giovedì 11 agosto 2016

Il viso di Monte Prama

di Atropa Belladonna

Un risultato anticipato già nel gennaio 2015 http://monteprama.blogspot.it/2015/02/le-news-dai-lincei-conosceremo-il-volto.html, quando Giorgio Galleano intervistò alcuni dei relatori del Dopo il Monte Prama day ai Lincei (Accademia Nazionale dei Lincei, Giornata di Studio: "I riti della morte e del culto di Monte Prama-Cabras", Palazzo Corsini, via della Lungara, 10 Roma, 21.01.2015, h 9.30). In quell'occasione l'archeologo Paolo Bernardini svelò: "Un risultato ulteriore, molto suggestivo, sarà la possibilità di ricostruire, per almeno due individui, il volto". Vedremo se arriverà anche il secondo volto, per ora accontentiamoci del primo: è la notizia del giorno. 
Immagine dal sito del Museo della Tonnara di Stintino (SS)

Domani si potrà udire dalla bocca di Salvatore Rubino (Università di Sassari) come sia stato possibile, con tecnologie avanzatissime, ricostruire questo volto straordinario (vedi locandina dell'evento al Museo della Tonnara di Stintino). 

Che ha subito scatenato un putiferio sui social, perchè tutti, ma proprio tutti hanno notato come prima cosa l'asimmetria degli occhi. Eppure è reale, la si vede anche a "occhiometro" guardando il cranio dell'inumato. 



Sarà bene, in ogni caso, riportare come si è svolto il procedimento: "Il reperto è stato sottoposto a TAC e a ricostruzione tridimensionale presso l’Istituto di Radiologia dell’Università di Sassari, grazie al professor Gianni Meloni. Le immagini, infine, sono state rielaborate nel laboratorio di antropologia coordinato da Vittorio Mazzarello, grazie alla collaborazione della dottoressa Manuela Uras con il Face Lab della John Moores University di Liverpool. La ricostruzione facciale si basa, oltre che sui dati scientifici, sullo studio dei bronzetti e delle statue di Mont’e Prama, le sculture antropomorfe meglio note come giganti." Da questo sito: http://www.mutstintino.com/svelato-volto-delleroe-monte-prama/

http://www.unionesarda.it/articolo/cultura/2016/08/11/ecco_la_ricostruzione_del_volto_dell_uomo_trovato_sepolto_nelle_t-8-523521.html

11 commenti:

  1. Contento di questa notizia e di questa ricostruzione. Su Facebook ironizzavo sul fatto che non avesse gli occhi tondi a doppio cerchiello (come le statue) e invece una "naturale" asimmetria...ironizzavo appunto ed era ovvio che fosse così! Mi fa sorridere però che la distanza ed il contrasto siano particolarmente marcato...Sulle trecce dei capelli, non mi aspettavo che sarebbero comparse, stando a quanto scrivevano Zucca-Usai nell'ultima pubblicazione su MP della Carlo delfino: "il capo è sferico e liscio. Un'attenta visione delle teste ha permesso di individuare che lo scultore ha rappresentato una testa rivestita da una guaina di pelle, che giungeva sono alla nuca, passava sopra le orecchie ed aveva lunghi lacci che pendevano ai lati. Se si osservano da vicino le teste si vedra, infatti, che le trecce appaiono improvvisamente da una superficie assolutamente liscia, senza traccia di capigliatura" (p.79-80).

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    1. (Il riferimento in questo caso, va detto, é solo ai pugilatori)

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  2. Io vorrei capire l'ondata di autentico disgusto che serpeggia sui social di fronte a questa immagine. Deve esserci qualcosa di fondamentale che mi sfugge totalmente; ci sono rimasta male.

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    1. Boh, Atropa, anzitutto i social sono in primis il luogo del cazzeggio, e questa immagine è un grandissimo volano per tale passatempo.
      Diciamo che mediamente non vogliamo montarci la testa (per la paura, salendo, di cadere) e siamo pronti a sminuirci prima che lo facciano gli altri (sarà una difesa, se lo fanno prima gli altri ci incazziamo). Poi, forse, non capiamo (o non diamo subito un'importanza preminente a questo) che un'immagine come questa, comunque certificata dalla scienza, guadagnerà al sito e quindi alla Sardegna nuove (prime) pagine su tanti media, mettendoli (sito e Sardegna) almeno in questo alla pari di quelle civiltà che possono vantare l'optional di ricostruzioni di antenati altrettanto accreditate.
      Si spara sul metodo per mostrare di saperla lunga e di non avere l'anello al naso, finendo (all'opposto che nelle intenzioni) per risultare davvero provinciali. Sul metodo infatti si potrebbe dubitare (ed è già capitato a me in uno scambio proprio con te) della sicurezza con cui la genetica può dettarci tutti quei caratteri al di sopra del piano osteo-muscolare; ma anche (si potrebbe dubitare) degli stessi sofisticatissimi studi sulle impronte delle inserzioni tendinee per la ricostruzione dei piani muscolari, quando appunto si tratti di ossa (in questo caso craniche) non proprio ben conservate: se ogni passaggio porta con se un margine di errore, per quanto minimo, passaggio dopo passaggio il margine di errore (o la forchetta ammessa intorno al risultato teoricamente più probabile) aumenta, e i volti possibili potrebbero via via essere sensibilmente diversi da quello convenuto.
      Il punto è che questi lavori (realizzati, si conferma, da equipe internazionali) sconteranno gli stessi margini di errore, nel caso del nostro guerriero come in tutti gli altri casi; e non salutare lietamente, in Sardegna, questo risultato (mentre gli altri non ci siamo sognati e ancora non ci sogniamo di criticarli), finisce per rivelare appunto miopia, strabismo e, in fondo, provincialismo.

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    2. Tutte le scienze, tutte le discipline hanno insito un margine di errore, che scoperta. Più o meno grande. Però non si può andare a pera con un "non mi convince" senza approfondire, senza neppure leggersi la metodologia utilizzata. Senza, in sostanza, avere la più pallida idea di quello che di cui si sta parlano, solo per gusto personale. Se fosse venuto fuori un tipaccio muscoloso con lo sguardo truce e il mandibolone, almeno la metà dei disgustati avrebbero detto che era una ricostruzione attendibile, anche se la tecnologia sempre quella è. Il fatto è che questo giovane non piace, mentre la faccia di Tutankhamon sì: e che è qui non è attendibile e là sì? ci facciamo la scienza a piacere?
      Bisogna arrendersi all'evidenza che quei lineamenti sono quanto di più vicino abbiamo a quello che era la realtà-e sto parlando di tratti del volto, non delle trecce o della pettinatura. Ci sarà vicina al 90% all'80% o al 70%; quel che è certo è che aveva gli occhi asimmetrici, il naso non aquilino e non era un uomo di Neandertal; forse era anche un pò effemminato (apriti cielo, l'androgino che schifo!), ma insomma non buca. Qualcuno lo ha chiamato lo scemo del villaggio, alcuni ci hanno messo su la faccia di Doddore Meloni e via col vento. E' stato degradato, allucinante. L'avevo messo sul diario di Gigi, ma l'ho tolto: non sopportavo certi commenti goliardici.

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    3. E non hanno iniziato ancora i complottisti, ma non tarderanno vedrai

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  3. Non mi interessa sapere la fattezza del volto. Quasi niente. Una curiosità, in fondo. Mi interessa invece dal punto di vista storico e religioso perché i 'giganti' tori morivano tutti (tutti tutti) in età così giovane. Quasi tutti 'vecchi' tori di 'nove stagioni'. Quanto all'asimmetria del volto, sottolineata da Massimiliano,è difficile pronunciarsi. Sarà stata una scelta 'a priori'? E chi lo sa! Attendiamo le fattezze del nuovo volto con il secondo teschio. Ma resto scettico. Molto.

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    1. Non sono d'accordo che sia una semplice curiosità, secondo me invece è una cosa bellissima, un momento storico. Come quando hanno ricostruito il viso di Tutankhamon.
      E' la prima volta nella storia, per quel che mi risulta, che studiosi di varie discipline e di diverse nazionalità lavorano assieme per capire come era fatto e che lineamenti aveva un uomo nuragico. Un nuragico capisci? al quale tanti pensavano come a una sorta di ominide più vicino alla scimmia che all'uomo.
      E credo che in questo processo abbiano imparato tante cose tutti i partecipanti. A me piace molto questo progetto, e Salvatore Rubino che lo ha coordinato è stato davvero bravo a portarlo avanti. Poi sì, si vedrà. Anche se la giornata ieri è stata guastata da un vero e proprio shit-mobbing. Una pagina che ritenevo seria e motivata come Nurnet ha pubblicato una caricatura odiosa, dove tutti si sono premurati di fare battute sguaiate. Senza contare tutti gli altri: alcuni hanno chiesto a gran voce il DNA sperando che venga fuori che è un romano o un fenicio, perchè si vergognano che questo giovane sia un loro antenato. Allucinante.

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  4. Io credo che ricostruzioni come questa abbiano un valore molto importante per una ragione (oltre a quella documentaria, evidentemente): mostrano tutta la distanza dalla rappresentazione che di essi viene fatta se si tiene insieme, in questo caso, il legame tra gli inumati e le statue. Sembra una cosa ovvia ma penso per esempio, a quanto sarebbe importante conoscere le effettive fattezze di Akhenaton per la lunga diatriba in corso, o allo stupore che desta il vedere il volto "reale" di Tutankamon rispetto alla sua rappresentazione idealizzata del sarcofago. Ma per tornare in casa nostra, penso a quelli definiti 'bifolchi' dal Lilliu, rappresentazione organicista del 'popolino' nuragico, con talvolta "prognatismo accentuato" o tratti "negroidi" come si è detto del bronzo di Santa lulla di Orune...penso cioè a quando l'arte 'deforma' i volti e il corpo e a quando lo studioso si ferma (o si aspetta) al suo aspetto in senso ritrattistico. Per questo sono contento che ciò sia avvenuto. Sono contento che sia un volto assolutamente 'normale' (anche io sono scettico su una scelta legata all'asimmetria degli occhi)...ma non mi aspettavo diversamente da così...

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    1. Gigi non credo che tu possa evincere qualcosa dall'età: l'analisi della dentina secondaria ha consentito di determinare l'età di 23 inumati (al 2014): ci sono ragazzi di 18 anni, e uomini maturi di 42. L'età media è 27 anni, ma con una deviazione media da questo valore del 26%-troppo per trarre qualsiasi conclusione, a mio parere.

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  5. A me mi è rimasto simpatico, come direbbero a Roma, a primo viso.
    Mi ha ricordato un indigeno nordamericano, come qualche volta l'ho visto nei film (vedi Balla coi lupi) e più spesso nei fumetti. Insomma un giovane Sioux simpatico e birbone, che sa di avere tutta una vita (eterna) di fronte.

    Confrontare per credere: https://it.search.yahoo.com/yhs/search?hspart=comodo&hsimp=yhs-com_chrome&type=33050001006_ds_sp&p=sioux

    Quanto all'asimmetria del volto, suvvia!, non mi sconcerta e non mi dispiace: tutti sappiamo che si prende un po' dal padre e un po' dalla madre!
    La somiglianza con gl'Indiani d'America però, se da una parte li rende simpatici almeno a quelli che hanno sempre tifato per Toro Seduto e Cavallo Pazzo, dall'altra pone seri problemi, specialmente se si dovesse rinvenire una scaglia di ossidiana arciana a Little Bighorn o nei dintorni: chi ha portato e quando l'ossidiana sarda in America? Prima o dopo Cristoforo C.?
    E siccome la revance (come dicono all'ombra della Tour) non ha scadenza nella storia dell'uomo, saranno disposti los Istados Unidos a perdonare la Sardinia per aver armato di punte nere e taglienti le frecce dei nativi o chiederà l'uso delle basi di Sigonella per far decollare i propri droni allo scopo di rendere pan per focaccia ai padroni di Monti Prama?
    Intanto che la bonaccia induce i pinnuti di tutte le taglie a dormire, ignorando pesci fantasma e piumette colorate - al momento di sole queste armi si dispone -, per blandire il calore che questi pensieri ci provocano, provo a buttare una secchiata d'acqua sui talloni perché, come il Pelide, ivi sta il nostro problema.

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