torra Francu Pilloni
Continuando
a sragionare sull'affaire Brexit, conviene tornare fanciulli per riprenderci le favole che, mi pare di ricordare, sono le vicende del
mondo spiegate ai piccoli, ai poveri di spirito e a quelli privi di
modestia.
Ora
la BR, appena ha deciso l'exit, ha tremato e, come un riflesso
condizionato, ha alzato la voce, ha provato a urlare per sentirsi
sicura, superiore e furba, per cercare di intimidire chi le sta di
fronte: vi sovviene la favola della Rana col Bue?
Chi scoppierà stavolta?
Chi scoppierà stavolta?
Dove
non arriva Esopo, pascola Erodoto, con le Storie e le sue storielle
fra Greci e Persiani.
Con
la differenza che la potenza maggiore di Serse viene interpretata
dalla minoranza di Theresa May che grida il fatidico “Consegnate le
armi!”, mentre il plenipotenziario Presidente della Commissione europea,
Jean-Claude Juncker, rimanda lo storico “Venite a prenderle”, come Leonida fece.
Noi chiuderemo le frontiere anche agli immigrati europei ! – detto la May – Espelleremo i lavoratori stranieri dall'UK! - ha ripetuto – Diventeremo un paradiso fiscale! - ha minacciato.
Noi chiuderemo le frontiere anche agli immigrati europei ! – detto la May – Espelleremo i lavoratori stranieri dall'UK! - ha ripetuto – Diventeremo un paradiso fiscale! - ha minacciato.
“Combatteremo
all'ombra (dell'euro?)” avrà pensato il Presidente, pensando alle
frequenti frecciate che vengono da oltre Manica.
A
me, che poco capisco e molto non mi aspetto, pare che l'intricata
vicenda di scioglimento di vincoli storici, economici, culturali e
politici che, in ogni caso continueranno a permanere, rivesta una
complessità che riesco a paragonare esclusivamente alle Interazioni Capacitative, intese come modalità di sistema, sia della materia che
dell'antimateria, così come ebbe a intuire il
moldavo Pristis che però
successivamente perse
la dimensione della scoperta, salvo a recuperarla, ma
solo momentaneamente, in
una discussione con Sgarbi
che, per pura malasorte, non fu registrata neppure con un telefonino
d'occasione e
andò drammaticamente perduta.
D'altra
parte, l'equazione di Pristis non rientrerebbe
nella Teoria Generale della Relatività di Einstein; di conseguenza,
l'Accademia delle Scienze di Stoccolma, che aveva assegnato cinque
anni prima il Premio Nobel a Pristis per il suo lavoro “Fra luci e
ombre in un campo recintato
di ortaggi”, glielo revocò
tempore sempiterno.
Capisco
come qualche lettore possa andare in tilt;
vedo Aba che ripassa il ripassabile e Gigi che si ripromette di
chiedere spiegazione vis-a-
vis
in barca, approfittando dei momenti di calma: non illuderti, amico
mio, che possa darti un
milligrammo di spiegazione ulteriore perché da oggi sono come la
Prescienza, la Causa che avanza e non conosce l'Effetto che segue, il
Sole che ignora l'ombra che provoca con il suo semplice apparire.
In parole misere, azzoroddendu
alla mia maniera, mi sento quasi alla pari di Mikkelj.
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