mercoledì 30 settembre 2015

Convegno "Il cervello che scrive"


19 commenti:

  1. Grande Gigi Sanna,quando si lotta per le cose in cui si crede. a bellu a bellu, si arriva alla meta.

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  2. Cara Grazia, considera però che questo è il quarto mio intervento all'Università di Sassari per parlare di questa benedetta ( ma maledetta dai negazionisti) scrittura nuragica. I primi tre furono in occasione di Conferenze internazionali con la partecipazione di orientalisti, genetisti e ricercatori di Università italiane ed estere. Basta cercarle e troverai in rete le locandine. 'Mete', per così dire, sono tutte perché in tutti i Convegni cerco di aggiungere qualcosa di nuovo e di rigorosamente scientifico che riguarda la 'scrittura a tutto campo' messa in atto dai nuragici nell'arco di oltre un Millennio. Ma questo lo faccio, per chi mi conosce, anche nei corsi di scrittura ed in qualsiasi luogo mi chiamino a fare una conferenza. A metà Ottobre parlerò anche a Pula sulla stele di Nora ma con lo scopo di aggiungere del nuovo che riguarda la lettura del documento nuragico pubblicato con il mio libro. Quel 'nuovo' ad esempio servirà per abbattere ulteriormente i pregiudizi e i luoghi comuni esternati nel Convegno recente di paleografia e diplomatica dalla prof. Luisa D'Arienzo (stele di Nora 'fenicia' e nessuna prova probante dell'esistenza della scrittura nuragica). La 'meta' di Pula mi consentirà di sommarla alle altre tutte affinché si batta la 'reazione' che reagisce, come dico prima, con i luoghi comuni e senza il minimo approccio scientifico che, in primo luogo, contempla l'esame certosino (e fatto con umiltà) della nuova (e vasta) documentazione acquisita in quest'ultimo decennio. Quella che in parte è stata studiata e pubblicata tramite il Blog di Gianfranco, quello di Aba Losi, la rivista Monti Prama e tramite la pubblicazione dei miei saggi e dei miei libri. Chi parla oggi nel 2015 a ruota libera, quasi ' a sa macconatza', con la bocca di uno studioso di fine Novecento è solo da biasimare perché grottescamente disinformato. Peccato, perché le parole (pubblicate in un recentissimo articolo dell'Unione Sarda) appartengono ad una studiosa del Medio Evo che ho stimato e stimo ancora tantissimo nell'ambito della sua disciplina.

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  3. " a sa macconatza" come si traduce? Nora,che meraviglia! Anche questa città sommersa l'ho visitata nel 1970,che bel ricordo.Le ho scritto che è un combattente perché mi sembra che di opposizioni ne abbia subite anche troppe,vero,signor Gigi?

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  4. 'A sa macconatza' vuol dire 'andando, procedendo da matti, senza discernimento e prudenza'. 'Maccu' in sardo significa 'matto, folle'.

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  5. Dopo quanto detto in passato e quanto in malafede si è cercato di fare per sabotare conferenze come quella in programma, qualcuno sarà arrivato ai gomiti rosicchiandosi le unghie.

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  6. Sono cose che dovrebbe spiegare bene, ma non ha mai spiegato, l'ex Rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino. Per fortuna le cose sono cambiate in quell'Ateneo e, per dirla tutta, c'è anche un brav'uomo a guidare la Regione e non uno come Mastino che sgomitava per esserlo, forte dell'aiuto della testata giornalistica sassarese. Ora non si accettano più e tanto meno si diffondono nell'Università lettere di medici di ideologia fascista (o quasi), di personaggi (dediti alla diffamazione permanente) sconosciuti in tutti gli ambienti, compresi quelli dell'Università. Ma il passato è il passato anche se il Mastino ha rischiato una bella denuncia per certe sue esternazioni, per sua fortuna non pubbliche, su presunti falsari.Ora il mondo va come doveva andare e non andava. Con il massimo della trasparenza e della pulizia. Soprattutto senza l'ideologia e la polizia segreta degli 'illuminati'. E chi fa ricerca (la dott. Piras e tutti i suoi collaboratori) all'interno dell'Università ha tutto il diritto di chiamare chiunque ritenga in grado di affiancare e di illuminare, se possibile, certi dati di natura scientifica circa il funzionamento del cervello e la natura di esso con l'operazione 'complessa' della scrittura . A sua sola discrezione. Così come aveva confermato e ribadito con una lettera pubblica (una coraggiosissima lettera) il preside della facoltà di Medicina nella quale chiariva i rapporti, più che legittimi, sul piano della collaborazione scientifica (propriocosì, scientifica) tra il sottoscritto e la dott. ricercatrice Maria Rita Piras. Tanto più poi se tutta la collaborazione viene offerta - come sempre per quanto mi riguarda -, gratis, senza che si spenda il becco di un quattrino né per il mio intervento né per altro. Proprio per nulla, compreso l'uso dell'Aula Magna che a Gigi Sanna , piccola o grande che sia, non frega proprio nulla. E' ai tanti studenti dell'Università e a quelli della scuola secondaria che interessa perché, come per l'ultimo evento, riguardante sempre anche e soprattutto la scrittura nuragica, saranno moltissimi (ecco quello che rode, immensamente rode) e non vorranno stare in piedi per quattro ore di fila ad ascoltarci. E' difficilissimo, caro Sandro, sabotare una mia conferenza o un mio intervento sia che questo avvenga nell'aula Magna della scuola media di Cabras, o in quella del Liceo De Castro o in quella della Facoltà di Medicina di Sassari oppure, se vogliamo, nell'Aula magna dell'Università di Lettere e Filosofia più prestigiosa della Francia (Aix en Provence) o addirittura alla Sorbona. Non perché io sia agevolato come 'amico' di direttori didattici o di presidi, mai visti né mai conosciuti, come tutti sanno, ma perché sono i 'documenti' , solo i documenti (ormai a centinaia) ad essere amici disinteressati di tutti coloro che credono che la scienza, in quanto tale, non sopporti paletti, soprattutto se posti in essere da creatori di miti al contrario, di miti in serie per assecondare la 'legge della mortificazione' con la permanente negazione. Sono le decine e decine di documenti rinvenuti nel Sinis, attestanti la scrittura nuragica (e in modo lapalissiano) che hanno reso inevitabilmente 'amico' e forse ancor più amico chi già, mostrandone altri, aveva parlato di griglia (poi divenuta 'sassarese': di essa parla a malincuore persino Momo Zucca) per definire come nuragici i documenti che via via venivano individuati e portati alla luce. Senza il rebus e i numerosi aspetti caratterizzanti, specifici di quella scrittura, un documento non può essere definito 'nuragico'. Se ne riparlerà ancora il giorno 16, statene certi. E spero che tu e Francesco possiate essere presenti ed essere 'critici' obiettivi e disinteressati circa il 'nuovo' (e vecchio nello stesso tempo) che proporremo.

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  7. Signor Gigi,confermo che lei è un combattente documentato e che un po' di ostilità le ha dovute subire da persone che(mi sembra)grazie a Dio non hanno più incarichi importanti,o mi sbaglio?AVANTI TUTTA,la cultura non si può fermare.

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  8. Che bello. Ci sarà anche la bravissima Susanna Nuvoli, con la sua NMR funzionale. L'altra volta mi aveva molto colpito. In bocca al lupo, anche se so che non ne avete bisogno. Il Sinis é un mostro di storia e sta dando quello che sta dando e che ancora, inevitabilmente darà. L'ho saputo subito, la prima volta che l'ho visto

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  9. Ho letto il curriculum vitae di chi alle ore 9:00 aprirà i lavori con i suoi saluti.
    Un uomo ai massimi livelli nella sua disciplina scientifica. Un uomo di scienza che basa tutto e crede nella scienza e non sulle nuvolette di un pedante, centellinato linguaggio pseudo ottocentesco, alla ricerca del mito di coloro che sarebbero venuti dal paese delle palme; a fondare cosa: Tharros e magari anche il Monte delle palme? Senza voler vedere con occhi sereni la realtà dei fatti, di quelle scritte che a centinaia ormai sono pubbliche e attendono un posto nella storia. Quel posto gli appartiene, come appartiene a quegli ormai anonimi scribi che credevano nel potere soprannaturale della scrittura.

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  10. Sì, caro Sandro, c'è il rito d'apertura, come sempre d'obbligo nell'Accademia. E ci sono ovviamente i garanti che tutto si fa o si cerca di fare in nome della 'scienza' e solo di essa. Ma ho notato anch'io che la dott. Maria Rita Piras, come nelle altre occasioni dei Convegni (internazionali o non) che hanno riguardato l'epigrafia, la linguistica e la genetica , ha voluto garantire il massimo della serietà e rendere la forma quanto mai sostanza. E io spero tanto anche nella presenza in Aula del nuovo Rettore dell'Università di Sassari, presenza che sarebbe dovuta essere obbligatoria anche per il Mastino, non fosse per altro per verificare di persona , dopo le accuse infamanti, la qualità della 'merce scientifica' che si esponeva nell'occasione. Approfitto di questo post a commento per ricordare che la dott. Piras (che ha filmato tutta la mia conferenza) mi informa che è riuscita a recuperare tutta la documentazione di quanto da me detto e sostenuto a Sassari nell'ultima tornata di lavori interdisciplinari nella Facoltà di Medicina (quella che si pensava ingenuamente di sabotare con articoli goliardici di anonimi e la lettera pazzesca firmata dal frillo Feo ) e che questa potrà essere a disposizione di quanti (soprattutto gli studiosi delle forme della 'religio' del santuario di Pito nonché i docenti e gli alunni dei licei classici) vorranno informarsi sulla presenza nel Mediterraneo orientale ed occidentale (Sardegna ed Etruria) della scrittura a 'rebus', ottenuta attraverso la piccola statuaria e gli oggetti ex voto per il santuario del Dio Lossia e comprendere così lo 'strano' lessico del 'dolore' ripreso dalla produzione tragica e paratragica greca nella Grecia della fine del sesto secolo a.C..

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  11. A guardarla da lontano, pare una bella cosa, una cosa seria a cui piacerebbe partecipare per ascoltarne le novità, che siano esse ipotesi o acquisizioni definite, non scontate in partenza.
    Dunque un convegno stimolante, diversamente da altri che piacerebbe evitare perché, come la Messa domenicale iniziava con Dominun vobiscum e terminava con Ite, missa est, allo stesso modo ripercorrono un rituale mandato a memoria anche dai più distratti, dove gli attori assomigliano ai giocatori di Briscola che, se è vero che convengono parole e gesti d'intesa, ormai giocano a carte scoperte, fingendo di possedere quello che nessuno s'immagina, magari a proposito della Stele di Nora che, per loro, sta diventano un macigno enorme che li schiaccerà col peso delle sciocchezze che le hanno appiccicato addosso e che vanno ripetendo da due secoli.
    Per fortuna, nostra e sua, Gigi Sanna è uomo di mondo, pur non avendo fatto il militare a Cuneo: navigatore esperto nei mari poco mossi di Rio Murtas e nelle laguna di Marceddì, quando c'è da scherzare, scherza; altrimenti fa sul serio.
    Ecco come mi spiego perché i barracuda avessero la meglio: stava pensando al perché i Nuragici avessero fatto una bocca mostruosa a certi bronzetti e, soprattutto, perché gli studiati abbiano sempre detto che tutti i bronzetti siano muti. Per la verità, l'ha detto uno e gli altri hanno continuato a cantarne il refrain.
    Ecco che Gigi, consapevole di quanto i ragazzi di paese usassero mani, braccia, dita e boccacce per esprimere concetti ben definiti, né è alieno alla cultura americana degli OK e degli All Right perché qualche episodio di Fonzie l'abbiamo visto tutti, non poteva non credere che le mani, le braccia le facce a volte mostruose dei bronzetti fossero impunemente mute, visto che spesso si presentavano offerenti al loro dio.
    Nella scienza, come nella vita, c'è chi ti osserva per capire chi sei, al contrario c'è chi ti misura e ti pesa, come una volta per la visita di leva.
    La differenza di approccio alla materia sta tutta, o almeno in gran parte, proprio qui.

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  12. Signor Francu,come faccio a non commentare i suoi scritti?Facendo capire al signor Gigi che è un grande riesce a ironizzare in maniera "galana" su tutto.Non aggiungo altro,anche se vorrei continuare con le lodi.Bene,mi contengo.

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  13. La stele di Nora? E chi la cerca più? I cocci nuragici di Orani hanno fatto giustizia. Piena. E il rebus ermeneutico non è più un rebus (cosa gradita a tutti i venditori di fumo). Per questo i feniciomani l'hanno cancellata dalle prime pagine. Prontamente e senza perché. Solo la D'Arienzo l'ha riesumata, sbadata e disinformata com'è sulle cose epigrafiche antiche. Ne parlerò a Pula parlando di qul Sant'Efisio che i bigotti (dell'archeologia) non accettano scandalizzati per l'ipotesi di un santo nuragico.
    Sì, la differenza sta proprio lì e dici bene. Guardare e misurare non è osservare. E, come sempre, conta il profondo e non il superficiale ed epidermico. Ma quest'ultimo è il preferito perché con il decametro, il metro, la bilancia e il bilancino elettronici non si sgarra, si resta nell'alveo cosiddetto scientifico, non si pensa e si fanno le carriere all'Università. Tutto 'reale' e 'oggettivo'. Ho letto da poco un libro di un mio ex alunno, oggi docente all'Università. Poco o nulla pensiero e bizantinismo descrittivo. Per non parlare di quello lessicale, da veri iniziati ai misteri della linguistica. Lo strutturalismo di Chomsky e degli studiosi della cosiddetta Scuola di Praga a confronto è ormai roba per le scuole elementari. Ma l' Accademia è da sempre fatta così: bisogna essere dell'aristocrazia della 'forma' scostante e mai accattivante. Bisogna dire 'stictogramma' e non punto o segno puntiforme. Altrimenti si è volgari. Così magari uno mica capisce che cos'è il piccolissimo 'waw' di tipologia 'protosinaitica' presente in tutti i sigilli di Tzricotu. Cioè la semplice congiunzione 'et'. Esumaria! Deus nos iscampet!

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  14. Pur sapendo che ciò che scriverò non c'entra nulla con la scrittura sarda ma interessa ,lo stesso la Sardegna,sento la necessità di parlare dello sfacelo che succede ad Olbia.Ma com'è possibile che,a distanza di 2anni,ci sia,di nuovo,l'alluvione ad Olbia?Si è abbattuto un ponte costruito nel 2013 per necessità,ho visto pianger persone con le case allagate e la mia indignazione è montata oltre misura,sia perché mi sento inerme e sia perché mi chiedo come i sardi possano accettare,sempre con grande dignità e dandosi da fare,simili situazioni.Ma perché dobbiamo accettare amministratori incompetenti?Ieri ho sentito alla radio che ci sono ancora soldi da spendere per la precedente alluvione.Ma perché non si riuniscono cittadini competenti e mandano a calci nel sedere sindaci,assessori e prendono in mano la situazione.Non è ammissibile che persone oneste che,con sforzi enormi e con altrettanti sacrifici,vedano distrutte le loro abitazioni,attività commerciali.Non lo sapevano gli amministratori olbiensi che non bastava costruire un ponte per evitare un'altra alluvione visto che le"bombe d'acqua"sono sempre più frequenti?Scusate il mio sproloquio ma la mia indignazione strabocca.

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  15. Ci hanno sempre detto che è necessario conoscere la storia, perché lì sta la risposta ai problemi che il futuro ci riserva. Parole lanciate al vento e mai colte da nessuno, tanto meno da noi. La storia a quanto pare non insegna proprio nulla, se ci “dimentichiamo” le sciagure dell’anno prima sapendo quali problemi hanno innescato quelle sciagure. Continuiamo a buttar via soldi in aiuti alle popolazioni calamitate, sapendo (diabolicamente), che l’anno successivo sarà peggio. A chi giova tutto ciò?
    I corsi d’acqua che dovrebbero essere tenuti liberi da detriti che “piovono” giù dai monti ormai nudi, non solo hanno il loro alveo ostacolato da alberi, rifiuti d’ogni genere, restringimenti di ponti progettati no so con quali criteri, ma sono invasi da una marea di burocrazia.
    Un esempio per tutti: nel momento in cui il cittadino chiede, nel proprio interesse certamente, di poter far legna lungo il corso di un ruscello (in tal modo parallelamente contribuisce a risolvere un problema), gli viene chiesta una marea di documenti che superano in costi, di gran lunga il valore di quella legna da ardere.
    Cambierà mai qualcosa?!
    Sembrerebbe che quanto scritto non centri nulla con la scrittura nuragica, ma… i muri di gomma sono sempre gli stessi.

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  16. "! muri di gomma",purtroppo testano tali.La burocrzia"demente"la chiamo così perché fare una marea di documenti per risolvere un problema che farebbe comodo alla comunità,è assurdo.Però manca anche la libera iniziativa intelligente con un minimo di responsabilità personale.

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  17. Bello! Fate un bel video della conferenza...

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  18. restano tali(ho corretto ,l'errore fatto)

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  19. Tutte e tre le conferenze saranno filmate e a disposizione (così mi dice Maria Rita Piras) di chi riterrà giovevole servirsene. Soprattutto l'Università e le scuole secondarie. Del resto anche le precedenti Conferenze sono state filmate, compresa l'ultima.

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