giovedì 8 dicembre 2016

I GEROGLIFICI DEI GIGANTI. UN NOSTRO REGALINO PER NATALE. AUGURI A TUTTI!

5 commenti:

  1. Grazie Gigi mi farò un regalo con la speranza di vedere con altri occhi.

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  2. Puoi anticipare qualcosa Gigi?Grazie

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  3. Lo aspettavamo, pazientemente (perché un libro come questo non si fa in 3 giorni, né in tre mesi) ma con taciuta pretesa, da parte di tutti noi, di un testo capace di racchiudere, per quanto possibile, tutto lo scibile su questo argomento e renderlo fruibile a tutti... veramente a tutti; e non è una questione di cultura.
    Non so se questo testo renderà obsoleto Sardôa Grammata, ma di sicuro arricchirà di gran lunga quel che lì fu esposto.
    auguro al Porf. Sanna che questo suo immane sforzo apra la mente a tutti.
    auguro a tutti noi di appassionarci attivamente a questa materia, passando ad un gradino più alto di quello finora raggiunto, di riconoscimento della scrittura lì dove fino a ieri vedevamo solo disegni o graffi.
    auguro alle giovani menti, curiosità, impulso, intuito e studio.
    Con la speranza che la 4 di ω ci dia 12.

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  4. Caro Sandro, pubblicare questo libro di 'introduzione' non è stato facile. Ogni anno ho cambiato l'impostazione perché uscivano sempre nuovi documenti che, anche se non inficiavano i dati e le ipotesi formulate in SAGRA, mi portavano a calibrare e a calcolare meglio certe affermazioni iniziali. Il 'pionierismo' in un certo senso si paga. Certo SAGRA ormai è vecchiotto, impostato com'è sulla base di pochi documenti epigrafici allora a nostra disposizione e anche sulla base di intuizioni, di incertezze e di timidi pronunciamenti sul metagrafico (la scrittura 'con'; ma forse non è ancora da collocare in un museo. Tieni presente inoltre che in questi anni si sono verificati tre fatti imprevedibili: 1) l'apporto scientifico degli studi di Aba sul sincretismo religioso nuragico-egiziano 2) la scoperta che l'etrusco 'copia' dal nuragico e usa il rebus e il mix sia nell'epigrafico che nel metragrafico; cosa questa che permette di illuminare indirettamente anche il 'codice' nuragico 3) L'apporto degli studi (seri) di archeoastronomia che hanno consentito di servirci, in modo interdisciplinare, della archeologia, dell'epigrafia e dell'archeoastronomia. Le scoperte epigrafiche di Tharros con alcuni dei bellissimi documenti studiati anche da te (e su due piani diversi) hanno fatto capire quanto l'astronomia, l'architettura, l'epigrafia possono fare per afferrare non poco del nostro lontano passato. Se però collaborano e non si guardano in cagnesco. Tenere il passo dopo tutto ciò è stato quasi impossibile e pertanto il libro ne risente. Tuttavia spero di contribuire a rendere più 'popolare' una materia un po' ostica e che credo sia stata fraintesa non poco in ambito accademico -scientifico. Del resto esso è dedicato agli allievi dei Corsi di epigrafia nuragica ed essi sono quelli che meglio possono comprenderlo e valutarlo. Lo hanno richiesto, come sai, già dal primo corso. Io avevo promesso un manuale agevole e oggi, pubblicandolo, penso di aver mantenuto l'impegno.

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