di cui Monte Prama è l'emblema territoriale.....no basta. Credo che l'anno prossimo andò in Ogliastra (e non immaginate quanti in spiaggia erano imbufaliti). Che tristezza però. (P.S.: sono perfettamente consapevole che al sindaco non importa nulla se io andrò in Ogliastra, in Grecia o in Tibet: però intanto gli dico come la penso; se lui vorrà leggermi lo farà).
Fig. 2: spiaggetta all'estremo sud dell'istmo di Capo San Marco, 20 luglio 2016 (lato Mare Vivo, ovest) |
Fig. 3: spiagge dell'istmo di Capo San Marco, 20 luglio 2016, viste da sud (lato Mare Vivo, ovest); Tharros si trova oltre la collina della torre, a nord-est rispetto alle spiagge dell'istmo |
1° agosto 2016
miracolo della comparizione
Oggi è una grande giornata, le preghiere di Atropa sono state esaudite.
Probabilmente in questo periodo è in vacanza anche Franco Tabacco, altrimenti penso sarebbe stato tentato di commentare a suo modo, con una vignetta, la tua sfaccettata denuncia. Mi chiedo se colpisca il suo spirito di osservazione quella testa di pugilatore rappresentata su entrambi i cartelli, che sembra (nel contesto) l'icona dell'omino il quale, davanti a tanto, si gratta perplesso il capo (riempiendo una vignetta con le parole che lascerei, appunto, a Franco Tabacco).
RispondiEliminaAncora fortuna per la Sardegna che tu stia pensando di tradire il Sinis per l'Ogliastra: spero (ma proprio non ne sono sicuro) tu possa trovare lì migliori servizi, maggiore correttezza e, ciliegina sulla torta, più vivacità di idee.
Che il Sinis, quindi, ascolti il tuo lamento (oddio, così potrebbe sembrare una maledizione ... allora diciamo meglio ...) ... che il Sinis faccia tesoro della tua segnalazione.
(riempiendo un fumetto -non una vignetta- con le parole che lascerei a Franco Tabacco).
EliminaLo spero: e poi l'Ogliastra è stupenda, c'ero già stata nel 2003 e voglio davvero rivederla.
RispondiEliminaIn ogni caso metto il link a un articolo che mi è stato, a fagiolo, segnalato da Luciano Tamburini: https://appunticonfusi.wordpress.com/2014/07/19/la-sardegna-e-un-paradiso-ma-amara-riflessione-di-un-sardo-dadozione-emigrato-per-necessita/
L'analisi è spietata, ma ogni tanto una scossa ci vuole eccome. Non so come sarà il bilancio finale di questa stagione, ma io ho avuto l'impressione che in Sardegna ci sia meno gente rispetto agli anni scorsi. Spero che sia sbagliata.
Su FB hanno insinuato che io abbia architettato tutto, dal cartello storto a Monte Prama alla spazzatura, per fare uno scoop e risvegliare un blog a corto di idee. Quando le cose non si vogliono vedere ci si riesce benissimo, basta chiudere le finestre e le persiane.
RispondiEliminaNon so se tradirai davvero il Sinis (so che se il tuo sguardo cadrà su altre parti della Sardegna potremmo facilmente guadagnarne qualcosa), ma se lo farai si potrà dire che lo hai fatto solo dopo la comparsa, nel museo di Cabras, di quel cartello (ancora nuovo) che mappa 152 siti nuragici nel Sinis, con testo di Alessandro Usai. Sulla pagina facebook Monte Prama Novas l'hai definito un evento e capiamo bene il perché. Le mie lenti, come quelle di tutti, saranno anche un po' deformate, ma resterà che tu sei stata almeno una delle persone più influenti sul percorso culturale pubblico che ha infine doverosamente portato a questo cartello/evento.
RispondiEliminaPerciò sì, ora hai tutto il diritto di scegliere dove andare in vacanza ;-)
E' vero è un evento, ma non so quanto io sia stata importante in questo-probabilmente zero. L'importante è che l'evento si sia verificato: la cosa che salta all'occhio è che dà l'ordine di grandezza degli insediamenti nuragici nel Sinis, penso tra i più alti di tutta l'isola. Il Sinis è finalmente tornato anche nuragico, soprattutto nuragico, a pieno diritto. Si è riempito un vuoto territoriale, storico e museale; visitando il museo prima non si riusciva a capire, se non si sapeva già come stavano le cose, perchè mai nella stragrande maggioranza del Sinis non vi fosse nulla di fenicio. Non è difficile fare 2 + 2: i "pre-colonizzatori" levantini non venivano a a precolonizzare un bel niente (e del resto le tracce di questi fantomatici insediamenti non esistono, c'è solo qualche elemento di cultura materiale, nell'epoca di Monte prama): si avvicinavano ed interagivano con un territorio denso di popolazione, evoluto e soprattutto ricco. Del resto ricco lo è anche ora; forse non tutti lo sanno ma gli agricoltori del Sinis vendono il riso alla Cina: il riso da semenze.
EliminaÈ triste: abbiamo speso molte parole in questi anni, molto tempo in accuse, polemiche, dibattiti accesi, fuoco e fiamme, per poi vedere ancora che tutto stancamente peggiora.
RispondiEliminaP.S. Io, comunque, da sempre preferisco l’Ogliastra!
:)
EliminaPer una ,come te,Aba, che ama ed adora la Sardegna,penso sia stata dura fare una così amara denuncia.Dubito che il sindaco ascolterà il tuo rammarico.E' veramente triste che non si valorizzino i reperti archeologici ed è anche da persone incivili pensare che i turisti vadano solo spremuti.Penso che la Sardegna si meriterebbe degli amministratori più preparati ed onesti.
RispondiEliminaGuarda, non ho grosse ambizioni: mi basterebbe anche che facessero raddrizzare quel cartello, fa davvero tristezza
EliminaTutto tristemente vero.. anche io sono legatissimo al sinis perché rappresenta le estati della mia infanzia.. da allora nulla è cambiato, tra le mete della sardegna è rimasto sempre così selvaggio e senza servizi.. (situazione dovuta non a volontà ma a incapacità) ha le spiagge tra le più belle e una storia tra le più affascinanti.. i giganti di monte prama poi sarebbero potuti essere il trampolino di lancio ti tutto ciò.. ma l'occasione sta andando sprecata e tutto quanto procede con la solita mediocrità che sembra ci tenga a sottolineare che qualcosa di buono non può arrivare.. forse serve gente nuova a cabras, che scenda dal carrozzone dei soliti e che creda di più nelle proprie eccellenze, quelle eccellenze figlie di quel passato che ancora oggi rimane ingiustamente in penombra e tarpato ..
RispondiEliminaCon monte prama c'era a disposizione qualcosa di eccezionale, qualcosa cui applicare anche nuove idee e nuovi modi di fare e far vivere archeologia; non lo si è fatto, e manco c'è intenzione di farlo, ma neppure per idea. Sia ben chiaro per tutti, soprattutto a quelli che ora si pavoneggiano per quello che hanno fatto negli anni scorsi e per aver musealizzato -dopo 40 anni-le statue, che si è fatto solo un minimo vitale; con errori madornali anche di valutazione dei dati e di esposizione dei dati. E si continua su questa strada: Monte Prama è diventato l'arena dove lo sport preferito è spararle grosse, sembra il gioco di chi sputa più lontano. L'ultima che ho sentito -e detta non certo da un uomo della strada- è che le statue sono state scolpite a Cornus e poi portate a Monte Prama. Dimenticando che nelle tombe sigillate sono stati trovati frammenti di statua e che nel vano B dell'edificio adiacente c'erano anche sculture non finite.
EliminaE intanto non si scava, per un "cavillo burocratico", fa sapere la soprintendenza: quale? non è dato saperlo, seppure come al solito il patrimonio archeologico sia del popolo, non degli archeologi.
Con montiprama c'è a disposizione Aba.........Non ho molta speranza per il futuro,ma qualcuno quando non ci saranno più soldi facili per le "cattedrali"dovrà per forza attingere dai nostri tesori sepolti e il patrimonio comune avrà una giusta valorizzazione.Per questo però bisogna smettere di votare I meno peggio,mandarli a fare in culo(permettetelo) e avere il coraggio di invertire la rotta.
EliminaSignori,non è solo il Sinis ostaggio dell'ignoranza,ma la Sardegna tutta.Siamo legati agli umori di una classe politica che è ancorata a scelte che vedono solo un ritorno economico per loro Ed una casta costituita da parenti e scambisti di votii.L'obbiettivo dei politici è tenere in sospensione con l'assistenzialismo una massa di persone che li tiene al potere con il voto Di scambio.È più facile tenere aperte fabbriche improduttive e mangiasoldi,basi e pescatori che fanno la pesca del baccalà piuttosto che investire in futuro e sostenibilità.Non ci libereremo mai dal giogo dell'ignoranza se continueremo ad appoggiare anche in maniera superficiale questi sistemi.
RispondiEliminaManca solo che l’immagine del cartello pianga.
RispondiEliminaCi sono appena passata; il cartello è stato sistemato e ci sono dei mezzi leggeri di sgombro, nell'area nord-ovest dell'area recintata, con personale. Io purtroppo riparto oggi, spero che qualcuno ci tenga informati
EliminaSono approdato nel Sinis oltre quarant’anni orsono e, da allora, quello che dice Aba è sempre stato di attualità. Ma è inutile arrabbiarsi perché a moltissima gente va bene che le cose rimangano così. Se si prova a fare nella spiaggia di san Giovanni uno scavo di una quarantina di cm, si possono trovare pezzi di plastica degli anni ’80, ’90, ‘2000, ‘2010. Avverto solo di non scavare di lunedì per non trovare ben altro.
RispondiEliminaNihil novi sub sole tharrensium. Ci fessint sceti is cartellus trotus! In Monti Prama du est s'universidai mondiali po s'iscientzia de su trotimini. Totu depit bessì trotu e travessu. Ma, a ci pensai beni beni, su Deus de su Sinis fut issu puru trotu e travessu. Non at a essi chi su trotimini est fillu de su loximini? Si aici est tocat a ponni totus is cartellus istradalis de Crabas travessus: ca sa cultura est cultura e sa religioni religioni.
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