sabato 10 dicembre 2016

MITOPOIESI DI SARDI ? NO, VERITA' STORICHE. SCIENZA E CONOSCENZA. PERCHE' OGGI I DOCUMENTI CANTANO. CASPITA SE CANTANO!

ED ECCO LA NOSTRA RISPOSTA NEL RISVOLTO DI COPERTINA (I GEROGLIFICI DEI GIGANTI)

       L’accusa di mitopoiesi circa la storia della Sardegna in periodo nuragico (e non solo) sa davvero dell’incredibile! Si vuole sempre insinuare che quanto si trova e si propone di ‘straordinariamente interessante’, di bello’ e di ‘esaltante’ circa la civiltà nuragica obbedisca sempre a fini, più o meno dichiaratamente politici, di stampo nazionalistico. Addirittura razzistici! Si annullano i puri dati scientifici (scientifici semplicemente perché ‘oggettivi’) per il ‘timore’ di dar luogo a esaltazioni e di aumentare a dismisura lo spirito ‘autonomistico’ delle popolazioni dell’Isola. La vicenda dei Giganti di Monte ‘e Prama è una storia paradigmatica circa questo ‘timore, che porta, talora inconsapevolmente, non pochi studiosi ad attutire, in qualche modo, l’impatto del dato archeologico con la coscienza storica dei Sardi. Ergo, non bisogna dire ‘Giganti’ ma statue e, soprattutto si deve incrinare il dato della sardità delle statue a tutto tondo. Esse, si dice, sono formalmente sarde ma di concezione esterna ‘levantina’. Affermazione del tutto gratuita e di nessuna valenza scientifica.
Per la scrittura ‘nuragica’ è capitata e capita ancora la stessa precisa cosa. Bisogna negarla con forza e ad oltranza e se proprio non si può, pena il ridicolo universale, bisogna dire che i segni non sono 'proprio' sardi (sardôa grammata) ma solo… ‘grammata' nell’Isola di Sardegna’.
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3 commenti:

  1. Che castronerie! Se riuscissi a scriverlo in limba,sarebbe più efficace.L'importante è capire che queste affermazioni,sono solo volgarità che negano la verità.

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  2. Io sono sardo, mi sento sardo e vorrei essere sempre più sardo, vivendo in Sardegna e godendo delle buone cose e genuine che questa terra offre. Purtroppo però, quando vado in campagna, mi deprimo alla vista di alberi carichi di frutta che so saporita quant'altra mai: pavento che mi torni in mente quanto si disse e si scrisse, in antigoriu, a proposito della Sardegna. Ciò potrebbe semplicemente indurre in me illusioni mitopoietiche, da cui vorrei ragionevolmente rifuggire, come l'equazione Sardegna = Atlantide.
    Ancora non mi sono abituato a guardare dall'altro lato, quando capito di fronte alle cose che saltano agli occhi, come pure le vestigia di chi ci ha preceduto e si diede da fare seriamente per caratterizzare così fortemente la nostra terra.
    Mi viene da pensare ai "maestri levantini" che avrebbero sussurrato alle orecchie degli scalpellini sardi come e perché scolpire gli occhi rotondi dei Giganti: quei "levantini" certamente hanno lasciato traccia di sé fino a oggi, dato che non è difficile incontrarne qualcuno che, almeno in senso traslato, a dire del vocabolario Treccani, sta a "indicare o qualificare persona che sa fare il proprio vantaggio con furberia e senza troppi scrupoli".
    Ecco perché, se s'avesse da mutar nome al golfo di Oristano, non "dei Fenici" sia, ma "de' Levantini"!

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  3. Noi, come ho avuto modo di dire in un post che alcuni mi hanno contestato (perché aperto e generoso nei confronti dei migranti') veniamo da quelle sponde. Le domus de Jana prima e i nuraghi dopo, l'indoeuropeo prima e il semitico dopo non sono 'mitopoiesi'. Sono verità scientifiche per attestazione documentaria. Quindi anche i 'levantini' sono apprezzabili. Abbiamo del loro sangue. Cicerone sprezzante cercando di offenderci e di vincere la causa per il suo cliente, è il primo che lo dimostra chiamandoci 'punici bugiardi'. Ma i Sardi (questo è il bello della nostra cultura,storica e non preistorica)seppero 'prendere molto' e 'tradurre molto' perché erano grandi e con una originale civiltà. Una e sempre diversa. Fantasiosamente diversa. Come la scrittura. La scrittura nuragica riflette questa peculiarità. Spero che il libro lo faccia capire.

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