giovedì 19 gennaio 2017

Brexit? Prosit!

Francu Pilloni


Se vi viene da ridere per titolo che vi è sembrato una battuta spiritosa, spiegatemela perché io non l'ho colta.
da static.metro.se
Brexit, che significa uscita del Regno Unito di Gran Bretagna dalla UE, a me sembra una cosa in lingua latina (Br(itannia)exit, la Britannia esce), anche se exit lo vediamo di continuo negli alberghi, al cinema, negli aeroporti, nei supermercati, a indicare, sempre e ovunque il termine “uscita” espresso in lingua inglese. Dunque, se avessero voluto indicare l'uscita del Regno Unito dall'UE in inglese, avrebbero potuto dire UKEXIT.
A questo proposito mi viene in mente che, se e quando la Sardegna decidesse di uscire dalla UE, il termine per connotare l'avvenimento lo abbiamo già bello e pronto: Sardesco.
Se sino a oggi il termine è stato un aggettivo per indicare qualcosa che fa riferimento alla Sardegna, da quel momento in poi sarà diventato un verbo: sardesco, sardesci, sardesce, sardusciamo, sarduscite, sardescono.
Come si può intuire, è coniugabile al futuro e al passato, ai modi indicativo, condizionale e congiuntivo, per soddisfare tutte le possibilità espressive della sarda politica, come, per esempio, se sarduscissi, se fossimo sardusciti ( o avessimo sarduscito? Ecco un problema da Poddini sardu che potrebbe ingenerare una polemica linguistica ben più calda delle ragioni del Sardesco). A me pare, a ragione delle mie non larghe vedute, che il verbo Sardesco sia davvero azzeccato, perché può essere coniugato ad personam da ciascuna delle famigerate centu sardiscas barrittas.

Lasciamo perdere le nostre provincialissime dispute e torniamo al titolo che, pur non avendomi fatto sorridere, mi ha suggerito, anzi ha squarciato davanti ai miei occhi il velo che nascondeva una verità preoccupante: se sono gli Inglesi a dire “Brexit!”, saranno i Tedeschi a dire “Prosit!”?
La domanda, solo a leggerla, mi fa diventare minuscolo, alla pari di un santo senza festa.

da www.lanazione,it
Prosit! (congiuntivo esortativo da pro-sum (sono a vantaggio, a favore, di giovamento) è un termine esclamativo che i Germani presero dai Romani conquistatori: se prima della conquista i Germani bevevano birra e semplicemente ruttavano in coro, dai Romani appresero le buone maniere e si abituarono a dire Prosit! a ogni sorso e a ogni rutto.
Seguendo un sottilissimo filo logico nella storia e nel discorso, ci troviamo forse di fronte all'eventualità secondo cui, quando la Brexit sarà effettiva, a brindare saranno solamente i Tedeschi?
Ora capisco perché il titolo non m'ispirava proprio. Dovrei cambiarlo, ma sa cosa fatta est prus forti de su ferru perché cosa fatta, capo ha.

Mi è rimasta una domanda ulteriore: come saranno le trattative per la Brexit?
In effetti dovrei infischiarmene: primo, perché io resto dentro; secondo, questi inglesi non mi sono mai stati simpatici, da the Queen in giù.

Un'idea comunque me la sto facendo e non mancherò di esternarla, s'il vous plait!

2 commenti:

  1. E ita depu nai o Fra' 'Brexit' non mi 'praxit e 'prosit' nimancu. No isciu si sarduscendu agatu fueddus sintzillus po nai su chi pensu de intradas e bessidas de unu casinu mannu. Fortzis podit essi unu bellu 'mabagrabiu fatzant. Si s'Europa est custa cosa malasortada e leggia, de caboniscus e de puddas incaboniscadas, su cabisusesu fait cumprendi mellus ita 'ollu nai: MALE CRABINU! Ora io non so cosa proprio capitasse alle capre, ma il loro male non doveva guarire in qualche giorno. Forse mai. Che ne dici? Quando sostiamo a Rio Murtas, dopo la pesca, lo chiediamo a tziu Puxeddu (lì sono tutti Puxeddu) e così, se la maedizione è davvero quello che penso, invitiamo tutti gli europei a fare la rivoluzione con due sole micidiali parole contro crabus e crabas. -

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  2. Signor Francu,sinceramente,in tutto questo caos,non ci sto capendo nulla.Dico solo che le sue argomentazioni mi piacciono tanto perchè, pur trattando argomenti seri,lei riesce sempre a mettere una nota di giusta ironia che serve a farci sopravvivere.

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